Capitolo 15: Resto con te.

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Finn rispose subito.

«Tutto bene?»
«Ciao Finn! Sì, tutto bene, ti chiamavo per sapere come stavi. Sai, con il provino di domani.»

Luna non vedeva l'ora che Finn facesse l'audizione, ed era sicurissima che gli avrebbero assegnato la parte di Romeo. Era da settimane che ne parlavano, ma voleva vederlo recitare ed esercitarsi.

«Di Lydia sai qualcosa? Volevo chiamarla per augurarle buona fortuna, ma non vorrei metterle ansia.»
«Non lo so... tu chiamala. Poi dimmi come va. Comunque, domani ci vediamo prima, giusto?»
«Giusto» Luna sorrise perché era contenta che Finn la volesse accanto.

Anche se non voleva farglielo vedere, un po' era nervoso, Luna lo capiva dal suo tono di voce un po' strano. Ormai conosceva Finn da anni, non era difficile decifrare il suo comportamento. Da quando erano arrivati a Firenze avevano mangiato spesso insieme, e lui le aveva raccontato della sua scuola di cinema, e poi da quando partecipava anche lei al progetto di cinema lo intravedeva spesso.

«Comunque sia devo venire con te, che devo mettermi al lavoro se voglio raggiungere i miei obbiettivi.»
«I tuoi obbiettivi, eh?»
«Non ti ci mettere anche te, guarda!»
«Io non ho detto niente» ridacchiò dolcemente.
«Scusa, è colpa di Daiana. Ha scommesso che se non faccio vedere il mio viso non riuscirò a fare un video virale su TikTok.»

Luna ancora non l'aveva accennato a Finn, perché non sapeva se Daiana stesse facendo veramente sul serio. Ma da quanto aveva capito dalla conversazione del giorno prima, era seria.

«Avete fatto una scommessa? Qui le cose si fanno interessanti, dimmi cosa c'è in ballo!»
«Non lo so, cioè, lei ha detto cosa dovrò fare se perdo... ma io ancora non mi sono decisa.»
«Cos'è che ti piacerebbe avere da lei? Scegli bene, perché sappiamo entrambi che quando ti metti in testa una cosa poi non ti fermi davanti a niente... e che vincerai di sicuro.»

Luna sorrise, era felice che anche Finn la pensasse come lei.

«Grazie Finn. Il problema è che non lo so. Secondo te cosa potrei chiedere?»
«Lei cosa ti ha chiesto?»

Luna ripensò alla conversazione con Daiana e sorrise un po'.

«Vuole che le scriva una poesia e che gliela dedichi.»
«Che carina» disse, «Non me l'aspettavo.»
«Vero? Nemmeno io! È quasi troppo dolce.»

Luna mise Finn in vivavoce e si alzò per andare a prendere qualcosa da mangiare in cucina.

«A proposito, ma l'occhio come va? L'hai rivista?»
«Sì, sì, sta meglio, l'ho vista oggi.»

Durante la passeggiata Daiana le aveva detto che non faceva più male, ma Luna non sapeva se fosse vero o se lo avesse detto soltanto per non farla preoccupare.

«Già, avevi i poeti.»
«In realtà non c'era. L'ho vista dopo, sono andata a casa sua a fare merenda.»

Luna sentì Finn ridacchiare sorpreso, mentre apriva i mobili della cucina e tirava fuori dei noodle istantanei.

«Hai fatto un sacco di cose con Daiana, Lu... sono contento.»
«Davvero?»
«Certo! Com'era casa sua?»
«Bellina. Vive con sua madre, il padre è in Brasile per prendersi cura della nonna.»

Luna gli raccontò un po' del pomeriggio passato con lei, e allo stesso tempo mise a bollire l'acqua.

«Una poesia quindi. Peccato, ora non puoi chiederle qualcosa di un po' cattivo, altrimenti è brutto.»
«Lo so» sbottò Luna, anche se sapeva che non avrebbe osato chiederle qualcosa di cattivo comunque sia.
«Senti, io devo andare che devo ripetere un po' la roba per domani. Ti vengo a prendere, okay? Ti scrivo più tardi verso che ora.»

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