12. Il primo famiglio

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Quella mattina, Taehyung si svegliò più riposato che mai.

Lanciò un'occhiata rapida al tovagliolo ripiegato sul comodino e sorrise. Lo scroscio dell'acqua che proveniva dal bagno gli fece capire che Jungkook si stava facendo la doccia, e per una volta decise di prepararsi con calma anche lui.

«Buongiorno» salutò quando il compagno di stanza fu uscito, ma quest'ultimo rispose solo con un cenno, prima di mettersi a frugare nell'armadio in cerca della biancheria pulita.

Taehyung sospirò, e andò a lavarsi rapidamente. Davvero non riusciva a capire: il cavaliere aveva compiuto un gesto tanto carino che aveva pensato non ci fossero più problemi tra loro, ma ecco che Jungkook sembrava volerlo ignorare di nuovo. Si asciugò in fretta e infilò i pantaloni sulle gambe ancora un po' umidicce, abbottonò la camicia e uscì alla svelta dal bagno.

Come aveva immaginato, Jungkook stava andando fuori dalla camera proprio in quel momento.

«A... aspetta!» esclamò il mago, e si ritrovò a bloccare il polso del biondo con una mano che si era mossa senza il suo consenso.

Il futuro sovrano di Kamelot lo guardò, stupito quanto Taehyung, ma si fermò, la mano ancora richiusa sulla maniglia della porta.

«Grazie per il sandwich» mormorò Taehyung impacciato. «Avevo una fame da lupi.»

Jungkook si morse il labbro, e lasciò la presa dal pomello.

«Ah-»

«Buongiorno!»

Le labbra del biondo si serrarono immediatamente, gli angoli incurvati verso il basso.

I due famigli di Taehyung osservavano il cavaliere e il mago che ancora lo teneva fermo per il polso. Jungkook strattonò il braccio per liberarsi dalla stretta. «Ciao» grugnì, prima di allontanarsi sbuffando.

«Problemi in paradiso?» scherzò Yoongi, sarcastico, ma si tappò la bocca quando osservò il volto confuso del compagno.

Taehyung rimase qualche secondo immobile, gli occhi fissi sul punto in cui la figura di Jungkook era scomparsa, oltre il primo gradino. Chissà cosa avrebbe detto, se Jimin non lo avesse interrotto salutandoli.

«Hai parlato con il tuo amico?» domandò il gatto nero per alleggerire la tensione che sentiva provenire dal suo mago. Sapeva già che la risposta sarebbe stata affermativa, perché la sera prima aveva sentito il rosso sghignazzare oltre la parete.

Il volto di Taehyung sembrò in effetti illuminarsi. «Noi... sì. È soprattutto merito vostro e delle vostre parole, se ci sono riuscito» spiegò grato. Si schiarì la gola. «Vorrei chiedervi un altro favore, se vi va.»

Yoongi annuì, e Jimin inclinò la testa di lato, pronto ad ascoltare la richiesta del moro.

«Che ne direste di fare colazione insieme? Anche con Hoseok.»

🏰🏰🏰

Jimin continuava a rimestare il cucchiaio nella tazza, gli occhi bassi per non incrociare quelli del cavaliere.

«Rilassati» gli intimò Yoongi al suo fianco prima di addentare una fetta di pane imburrata.

Jimin lo incenerì con lo sguardo, stizzito dalla sua totale indifferenza, ma subito tornò a fissare la tazza.

«Hai detto che è semplicemente timido, vero?» sussurrò Hoseok per farsi sentire soltanto da Taehyung. «Non sembra troppo contento di essere qui.»

«Uhm... è sulla difensiva a causa mia» replicò il moro, imbarazzato.

Kamelot Academy [TAEKOOK]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora