Avete presente quell'orribile sensazione sottile di paura (o comunque sgomento) che prende possesso del corpo quando una cosa, pur aspettandovela, riesce a sconvolgervi comunque? E' così che si sentì Mirror, sentendo la dichiarazione di Pirite.
Ciò che spaventava maggiormente di Pirite, a Mirror, era la sua freddezza: quando voleva, Pirite non tradiva la benché minima emozione.
Mirror deglutii -Odi tua sorella?-
Pirite sbuffò -Non ho affatto detto questo! Non mettermi in bocca parole non mie!-
-Ma tu...-
-Non mi fraintendere: Diamante è mia sorella e le voglio bene; nonostante sia così immatura e screanzata. Semplicemente, con tutta la buona volontà, non riesco proprio a digerire il fatto che lei e mio fratello vadano dietro a persone del loro stesso sesso. L'idea mi disturba, e non posso farci niente...- Pirite inizò a camminare avanti e indietro, seguita con lo sguardo da Mirror, che faticava a capire dove volesse andare a parare -Anzi, qualcosa lo posso fare: rimandare il più possibile il fattaccio-
-Che vuoi dire?-
-Sto dicendo...- soggiunse Pirite, con un tono sottilmente scanzonatorio, come se avesse detto qualcosa di ovvio e detestasse il doverlo ribadire -Che se un giorno Diamascema e mio fratello dovessero mettersi con qualcuno, poi quel qualcuno dovrebbe presentarsi ai miei. E magari diventare di famiglia e stare in mezzo ai piedi... Insomma: altri gay in casa. E non posso permetterlo! Poi ovvio: ognuno libero a casa propria! Quando si sistemeranno, potranno felicemente fare degli harem lontano dalla mia vista e dal mio senso della decenza. Avranno la mia benedizione per allora, ma non prima...-
-Oh, cielo!- Mirror si mise due dita tra gli occhi, scuotendo la testa -Parli come quegli omofobi del Nord che si arrampicano sugli specchi per giustificarsi! Non sei certo tu, la padrona di casa. Perciò non hai più diritti di quanti non ne abbia Diamante!-
-Forse non sarò la padrona di casa. Ma mio padre si! E lui è dalla mia parte. Inoltre, ho la benedizione del mio fidanzato, di suo padre, il pieno supporto di chillù cafon' di Fango e, adesso, anche mio fratello sotto ricatto (ovviamente, a tempo debito toccherà anche a lui!)- Pirite alzò i palmi delle mani e fece spallucce -Rassegnati: tu e mia sorella siete da sole contro il mondo. Puoi solo rendere le cose meno traumatiche accettando la cosa e dicendo a mia sorella di lasciarti stare-
Mirror strinse i pugni per la rabbia. Sentiva di dover quantomeno controbattere: puntò un dito contro la sua rivale -E tu non odieresti tua sorella? Hai messo su tutto questo complotto, solo perché io e lei volevamo ritirarci nella mia stanza. NON casa tua: la mia stanza d'università! Lontano dai tuoi occhi "sensibili"!- pronunciò quest'ultima parola con tono sarcastico -Beh, sai cosa? Preferisco tornare al Nord e passare tutto il tempo che riesco a rubarvi con Diamante, piuttosto che sottostare a questo ricatto!-
-Oh, io credo proprio di no...- Pirite scosse la testa. Si avvicinò a Mirror -Vedi? Non sono io la cattiva di questa storia. E' vero: scelgo con attenzione le mie conoscenze e sono pronta a usarle. Ma non è questo il caso. Hai fatto tutto da sola!- Pirite poté leggere in faccia a Mirror che il suo bluff era fallito. Ghignò -Tuo fratello mi ha raccontato il motivo per il quale siete scesi quaggiù: è tutta colpa tua-
Mirror sussultò, sdegnata -Come ti permetti?! Siamo scesi io per studiare, papà e Laser per lavorare!-
-Oh! Quindi non sai il vero motivo?- Pirite ridacchiò ancora -Non è la prima volta che ci provi con le donne, vero? Davvero vuoi farmi credere di non saper fare rapporto di causa-effetto? Laser ha raccontato di come la voce delle tue "avventure" si era sparsa in giro, rendendo la vita di vostro padre impossibile, visto il contesto bigotto dal quale venite...-
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CR - Una corona per due
Kısa HikayeFanfiction incentrata sul videogioco Clash Royale senza troppe pretese... Per "riposarmi" un po' da altre storie.