.

2.4K 183 118
                                    

SSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSalve. Mi chiamo Antonella. Ho pochi anni. E sto scrivendo questo libro dall'anno scorso. Il mio intento è, oramai, descrivere il mio percorso scolastico e quotidiano, fino a... boh. Fino a quando non mi sarò stancata.

Al momento sono in pantaloncini corti e canottiera, sciogliendomi dal caldo per questa estate, che, per fortuna, non è come quella dell'anno scorso. Aiuto. Il mio problema (anche se questo non è insegreto) è che ad agosto nascerà mia nipote, Camila, e siccome non avrò tempo in quel mese, devo fare i compiti adesso.

Ma non ho VOGLIAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!

Sono nel dramma più totale, ma per fortuna i compiti che mi hanno dato da fare sono giusti. Cioè, non sono ne tanti ne troppo pochi. Ma se una persona non ha voglia, NON HA VOGLIA!

Il dubbio che mi sono sempre posta è stato questo: se si chiamano vacanze, PERCHE' CAZZO CI DANNO DEI COMPITI DA FARE!?!?! "Oh, ma il problema è che devi allenarti durante le vacanze, altrimenti dopo non riuscirai ad andare avanti!". Ma anche noi ALUNNI possiamo avere un cazzo di meritato riposo, NO!? NOO?!?. Ricordo, poco tempo fa, di aver letto un articolo su un giornale, indirizzato da un genitore ad i vari insegnanti:

"Gentili professori, mio figlio non svolgerà i compiti per le vacanze, poiché anche loro hanno diritto ad un riposo." o una roba simile.

Comunque, ritornando a narrare la mia inutile vita, ho tanto caldo, e non ho voglia di fare nulla. Passo le giornate stile "giorno 36, i pop corn non si sono ancora mossi. Attendo una risposta dal tavolo." e tutto quel che faccio durante questi giorni è letto-divano-mangiare-videogames, fine. Niente vita sociale, niente uscire (se non una volta ogni morte di papa) e 0 voglia di far qualcosa.

Penso sia normale, aspettabile da qualsiasi studente in prognosi riservata da superiori, ma vorrei fare tante cose, la maggior parte delle quali richiedono uno sforzo. E io non ho intenzione di alzare il culo dal divano. Sarà noioso leggere questo, ma vabbè, nessuno vieta di scrivere qualcosa su questo sito da ragazzine bagnate leggendo fanfiction. Quanto mi danno fastidio, fanno tutto perché fa figo, e lo so, ripeterò solo le mie espressioni di odio nei loro confronti che avete già letto negli scorsi "capitoli", ma odio come si fanno portare via dalla massa. Sembrano un branco di pecoroni: tutte vestite uguali, con scarpe Vans o degli anfibi, magliette con temi fluoreali che arrivano massimo all'ombelico, jeans o pantaloncini corti dove gli si vede mezzo culo, braccia persino depilate pure loro. Atteggiamento da ragazzini ribelli con la sigaretta in mano, iPhone da 700 euro, che ovviamente disprezzano, perché non sanno valorare un cazzo di quel che gli danno i genitori. E i genitori si fanno pure il culo in 4, ma mi sorprende ogni tanto il legame che mi ritrovo, andando a casa di certe mie amiche: gli premiano solo se studiano. Niente di più. Niente abbracci, niente baci, niente affetto. Sono più freddi di un frigorifero, tutto quanto finisce lì. E riescono solo a ringraziare con un piccolo bacetto schizzinoso quando gli comprano oggetti del valore di non meno 200 euro.

E rido, perché io in parte sono così con mio padre. Ma con lui ho almeno un legame di affetto. E chiedo oggetti una volta fra tante, in tanti anni. Non so perché mi ritengo diversa, ma provo fastidio per la mia generazione del cazzo.

