Luna cercò più volte di farsi coraggio e di andarsene, ma ormai la donna era arrivata davanti a loro.
«Tesoro» disse una volta arrivata, un po' affannata dallo sforzo di portare la spesa che sembrava molto pesante, «Chi è la bellissima ragazza che hai accanto?»
Luna sperò di non arrossire, ma sentì le guance farsi calde.
«È Moon- cioè, Luna. Viene con me a poesia e partecipa al progetto di teatro e cinema.»
«Mi ricordo, certo, la ragazza dei social, giusto? Penso che Daiana ti aveva già nominata. Io sono Chandra, sai che vuol dire luna in indiano? Abbiamo già qualcosa in comune» sorrise.
«Piacere, è un bellissimo nome» Luna le strinse la mano.Chandra le fece un'occhiolino. A Luna fece piacere che Daiana avesse già parlato di lei, ma sperò fossero solo cose positive e non del fatto che l'avesse scoperta più volte ad origliare alle porte e che avesse rifiutato i suoi baci.
«Entra pure, cara. Daiana porta su la spesa, grazie.»
Luna sentì la ragazza sbuffare, ma fece quello che le era stato chiesto e cominciò a salire le scale. Con le mani teneva le buste della spesa, e Luna vide i muscoli delle sue braccia contrarsi e sperò che non fossero troppo pesanti.
«Veramente io...» cercò di dire.
«Anche per un momento, così saluti per bene Daiana. E vorrai un po' d'acqua, o qualcos'altro da mangiare forse?»
«No, davvero...»Luna si ritrovò dentro l'appartamento di Daiana. Non ce l'aveva fatta a dire di no, e voleva fare una buona impressione sulla donna, e non solo perché era la madre di Daiana, ma anche perché Luna voleva sempre fare una buona impressione.
La madre di Daiana era davvero molto bella, e le somigliava tantissimo. Aveva i capelli lunghi e scuri come la figlia, e due occhi dolci.
«Che cosa studi, Luna?»
«Mamma, lasciala in pace» ridacchiò Daiana, che stava mettendo a posto la spesa.
«Sono solo curiosa!»
«E lei è timida» ribatté lei, «Io ho finito di mettere a posto, te la rubo.»Daiana si avvicinò a Luna, le prese la mano e la trascinò fino alla porta della sua camera. Luna sentì la madre di Daiana ridere, e cercò di scusarsi, ma la ragazza la fece entrare in camera sua e chiuse la porta.
«Daiana!» esclamò Luna.
«Scusa. Ma fidati, ti ho salvata. Quando comincia a fare le domande non si ferma più.»Daiana si tolse le scarpe, poi cominciò a togliersi i pantaloni e Luna spalancò gli occhi e distolse lo sguardo.
«Me lo potevi dire se ti dovevi cambiare.»
«Scusa, non pensavo ti desse fastidio. Non è niente, è come se stessi in costume.»Luna alzò gli occhi al cielo e vide che si era messa dei pantaloni della tuta. Ormai il caldo era diminuito, dopotutto erano a novembre. Luna aveva fatto il cambio dell'armadio poco fa, ed era felice di aver ritrovato i suoi vestiti invernali. Ancora però approfittava del sole e del poco caldo che rimaneva per usare per l'ultima volta i suoi vestiti estivi.
«Ho fatto» disse Daiana, che poi si buttò sul suo letto.
Luna rimase a guardarla un po' indecisa sul da farsi. Non era mai stata nella sua camera. L'ultima volta l'aveva solo intravista. Era piccola, c'entrava solo il letto e l'armadio, ma i muri erano pieni di poster e di foto. Molti erano foto di posti e di paesaggi, e altri di personaggi famosi o modelli, solo poche erano di Daiana e di altre persone che Luna non conosceva.
«Vieni, Moon, ti faccio spazio.»
Daiana si appiccicò contro il muro per fare spazio a Luna, e notando il suo sforzo la ragazza non disse niente, anche se il letto era piccolo e sarebbero dovute stare piuttosto vicine.
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Dedicami una poesia
RomanceRomeo e Giulietta le era sempre sembrata una storia troppo romantica. Troppo surreale. Eppure, Luna, una modella di diciotto anni arrivata da poco nella bellissima città di Firenze, si ritrova a gestire il profilo Instagram di un progetto che mescol...