"questa volta hai seriamente vinto tu" 🔴

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le nostre bocche si incrociano finalmente, dopo tempo di provocazioni infinite che non vedevano l'ora di essere dissolte.

Il suo sapore mi faceva morire. Continua a baciarmi con molta foga, i nostri respiri profondi e spezzati si sentivano per tutto il corridoio del condominio.
Stringeva forte con una mano i miei polsi sopra la mia testa, e con l'altra mi stringeva invece poco più giù del fianco.

Sentivo pulsare già la sotto, per la troppa eccitazione.

Dadda:"cazzo non hai idea da quanto volevo farlo."

Le sue mani vagano su tutto il mio corpo, e potevo sentire l'alcol che avevamo bevuto poche ore prima.

Eravamo leggermente brilli entrambi.
Ad un tratto mi prende per mano e apre la porta di casa sua.
La chiude dietro le sue spalle.

Decido che avrei preso il comando per un po' prima di lasciarlo sfogarsi completamente sopra di me.

Lo spinsi sul divano. Mi misi a cavalcioni sopra di lui e iniziai a muovere il bacino sul suo cavallo dei pantaloni.

Lo sentivo fin troppo bene tra le mie gambe.

Inizio a sentirlo ansimare. Metto una mano sul suo collo, mentre continuo a muovermi. Decide di mettere le sue mani sul mio sedere, iniziando a stringerlo molto forte, guidando i miei movimenti.

Strinsi leggermente la presa sul suo collo. Rise leggermente tra un gemito e l'altro.

Dadda:"che ci tieni ragazzina eh?"

Io:"ecco come può ridurti una ragazzina di 20 anni."

Mi fiondo nuovamente sulle sue labbra, mordendole.
Aveva delle labbra così carnose che mi facevano morire.

Inizio a sentirmi sempre più bagnata. Ad un tratto sento una sua mano provare a slacciarmi i pantaloni.

Gli afferrai la mano.

io:"decido io quando."

Lo avrei torturato un po' prima.
Era sempre stato così tra di noi. Un gioco continuo.

Iniziai a lasciargli una scia di baci su tutto il collo, e piano piano con la mano gli sfilai la camicia, lasciandolo con la sua solita canotta bianca.

I suoi muscoli mi eccitavano.

Le sue vene che gli adornavano le braccia e le mani.

scesi lentamente, fino ad arrivare all'altezza dei suoi pantaloni.
Infilai le mie mani sotto la canotta e...o mio dio.
Era scolpito talmente tanto che pareva una statua di marmo bianco.

I suoi occhi si incrociarono con i miei, sapeva cosa volessi fare.

Iniziai a toccare leggermente la sua erezione dai pantaloni. Ansimava parecchio forte.

Il che mi faceva impazzire.

Gli aprii il bottone e la zip del pantalone e glielo abbassai leggermente.

Mi sorpresi per le dimensioni. Allora tutte le prese per il culo di Simo e Ricky nei video avevano un fondamento di verità.

Lo toccavo dai boxer, e mentre continuavo a masturbarlo leggermente, mi alzai per avvicinarmi al suo volto.

Io:"vuoi che continui? mh?"
Non rispondeva, ridacchiò solamente, mentre ansimava.

Io:"dimmi Daniel, vuoi che continui?"

Love never felt so good.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora