21 marzo 2024
[9 ore dopo]I raggi del sole filtrano dalle tapparelle ancora abbassate. Il viso di Angelica viene illuminato dalla luce, svegliandola.
La ragazza si stropiccia gli occhi e cerca di mettere a fuoco cosa si trova intorno a lei. Sente una morsa attorno alla testa.
Ci impiega poco a capire che la stanza in cui si trova non è la sua camera da letto. I quadri e i bozzetti attaccati alle pareti le fanno intuire che si trova a casa del suo migliore amico, però di lui, almeno nella stanza, non c'è traccia.Sbadigliando e con la testa che tra poco le scoppia, si tira su e si mette seduta. Il top pieno di paillettes e gli shorts in jeans che indossa non sono di certo funzionali come pigiama.
Si toglie la coperta di dosso e appoggia i piedi nudi a terra. Ci mette qualche istante ad alzarsi per paura di ruzzolare a terra come un sacco di patate.
La casa di Duccio le sembra dieci volte più grande, colpa della spropositata quantità di alcolici che deve aver ingerito la nottata precedente.
Tenendosi vicina alle pareti, prima fa un salto in bagno per sistemarsi e sciacquarsi il viso.
Quando si guarda allo specchio, per poco non prende un colpo. Il trucco, o meglio, ciò che è rimasto, è colato su tutte le guance, facendole una sorta di maschera da panda.Prima di buttarsi l'acqua in faccia però, nota che il colore si è sparso sulle sue gote sotto forma di righe. Quei segni si possono collegare solo a delle lacrime, ma lei non ricorda di aver pianto, anzi, non ricorda proprio niente della serata appena trascorsa.
Scuote la testa e si concentra sul togliere tutto ciò che è rimasto appiccicato sul suo volto. I suoi capelli castani sono decisamente arruffati e, con sua sorpresa, nota che le sue ciocche tinte di rosso si stanno sbiadendo. Dovrà riaggiustare il colore dei ciuffi appena ne avrà l'occasione.
Successivamente, sempre con la stessa tecnica spalla-muro, cammina verso la cucina alla ricerca di qualcosa da mettere sotto i denti.
<<Buongiorno bella addormentata>> la saluta Duccio, mentre inzuppa un biscotto dentro la tazza di latte davanti a lui.
<<Che ore sono?>> domanda la ragazza, ancora visibilmente assonnata.
<<È quasi mezzogiorno>> risponde l'altro, continuando a fare colazione indisturbato <<Piuttosto, come stai?>>
<<La mia testa è al carnevale di Rio de Janeiro in questo momento>> mugugna Angelica, appoggiandosi allo stipite della porta.
Il rosso ride <<Ci credo! Ieri notte te la sei spassata alla grande>> dice, guardando la sua amica. <<Non ti ho mai vista bere così tanto, verso mezzanotte eri già bella che andata>> spiega lui.
La ragazza, sospirando profondamente, si trascina verso il tavolo della cucina. Si siede al posto di fronte all'amico e si accascia davanti a lui, lamentandosi ancora di quanto la testa le faccia male.
<<Ti prendo un'aspirina>> la avvisa lui, prendendo una scatola di medicinali. <<Appena Jack risorgerà dall'oltretomba farà fuori minimo mezza confezione>> ride di nuovo.
<<Tu mi devi spiegare come fai a non essere mai così ribaltato come noi dopo una serata alcolica>> mugugna lei, appoggiando il mento sul tavolo mentre l'amico le passa le pastiglie assieme ad un bicchiere d'acqua.
<<Io mi modero a differenza vostra>> risponde fiero, mettendosi in posa. Angelica ride davanti alla scena buffa, per poi scuotere la testa <<Non è vero, anche tu eri ubriaco>>.
<<Ero sempre messo meglio di te, tu eri ridotta proprio male>> ribatte Duccio, sgranocchiando un altro biscotto.
<<L'ultima cosa che mi ricordo è Gioia che mi porta a bere qualche shottino, poi vuoto totale fino a boh, quindici minuti fa>> sospira la ragazza, passandosi le mani in faccia.

STAI LEGGENDO
COSA CI RESTA | Faster
Fanfiction"Chiariamo subito però" le dice, guardandola negli occhi "Se uno di noi due vuole smettere, la smettiamo" "Va bene" annuisce, "Non è niente di serio" Non è niente di serio. Non era niente di serio.