Capitolo 5: Romeo e Giulietta.

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Luna si mordicchiò il labbro e batté un po' il piede in terra prima di guardarsi intorno e vedere se Nahla era ancora uscita da lezione.

Era passato un giorno da quando si erano viste, e come promesso, Luna si era fatta trovare davanti alla facoltà di psicologia per incontrare Nahla ed accompagnarla all'incontro di cinema e teatro.

Luna non aveva pensato ad altro tutto il giorno, non vedeva l'ora di vedere Finn nel corso di teatro. Lui non era sembrato molto entusiasta quando le aveva detto la cosa del profilo Instagram, quindi non gli aveva precisato che sarebbe venuta quella sera. Diceva che si prendeva troppi impegni e che doveva ricordarsi di prendere del tempo per sé, ma Luna non la pensava così. Secondo lei era una bella opportunità, e credeva che in fondo anche Finn lo pensasse, anche se preferiva metterla in guardia.

Pensandoci, quasi di sicuro avrebbe rivisto anche Lydia, la ragazza irlandese che aveva conosciuto il giorno prima. Dopo aver scritto con Daiana era tornata a casa e non aveva visto Lydia, però sperava di poterla rincontrare.

«Tesoro, ciao!»

Luna si girò di scatto e vide Nahla venirle incontro per poi abbracciarla.

«Ciao» sorrise Luna, ricambiando l'abbraccio.

Luna si domandò come facesse Nahla per sapere di cocco dopo una giornata intera all'università, ma non disse nulla e si appuntò mentalmente di chiederle che profumo usasse.

«Oggi è stato corto dai, e poi adesso possiamo stare un po' insieme quindi sono contenta» disse Nahla, «Tu com'è andata?»
«Non avevo lezione oggi, in realtà.»
«Davvero? Beata te! E che cos'hai fatto di bello? Altre foto? Hai fatto la modella?»
«No» ridacchiò Luna, «Sono andata in palestra e mi sono fatta una doccia.»
«Ohh e ti sei lavata i capelli, giusto? Sono bellissimi» sorrise.

Luna quasi arrossì a quel complimento: era sempre molto felice quando gli complimentavano l'aspetto, soprattutto i capelli se ci aveva messo tanto a lavarli, pettinarli e fargli la piega. Quel giorno aveva i capelli sciolti che le ricadevano sulle spalle nude, scoperte dalla maglietta bianca che indossava. Si era truccata di nuovo di rosa, dello stesso colore dei suoi stivaletti.

Mentre Nahla raccontava a Luna della sua giornata di lezione, le due si avviarono verso l'edificio dove si facevano le lezioni di teatro. Quando arrivarono, Luna era molto felice di aver parlato con Nahla delle lezioni.

La ragazza faceva psicologia, ed era al secondo anno, il che la rendeva più grande di Luna, e anche più esperta nelle faccende universitarie. Luna era contenta di aver conosciuto una ragazza più grande, così avrebbe potuto chiederle consigli se ne avrebbe avuto bisogno, e poi... così aveva un punto di riferimento nel caso in cui si sentisse persa.

Quando arrivarono davanti all'edificio dove avevano luogo gli incontri del gruppo di teatro Luna cominciò a sorridere: non vedeva l'ora di vedere Finn, non l'aveva visto da quella mattina e voleva sapere com'era andata la sua giornata.

Dopo qualche minuto, finalmente entrarono nell'aula e Luna cominciò a realizzare quante persone ci fossero. Non erano tantissime, ma non erano nemmeno poche: da un lato riusciva a vedere il gruppo di cinema che discuteva, e dall'altro... Finn!

Il ragazzo non la stava guardando, era con gli occhi fissi sul suo telefono, e le sopracciglia aggrottate.

«Vieni, ti presento Lea, è quella che organizza tutto.»

Luna annuì, e seguì Nahla che la portò fino ad una donna alta, con i capelli alzati in una coda. Luna pensò che fosse molto giovane, indossava una camicetta e una gonna.

«Buonasera Nahla» disse quando le vide arrivare, «Tu devi essere Luna, giusto?»

Si strinsero la mano, e Luna le sorrise, forse un po' troppo entusiasta.

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