𝐔𝐧 𝐦𝐨𝐧𝐝𝐨 𝐩𝐞𝐫𝐢𝐜𝐨𝐥𝐨𝐬𝐨
I raggi del soli riscaldavano la sua pelle, faceva caldo lì. Come l'ultima volta che ci era stato, le stagioni erano invertite. Ormai neanche si meravigliava più...
Il sole filtrava dagli alberi, gli uccellini cinguettavano, era un bel posto dove passeggiare. La lucciola che gli indicò la strada era ormai sparita, gli era grato però, nessuno mai prima gli aveva spiegato davvero come fare a trovare le bolle di sapone o come entrare nell'altro mondo.
Jason continuò a camminare per un po' indisturbato finché udì avvicinarsi il rumore di zoccoli.
Scanso per miracolo il primo cavallo che correva ad una velocità assurda. Il secondo gli passò di fianco e lasciò cadere sulla sua testa un sacco di juta. Non fece in tempo a capire cosa stesse succedendo o a muoversi che un terzo cavallo gli passò a fianco e venne sollevato ritrovandosi bendando in groppa a questo.
"Lasciatemi o ve ne pentirete!" Continuarono a galoppare, pian piano l'andatura era andata diminuendo, Jason non seppe se per le sue minacce continue che non ricevevano risposta o se perché fossero quasi arrivati alla meta.
"Lo so che siete qui e mi state ignorando... Parlatemi dove siamo diretti? E perché mi avete bendato?"
"Stai diventando fastidioso umano." Gli rispose una voce alle sue spalle. Il suo rapitore lo circondava completamente per non farlo scappare o cadere durante la cavalcata.
"Il mio essere fastidioso ti ha fatto cedere però..."
"Touché, avessi un cappello lo toglierei..."
"Ogni secondo che passa ho più informazioni sulla tua identità rapitore"
"Non mi interessa essere anonimo, mi chiamo Sifrid. Se fosse possibile farei conoscere il mio nome a tutto il merdoso regno di Ka."
"Sifrid, smettila di socializzare con l'ostaggio!" rispose una voce grossa dalla loro sinistra. Sentì la mano destra del suo rapitore muoversi, Jason presuppose gli fece un qualche segno ma non seppe mai di che natura.
"Non smetterò di chiacchierare con il mio rapitore solo perchè lo dice un omone di cui non vedo neanche il volto..."
"Sei l'ostaggio più simpatico negli ultimi secoli, umano. Mi dispiace quasi averlo rapito... Ehi! Ho detto quasi." Sifird ricevette evidentemente uno schiaffetto dalla voce bassa di prima. Subito dopo udì una leggera risata molto vicina a loro, proveniente da destra.
Presuppose camminassero tutti e tre uno di fianco all'altro e lui con Sifrid, il suo rapitore si trovavano al centro. Le possibilità di scappare diminuivano sempre più...
"Umano rompipalle, siano arrivati! Ora smontiamo da cavallo, ti leghiamo con una corda così non ci scappi, e Khal non mi scuoia, e potrai tornare a vedere."
"Così potrò vedere il mio omone dalla voce burbera preferita..."
"Khal, l'umano ci sta provando con te sai?" La provocazione venne lanciata dall'altro rapitore, quello che fin a quel momento ridacchiò solo durante lo scambio di battute con Sifrid. La sua voce era sottile ma comunque mascolina.
Lo legarono con le mani dietro la schiena e così stretto che gli sembrò di non riuscire a respirare.
"Non credo dovremmo togliergli il sacco dalla testa..."
"Sei così brutto che non vuoi farti vedere?"
"Decisamente l'opposto umano."
"Allora hai paura di innamorarti della mia bellezza..."
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Bolle di Sapone
FantasíaNell'ultimo anno Jason doveva aver sognato quel ballo almeno un centinaio di volte. Eppure ogni volta ricordava un particolare in più, un sussurro che la volta precedente non era sicuro di aver sentito, un dettaglio di quel salone che ogni notte div...