07. Prova di forza

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«Andiamo» borbottò Jungkook.

Taehyung si stropicciò gli occhi, infastidito dalla sequela di imprecazioni del biondo.

«Che fai?» domandò il mago, quasi divertito. Jungkook stava carponi sul materasso, la testa girata di lato e la mano incastrata tra l'angolo del letto e lo scaffale accanto. In un certo senso era rigenerante vedergli dipinta in faccia un'espressione diversa dal suo solito sorrisetto da sbruffone.

«Cerco di recuperare il libro che stavo leggendo, ma non riesco a tirarlo fuori da qui.»

Il moro sentì un'ondata di compassione nei confronti del libro travolgerlo, e fu quasi tentato di dare una mano al cavaliere con la sua magia.

Prima che potesse decidere se aiutarlo o meno, però, Jungkook sbuffò rumorosamente e saltò giù dal letto.

Passò una mano sotto la pediera e spinse verso l'alto. Quasi non fosse fatto in parte di legno massiccio, l'intero letto si sollevò e il cavaliere lo fece ricadere un metro più in là con un tonfo.

«Eccolo!» esclamò soddisfatto il ragazzo, sotto lo sguardo sconcertato di Taehyung.

«Cos'era quello

Jungkook si voltò verso di lui, come se non avesse fatto niente di assurdo. «Era più facile spostando il letto, non l'ho fatto prima perché non volevo svegliarti col rumore» spiegò, rimettendo quest'ultimo al suo posto.

Una volta riposto il libro sul comodino, il biondo afferrò un paio di mutande e si diresse verso il bagno.

Quando sparì dietro la porta, Taehyung schizzò fuori dal letto e si accucciò davanti a quello del compagno di stanza.

Afferrò la pediera con entrambe le mani e cercò si alzarla come aveva fatto l'altro, ma fu solo con estrema fatica che riuscì a sollevarla di qualche centimetro dal pavimento.

«Come diamine ha fatto?» sibilò.

Restò a parlottare sovrappensiero, lo sguardo perso in un punto imprecisato davanti a sé, e gli fu impossibile accorgersi del cavaliere, il quale nel frattempo aveva finito di lavarsi, che si avvicinava a lui, fino a quando non sentì una goccia bagnargli la spalla.

«Controlli che non ci siano le cimici dei letti?» domandò Jungkook, chinato sul mago che ancora stava seduto a terra davanti al materasso del compagno. Taehyung sobbalzò.

«La smetti di avvicinarti così?» bofonchiò, girandosi verso il biondo. Non poté ignorare il petto ricoperto di goccioline trasparenti che si trovò davanti agli occhi. Il profumo del bagnoschiuma di Jungkook violò le narici del mago, che abbassò lo sguardo in fretta. «Stai di nuovo bagnando tutto il pavimento.»

Il cavaliere lo ignorò, e lanciò un'occhiata oltre le spalle del moro.

«O stavi scagliando un sortilegio sul mio letto? Mi potrei offendere, sai.»

Taehyung spintonò il suo compagno e si affrettò a raggiungere il suo lato della stanza. Raccattò degli indumenti per cambiarsi e si chiuse in bagno.

Il futuro sovrano, rimasto solo, si grattò la testa confuso, lo sguardo puntato sul proprio materasso. Dopo un paio di minuti, si sedette, passando i palmi sulle lenzuola, e si girò verso il letto del mago. «Forse vuole fare a cambio?»

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Era come una maledizione: da quando Taehyung aveva iniziato a pensarci, non poteva fare a meno di notare ogni volta che il biondo mostrava una forza superiore a quella normale. Un professore che gli chiedeva una mano per spostare uno scaffale pieno zeppo di libri, e lui che semplicemente con una mano lo trascinava per mezzo metro, senza fare fatica. Un compagno che faticava a portare del materiale da una classe a un'altra, e lui che trasportava tutto in un solo viaggio. E ancora, Jungkook che piegava una barra di metallo a mani nude senza difficoltà, e i suoi bicipiti che flettevano gli avambracci nel gesto...

Kamelot Academy [TAEKOOK]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora