Capitolo 7 O sei lui o vai via.

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L'adolescenza l'avevo superata da qualche anno in teoria,Perché in pratica ho iniziato a saltellare e rilasciare urletti da bambina trepitante,ma avanti chi non avrebbe pensato che fosse stato lui?o chi non ci avrebbe semplicemente sperato?o fantasticato?la bimba che avevo dentro era uscita,altro che adolescenza mi sentivo cullata e coccolata da un bigliettino con su scritto dei numeri con inchiostro nero.
Presi di corsa il telefono inserì il numero,E mandai un messaggio.

"Ho qualche idea su chi tu sia,Ma se non sei lui lasciami stare..non ho voglia di nessun'altro."

Scrissi quel messaggio stanca,stanca fondamentalmente di quello che avevo e paradossalmente anche di quello che non avevo.
E se non fosse stato lui,ne sarei uscita sconfitta,mi affidavo troppo a quel messaggio perché avevo già perso troppo,che infondo avrei preferito perdere che non avere,non sapevo che voleva dire amare,non avendo dei genitori,e non essendomi mai innamorata di nessuno..l'unico filo che mi agganciava era la sua musica.
Non passó molto,e arrivo un messaggio:

"Non so se sono lui,Ma so che tu sei quella che mi ha rapito.
Vieni fuori dal tuo locale alle 23:00 di domani,ti aspetto"

Doveva essere lui,Riconoscevo una certa armonia nelle parole,riconoscevo quel filo di dolcezza e timidezza ma audacia,che avevo da perdere?dovevo andare..Avevo paura sì, magari che fosse un inganno o un deficiente che si voleva divertire così risposi:

'Non posso fidarmi di chi non conosco,Dimmi chi sei.'

Non risponde vedi Giu' ? cazzo non era lui e tu continui a illuderti..Passarono 4 ore contate e il telefono vibbró:

'So' che volevi quella foto,E so' che sai chi sono,fatti trovare'

...quale immenso silenzio poteva colmare quella gioia?
La foto,solo lui sapeva della foto.
Mi buttai sul letto,Presi il cuscino e lo strinsi forte era tardi,quasi le 3 del mattino,ma io piansi,piansi davvero tanto..ma non come quando venivo tradita dalla vita piangevo con un bel sorriso sulle labbra,sembrava tutto migliore..Rileggevo quei 4 messaggi come a dovermeli ricordare per sempre,contavo le ore che mancavano a quelle benedette 23:00.
Chiusi gli occhi con la luce del mattino,e avrei voluto raccontarlo a qualcuno ma forse se era lui per la su privacy era meglio starsene zitti.

Mi svegliai,a mezzogiorno.
Con tanta fame e una prospettiva diversa,Con l'ansia che mi divorava ma molto felice,insomma se andrà tutto bene usciró con Tiziano Ferro, mica male no?! Giocavo tra me e me..quell'uomo mi regalava da vivere.
Uscii di casa,direzione parrucchiere.
Entrai e mi sedetti e chiesi gentilmente di farmi bella.
Laura,mia parrucchiera di fiducia sorrise e disse
'Giuuulia,dove vai?hai incontrato il principe azzurro?ahhaha dai che facciamo una bella piastra semplice se ti vuole, ti vuole anche senza capelli"

Io sorridendo risposi

'a Laa' non l'ho mai incontrato ma so per certo che lo è sempre stato'

Chiacchierammo un altro po',pagai e uscii...tornai a casa erano ormai le 17:00 dovevo scegliere che mettere;impresa ardua,quindi optai per qualcosa di semplice ma abbastanza elegante,niente di sofisticato sia chiaro.

20:30..21:30..22:00

Sembrava strano ma le ore sembravano volare,Mi chiedevo come mai a quell'ora..ma del resto lo faceva sicuramente per non attirare attenzione,Avevo ancora paura..ma mi dovevo far forza.
Presi borsa e chiavi,accesi l'auto e mi diressi verso il locale.

Eccomi qui,con 10 minuti di anticipo,vidi arrivare in lontanza una macchina blu..incrociavo le dita.
La macchina si ferma,lo sportello si apre,non riuscivo a vedere bene,quindi scesi dalla macchina,mi avvicinai ma no.
No cazzo no.
No.
Non era lui,scoppiai in lacrime per l'ennesima volta.

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