Capitolo 1 11:11

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Cazzo è tardi.

Attaccavo alle otto e io e miei 23 anni ancora non siamo ingrado di attenerci alle sveglie.
Sono le 11:11 ormai dó buca,oggi casa.
Corro in doccia,accendo stereo,rtl,Tiziano ferro,dimentichiamo il ritardo; se inizio con Tiziano sarà sicuramente una BuonAgiornata.
Ne approfitto per svolgere qualche remota commissione tralasciata,e trovare un appartamento nuovo,magari meno costoso,con i tempi che corrono non riesco a pagare più questo dannatissimo affitto.
Mentre passeggio per le belle e accaldate via di Roma,tralasciando quindi ancora le vecchie commissioni,mi cade l'occhio su una vetrina,ddio.
Quell'abito era incantevole,ma il prezzo sul cartellino posato a bordo della lunga scollatura dietro non lo era affatto,no per niente incantevole.
Mentre asciugo la bavetta del desiderio per quel bel Versace,vengo scostata da urla di ragazze strepitanti.
'Ma che cazz?' Esclamai in totale delicatezza.
Mi avvicinai,e vidi una macchina nera,con vetri altrettanto scuri,sarà stato qualcuno di famoso,ma non avevo tempo,il mio cazzeggio non poteva aspettare.
Salgo in macchina e metto il Cd del mio amato ferro,quanto amo quell'uomo,che al solo pensarci mi vien da piangere,é un mix di imperdonabile sensualità spiccata intelligenza e innata sensibilità,avrei pagato per conoscerlo.
Ma mentre mi perdo nelle note di Mstr.ferro vengo di nuovo travolta da un rumore di clacson agghiacciante.

Oggi dormo in piedi non è giornata,ma che ho?!pf..

Nel frattempo,ferma al semaforo con la mia modesta 500 rivedo quella macchina nera,si abbassa il vetro,e riconosco una voce famigliare,mi giro,e..oh cazzo.

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