02. Ciò di cui ha bisogno Avalon

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«Gli ha dato di volta il cervello?!» sbraitò furioso Taehyung. «Io posso capire tutto. Posso capire davvero tutto, ma il Sommo non dice sempre che veglia su di noi? E come gli è saltato in mente che io e Jungkook potessimo essere una bella accoppiata? Avalon cadrà in rovina con lui come sovrano! E figuriamoci con me come Merlin!»

Hoseok lo ascoltò senza spiccicare parola. L'ultima volta che l'aveva sentito parlare – gridare – così tanto era stato ben prima che entrambi fossero ammessi alla Kamelot Academy.

«Sai che i ruoli non vengono propriamente scelti dal Sommo, che è più che altro un tramite, no? E comunque non sono decisi in base alle nostre simpatie, ma per quello che sappiamo fare» spiegò Hoseok, come se l'altro non avesse studiato l'assegnazione dei ruoli assieme a lui.

«E cos'è che Jungkook saprebbe fare?» sputò Taehyung scontroso. «Oltre ad essere un pallone gonfiato, intendo.»

«Non capisco perché non ti piaccia. Non è mica un cattivo ragazzo.»

Taehyung lo fulminò con lo sguardo, come se il gesto fosse sufficiente come risposta.

«In ogni caso, se doveste essere davvero incompatibili come dici, i vostri ruoli potranno essere riassegnati già alla fine del semestre.»

Taehyung sospirò. Sei mesi in cui sarebbe stato costretto a convivere con la persona che più detestava al mondo. «Succederà sicuramente. Il grande boss poteva evitarsi il disturbo e il rischio di rendersi ridicolo e cambiarli subito» disse. Non c'era un solo universo in cui avrebbe trovato Jeon Jungkook piacevole. Senza contare quello che era successo in corridoio poco prima. Non poteva assolutamente permettersi di avvicinarsi al nuovo Arthur.

«Io penso che il Sommo sappia quello che fa» ribatté il cavaliere.

«Tu pensi che il Sommo sia perfetto, le tue parole non sono affidabili. Secondo me è soltanto un vecchio pazzo.»

Hoseok lo guardò con sdegno, indeciso su come rispondere. Sapeva che a Taehyung non piaceva il Sommo, e ora che era irritato a causa della nomina sicuramente non era il caso di prendersela per le sue parole. Però c'era qualcosa che ancora non sapeva, e che forse gli avrebbe migliorato la giornata e gli avrebbe fatto cambiare la sua opinione sull'uomo.

«Come Merlin... hai diritto a due famigli invece che uno» iniziò a dire, esitante. Taehyung alzò un sopracciglio, ma aspettò che continuasse. «Non vuoi sapere chi sono?»

«Non lo so, Hoseok. Lo voglio sapere? Considerando che già il mio compagno di stanza sarà Jeon, non sono troppo entusiasta di scoprire con quali persone che non sopporto – non una, ma addirittura due – dovrò avere a che fare» borbottò massaggiandosi le tempie.

Aveva sperato veramente tanto di essere un mago qualsiasi, di continuare a condividere la camera da letto col suo unico amico e non doversi mescolare a gente sconosciuta. Sapeva di non avere un carattere facile, ma in cuor suo dava la colpa all'Accademia e ai suoi poteri. Se almeno una delle due cose fosse stata eliminata dall'equazione della sua vita probabilmente sarebbe stato più felice, e meno intrattabile.

«Park Jimin e Min Yoongi avevi detto che ti piacevano» sbottò Hoseok, incapace di trattenere un sorriso di vittoria quando il volto del mago si illuminò di sollievo. «C'era il dottor Kim insieme al Sommo, quindi può darsi che abbia letto nel mio pensiero per decidere chi affiancarti» esclamò compiaciuto. «Dovresti ringraziarmi!»

Taehyung scoppiò a ridere. «È un mentalista, Hoseok. Non un lettore. E comunque perché avrebbe dovuto ascoltare i tuoi pensieri, con tutti gli studenti che erano presenti?»

Kamelot Academy [TAEKOOK]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora