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- ̥۪͙۪˚┊❛ chapter seven ❜┊˚ ̥۪͙۪◌𝙗𝙚𝙣𝙫𝙚𝙣𝙪𝙩𝙞 𝙖 𝙣𝙚𝙬 𝙮𝙤𝙧𝙠

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- ̥۪͙۪˚┊❛ chapter seven ❜┊˚ ̥۪͙۪◌
𝙗𝙚𝙣𝙫𝙚𝙣𝙪𝙩𝙞 𝙖 𝙣𝙚𝙬 𝙮𝙤𝙧𝙠

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𝐇𝐀𝐑𝐏𝐄𝐑

Mi ero infilata in una dei tre furgoncini che avevano lasciato il Campi Mezzosangue, direzione Empire State Bulding.

Perché?, potreste chiedervi. Beh, è abbastanza semplice: dopo aver passato la notte nella Cabina 3, mi ero svegliata completamente sola. All'inizio non mi ero preoccupata troppo, convinta che Percy si fosse solo alzato prima. Ma poi Annabeth era corsa da me, parlando a raffica su come Percy l'avesse chiamata e noi dovessimo correre da lui a New York.

Non mi sarei mai immaginata l'inizio della guerra così, eppure eccomi lì.

Il vero problema era che io, tecnicamente, non potevo lasciare il campo a causa di quello che aveva stabilito Clarisse, cioè che nessun figlio di Ares avrebbe partecipato se non avesse prima ricevuto indietro ciò che gli spettava.

Ma io non ero una tipa che si faceva mettere i piedi in testa, quindi ero partita con tutti gli altri semidei.

«Percy, dove sei stato?» esclamò Annabeth, attirando la mia attenzione «Il tuo messaggio non diceva quasi nulla! Eravamo preoccupati da morire!».

Un po' di silenzio, in cui io e la figlia di Atena ci scambiammo un'occhiata.

«Stiamo arrivando, come ci hai chiesto tu. Siamo quasi all'altezza del tunnel fra il Queens e Midtown. Ma Percy, che cos'hai in mente? Abbiamo lasciato il campo praticamente indifeso, ed è impossibile che gli dei...».

Non concluse la frase perché Percy attaccò. Sbuffò, frustrata, e si rimise il cellulare nella tasca posteriore dei jeans.

Dopo non so quanti altri minuti, tre furgoni bianchi accostarono al marciapiede dell'Empire. Sulla fiancata avevano tutti scritto SERVIZIO FRAGOLE DI DELFI, ovvero il nome di copertura del Campo Mezzosangue.

Alla guida del primo furgone c'era Argo, il nostro capo della sicurezza dai molti occhi, mentre al volante degli altri due c'erano delle arpie, ovvero degli ibridi demoniaci a metà fra un pollo e un essere umano, con un pessimo carattere. Di solito al campo le usavamo per le pulizie, ma se la cavavano bene anche nel traffico cittadino.

Io fui la prima a scendere, spalancando la portiera e camminando spedita verso Percy, lì in piedi ad aspettarci. Stranò gli occhi quando mi vide, visibilmente confuso.

«Harper? Ma che ci fai qui- ahia!» esclamò.

Non gli avevo dato il tempo di finire la sua frase che gli avevo tirato un pugno nel bel mezzo della spalla.

Like A Tattoo ✷ Percy Jackson ² Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora