"Sta attenta piccola Bea"

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Dopo aver mangiato la pizza con mio fratello, iniziai a pensare a cosa avrei dovuto mettere per uscire.

Simone, come se mi avesse letto nel pensiero, mi domandò

Simo:"non sai cosa devi mettere vero?"

Annuii ridendo, era incredibile come capi subito cosa balenava nella mia testa.

Io:"è che non mi ha detto dove dovremmo andare...poi tutta questa situazione dell'"appuntamento"... non lo so cazzo"

Simo:"smettila di dire stronzate ja, come se non avessi notato la tua faccia quando ti provoca"

E aveva ragione, ma morivo per il fatto che lo avesse effettivamente notato.

Io:"maro ti odio, aiutami a capire che devo mettermi."

Simo:"vabene vabene! ja famm vre che avevi pensato"

Andai in camera e cacciai l'unica idea che mi era venuta in mente da tutto il pomeriggio. Ricordavo che mi aveva detto di vestirmi bene, ma era tutto un dubbio, e io non sono la persona più brava del mondo a prendere decisioni. Soprattutto se la persona con la quale devo uscire è Dadda.

 Soprattutto se la persona con la quale devo uscire è Dadda

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Mi  cambiami e indossai il tutto. Fortunatamente il jeans essendo baggy riusciva a starmi leggermente a vita bassa e a non segnarmi eccessivamente i fianchi. Il top mi slanciava e metteva in evidenza il mio seno, la giacca era del tutto nel mio stile oversize, e ovviamente le mie solite dr Martens.

Simo:"e c buo allor? ceh sei una figa così. Ne elegante ne sciatton. Mi piace."

Io:"dici?"

Simo:"Si bea. Stai tranquilla. Sei bellissima come sempre."

Gli sorrisi, nonostante non fossi completamente tranquilla le sue parole mi sollevarono quel giusto per finirmi di preparare.

Mi chiedevo se mi sarei dovuta depilare...o mettermi qualche completo intimo particolare...
Quasi mi arrabbiai con me stessa per questi pensieri.

Ma alla fine lo feci. Sono proprio ridicola cazzo.

Ma tanto non lo avrebbe saputo nessuno.

Appena finisco di prepararmi e aver sistemato i miei capelli che cercai di rendere molto voluminosi tramite i bigodini, mi truccai come sempre e misi litri di profumo e crema corpo.

Io:"che ritardata cazzo." Me lo dissi da sola allo specchio. Mi ero preparata in ogni minimo dettaglio, e la cosa mi faceva innervosire. O forse ero solo in ansia per l'uscita di stasera.

Andai in salotto, presi il mio tabacco con cartine e filtri, la mia iqos e le terea, e inserii tutto nella borsa.

Io:"simo io mi sa che devo scendere."

Simo:"ok. Senti fatti sentire, scrivimi ogni tanto. Divertitevi."

Io:"ok...ci sentiamo Simo."

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