Cap.10 - La preparazione, La contemplazione, Il sabotaggio

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Qualche giorno dopo, la famiglia Breaker (Padre, figlia e figlio) si era riunita al ristorante.

Il signor Drill era intento a leggere il giornale; Mirror, invece, sinceratasi di non essere vista dal padre, si divertì a scarabocchiare con il pennino digitale il ricordo che le era rimasto maggiormente impresso di quell'infelice serata al ballo: Diamante che si spogliava

"Dopotutto" pensava "Mio padre mi ha proibito di FARE, non di PENSARE" e ridacchiò, divertita da quella sua stessa osservazione.

C'è da dire che quelle fantasie non erano solo spinte dal desiderio, ma anche da un mix di ammirazione e invidia: a Mirror piacerebbe avere un fisico come quello di Diamante... Semplicemente, è troppo pigra per fare esercizio, e troppo golosa per mettersi a dieta

(Quanto ti capiamo, Mirror. Quanto ti capiamo...)

Fun fact: probabilmente, questa storia d'amore proibito sarebbe finita diversi capitoli fa, non fosse stato per il segreto per il quale Diamante affermò di essere così magra

"Si mangano tutto quei piranha di mio fratello e mia sorella!" era quello che disse quella sera.

Ovviamente Mirror non poteva sapere se fosse davvero così oppure no; in ogni caso, Diamante le aveva evitato l'odiosissima argomentazione del "Ho un metabolismo veloce: mangio quintali di cibo e non ingrasso!"

In quel caso, come detto, probabilmente la tresca si sarebbe conclusa con Mirror che grida stizzita "Strozzati col tuo stesso cibo!" 

(Anche qui, Mirror: hai tutta la mia solidarietà...)

Ma per fortuna le cose non sono andate così; e no: Diamante ha un metabolismo normale. I miei protagonisti sono UMANI!

Quanto a Laser: era dal rientro da lavoro, che si stava sperticando le dita sul telefono, intento a collaudare il suo mazzo da battaglia contro tutte le combinazioni possibili, persino le più sfavorevoli.

-Non pensi di star esagerando, figliolo?- chiese il padre, con tono apprensivo (Fosse stata Mirror, le avrebbe gridato all'orecchio...) -Stai consumando lo schermo di quel cellulare, a furia di giocare!-

-Scusami, papà: sai bene che questi tornei sono importanti, per me. Non sono mai riuscito ad arrivare finalista se non per poco; voglio che questa sia la volta buona!-

-O' vir', Mirror?!- sbottò con tono scanzonatorio Fango (ovviamente, in presenza di Laser e padre, col piffero che la chiamava "chiattona", il codardo...) -Pure pè stà cosa ti devi dà na' calmat': distrai frat't, e poi perde a Clash Royal pecché addà pensà a te!-

il signor Drill aggrottò le folte sopracciglia rosse, in un misto tra perplessità e fastidio -Seriamente, figliolo: chi è questo terrone, e perchè ci sta seguendo da quando siamo usciti di casa?-

-E' complicato, papà...- In effetti, Fango era lì presente per un buon motivo: anche lui si era iscritto al torneo! Inoltre, era proprio lui contro il quale Laser stava collaudando il suo mazzo -Comunque, Fango, te lo ripeto di nuovo: se piazzi gli edifici troppo lontano e troppo tardi, i miei assalitori arrivano alla torre comunque-

-Ops! Scusa, frat'. Correggo il tiro!- Tutto sommato, si trattava di un aiuto reciproco: Laser si esercitava ed insegnava a Fango i "trucchi del mestiere" -Ah ah! T'agg' distrutto la torre!-

-Qualcuno ha i sottotitoli?- chiese il signor Drill che, tra il dialetto pesante di Fango ed il gergo del gioco, non stava capendo niente

-Non montarti la testa, Fango: è la chiamata della mia fidanzata in sovrimpressione. Aspetta un momento...- chiuse la finestra del gioco e si mise il telefono all'orecchio -Pronto, carissima?-

CR - Una corona per dueDove le storie prendono vita. Scoprilo ora