Quella sera, dopo aver salutato Eddie, Steve ci riportò a casa. Non aprii bocca per tutto il viaggio a parte quando ci lasciò davanti casa, che salutai le mie nuove amiche e ringraziai per il passaggio. Mi trovavo davanti casa mia, e Dustin era lì impalato a fissarmi.
- è strano, lo so. - mi disse il riccio come se volesse leggermi nella mente.
- non è questo Dus... se davvero è come dite voi, siamo tutti fregati. Almeno qui speravo di vivere una vita normale. Ma se non lo fermeremo noi chi lo farà? - dissi guardandolo dritto negli occhi, per poi scendere dalle scale del mio portico, e andai ad abbracciarlo. - ci vediamo domattina! -
- certo! Buonanotte Ad! -
Entrai in casa provando a fare meno rumore possibile, andai in cucina, dove c'era una luce accesa, vidi Hanna sul tavolo piangendo.
- Hanna? - chiesi per poi deglutire per non piangere anche io, era colpa mia e non me lo sarei perdonato facilmente.
- oh mio dio piccola! - si alzò dalla sedia e mi abbracciò.
- scusami, non sapevo si sarebbe fatto così tardi..- dissi scoppiando a piangere anche io, era passato tanto tempo dall'ultima volta che qualcuno provava interesse nei miei confronti, e l'ultima a dimostrarmelo fu proprio mamma, quando entrò in cameretta abbracciandomi e chiedermi come stavo.
- non fa niente, ok? La prossima volta scrivi solo un bigliettino se esci con i tuoi amici, va bene? -
- si, si va bene. - mi asciugò le lacrime con il pollice poi mi prese la mano e andammo insieme in cameretta, dove mi diede la buonanotte e io mi buttai sul letto per poi crollare in un sonno profondo.
____
La mattina dopo andai di nuovo con Dustin, Steve, Max e Robin da Eddie. Non volevo vederlo, odiavo quando qualcuno mi urlava in faccia, ma da un lato c'era qualcosa che voleva che andassi perforza, e soprattutto Dustin mi obbligava ad andare.
- hai dormito sta notte? - mi chiese Max durante il tragitto.
- non proprio, sai, per me è una cosa nuova... Ne ho passati di traumi, ma mostri, un nuovo universo, sembra surreale. - risposi.
- i tuoi che fine hanno fatto? -
- mia madre è morta di overdose dopo la morte di mio fratello Oliver, mio padre è andato via dopo la morte... l'eroico capo Jim Hopper per Hawkins ma non per la sua famiglia. -
- tuo padre è Jim Hopper? - chiese la rossa esterrefatta, io anuii poi Steve sussurrò un "pazzesco".
Arrivammo a destinazione, Robin e Dustin presero del cibo comprato quella mattina dal portabagagli, poi entrarono nella baracca, tranne io e Max che restammo fuori.
- se ti serve una mano, posso dartela Ad. - disse la rossa.
- devo parlare con Jane Hopper, la figliastra di Jim. Dov'è? - chiesi, nonostante fossi a conoscenza della risposta.
- si sono trasferiti in Nevara l'anno scorso... è cambiato tutto da quel giorno... io e Lucas ci siamo lasciati, Dustin si è chiuso un mese intero in casa... non è stato facile. - iniziò a massaggiarsi il braccio.
- lo capisco... Mi dispiace Max, se hai bisogno di un'amica sono qui. - le sorrisi e lei fece lo stesso.
Dopo la chiacchierata entrammo dentro.
- ei, che si dice? - chiesi.
- ei...- disse Eddie che mi sorrise, aveva un viso pieno di sensi di colpa.
- quello che diciamo, è che siamo in una fase di elaborazione...- disse Steve, poi sentimmo le sirene della polizia e ci allarmammo.
- COPRITI, COPRITI! - urlò Robin, poi Eddie si mise sotto al telo nero.
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PLAY || Eddie Munson
Science FictionAdele Hopper Moon, viene adottata dopo due anni passati in riformatorio per colpa della strage della sua famiglia, madre alcolista, padre scomparso e fratello morto. Dopo essere entrata a scuola, scoprirà tante cose sulla sua famiglia e su Hawkins...