E beh, non è niente di nuovo, è dal 900 che c'è musica di merda, moda e ragazzi ribelli. E' come se ci fosse una specie di asticella che pian piano scende, scende ancora, e ancora, fino ad arrivare a toccar terra, e questa è l'asticella dell'età, perché se tutti questi atteggiamenti gli davi a vedere negli anni 80 o 90, i genitori ti prendevano a sprangate, come è giusto fare.

Sarà che sono strana io, ma spero tanto di incontrare nella mia vita gente che la pensa come me. Forse devo ancora crescere, oppure devo ancora "svilupparmi", come si dice, e diventerò una delle tante troiette. O forse no, chi lo sa. Ma per adesso non sopporto più loro.

Per non parlare del rispetto. Dove cazzo è andato a finire IL RISPETTO?

Cazzo, non si risponde ai genitori, si ringrazia quando qualcuno vi da qualcosa, si valorano gli oggetti che si hanno, non pretendendone di più, ma imparando a essere felici con quelli che ci son già. Non si cerca di fare i fighi con la sigaretta in mano di fronte ai compagni, non si deve indossare roba che indossano tutti.

ABBIATE UNA PERSONALITA', SIATE UN PO' PIU' ORIGINALI!

Dio, mi aspetto troppo forse per l'età che abbiamo. Ma sfortunatamente non sono solo loro. Vedo in giro gente diciassettenne, diciottenne e diciannovenne che si comporta ancora così.

E mi sto continuando a chiedere, da tutta una vita: che problemi hai, perché ti danno tanto fastidio?

Poi, per rispondermi, do uno sguardo al pianeta. Il pianeta tollera tutto. TUTTO. Tollera di mostrare culi e tette che ballano in televisione, i media danno un'ispirazione al consumismo che madonna santa, ed è da questo che i ragazzini ne prendono parte, anche loro una cosiddetta "ispirazione".

Mi piacerebbe poter uscire con qualcuno, andare a fare un giro in mezzo alla natura, apprezzarne il rumore e i colori, l'odore, fare foto per poi non postarle su instagram o su Facebook, ma solo per il piacere nostro, perché è una passione.

E rimanere a ridere, senza dire nulla, e senza che la persona opposta stia tutto il tempo con il cellulare in mano e non ti risponda, CRISTO.

Alcuni giorni fa sono stata in un ristorante con la mia famiglia, e nel tavolo di fronte al nostro, c'era una coppietta. Passarono i minuti, e notai che lei continuava a stare con quello smartphone del cazzo in mano, mentre lui si guardava attorno, zitto, senza dire nulla. NON SI FA COSì!

E scusatemi, se mi sfogo in questa inutile pagina, ma non voglio essere conforme a questo maledettissimo sistema di cose.

Che poi, non voglio essere conformista, ma nemmeno anti-conformista. Perché? Perché essere conformisti è già una moda, poi essere anti-conformisti è un'altra. Inizi a fare parte di quelli che non vanno d'accordo con assolutamente nulla, e già da lì entri a far parte di un altro gruppetto di persone, catalogabili, a cui puoi dare degli stereotipi come faccio io con qualsiasi cosa.

Tutto questo discorso era intuibile negli scorsi capitoli, leggendo scherzi vari che scrivevo mentre mi annoiavo, solo per darvi un piccolo sorriso. Perché il mio modo di reagire a tutto questo è ridendo, prendendolo sottogamba, e non facendone il primo problema che viene nella vita.

Fra un po' passerò questo periodo dell'adolescenza e sicuramente entrerò in un altro.

Ma io vi lascio qui, con questo capitoletto orribile pieno di sfoghi su come la penso.

E voi, come la pensate? Rispondete e siate numerosi nei commenti.

Lo so, è stato un capitolo un po' diverso dagli altri, ma volevo avere una piccola valvola di sfogo.

Buona serata!:)

-Anto840


I clicché di film, libri e FacebokDove le storie prendono vita. Scoprilo ora