capitolo 7: dove tutto è iniziato

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Sof: cazzo Sarah non capisci proprio vero?
S: cosa dovrei capire?
Sof: Sarah, tu mi piaci...



Sofia's pov:

non ci posso credere, ho detto a Sarah che mi piace! ero fragile in quel momento, sono stata presa alla sprovvista, sicuramente non sarebbe successo se fossi stata lucida.
pregavo in qualsiasi modo che ci passasse sopra, che non avrebbe detto niente a nessuno, anche se il mio desiderio maggiore era piacerle.

Sof: Sarah ci sei?
S: si scusa
Sof: non hai niente da dire?
S: ehm... io
Sof: va bene ho capito, non serve che dici null- non mi da il tempo di concludere la frase che mi tappa la bocca con un dito e mi prende per il polso
Sof: dove mi porti?
S: non farti domande












Sarah's pov:

le sue parole mi hanno veramente sconvolta, non me lo sarei mai aspettata.
ho deciso di lasciare quel parcheggio per parlarle come si deve, perciò la sto accompagnando alla mia macchina.

S: sali forza
Sof: è la tua?
S: mi sembra ovvio, no?
Sof: e che dovrei fare? vuoi rapirmi?
S: lo capirai...







sto guidando verso un posto a noi molto familiare, il parco dove mi ha consolata la prima volta e dove mi ha vista con Andrea.
avevo intenzione di dirle ciò che provavo, ma non sapevo come.

S: allora Sofia,  probabilmente vuoi delle risposte in questo momento...
Sof: oddio, ma come hai fatto a capirlo!?
S: calmati bambina
Sof: oh ma chi ti il permesso di chiamarmi così?
S: sei proprio carina quando ti arrabbi
Sof: allora vuoi parlare o no?
S: scusa hai ragione, allora Sofia se devo essere sincera anche io provo qualcosa per te, però tutti si aspettano che cu odiamo, dopotutto veniamo da due realtà differenti e in più i miei amici ti odiano e viceversa.
però nulla toglie a quello che sento, che in questo momento mi fa capire che l'unica cosa che voglio sei tu.
Sof: Sarah...
S: dimmi
Sof: ehm i-io non riesce a formulare nemmeno una frase, quindi preferisce optare per l'unica soluzione sicura.
mi prende per i fianchi e avvicina lentamente le sue labbra alle mie, si ferma ad un centimetro di distanza,  lasciando che i nostri respiri si fondando tra di loro.
sto alternando lo sguardo tra i suoi occhi e le sue labbra e lei notandolo si lascia scappare un sorriso

cazzo quanto è bella!

mi avvicino del tutto, azzerando le distanze e premendo le mie labbra sulle sue, prima in un bacio passionale, che si trasforma in uno pieno di desiderio.
la spingo con il corpo verso la panchina più vicina e la faccio sedere.
senza far staccare le nostre labbra mi posiziono sopra di lei, inserendo la mia lingua nella sua bocca.
lei sposta le mani verso il mio fondoschiena ed io esploro la sua pelle sotto la maglietta, per poi spostare le mie labbra al suo collo.

siamo entrambe consapevoli che chiunque avrebbe potuto vederci, ma non volevamo staccarci, avevamo desiderato questo momento da così tanto che ormai nessuno poteva fermarci.

dopo un po mi staccai per riprendere fiato, osservando i vari succhiotti che le avevo lasciato sul collo, quando se ne accorse mi fulminò con lo sguardo ed io scoppiai a ridere.

S: che ne dici di fare un giretto in macchina? che ne so magari anche solo per avere un po di privacy
Sof: ho già in mente qualcosa da fare, tu che dici?
S: non vedo l'ora bimba...

Don't know if you love me or you want me deadDove le storie prendono vita. Scoprilo ora