Katia e Claudia

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Claudia si sedette al tavolino del caffè, osservando nervosamente l'orologio. Non poteva credere che dopo tanti anni avrebbe rivisto Katia. Le loro vite avevano preso strade diverse dopo il liceo, ma Claudia non aveva mai dimenticato il loro amore giovanile, intenso e passionale.

Mentre sprofondava nei suoi pensieri, la campanella della porta del caffè tintinnò e Claudia alzò lo sguardo. Katia era lì, più bella di quanto ricordasse, con i capelli castani che le incorniciavano il viso e un sorriso che le fece battere il cuore.

"Ciao, Claudia," disse Katia, con una voce che le fece venire i brividi lungo la schiena.

"Ciao, Katia. È passato tanto tempo," rispose Claudia, cercando di mantenere la calma.

Si sedettero e cominciarono a parlare, come se il tempo non fosse mai passato. Risero delle vecchie storie, ricordarono i momenti felici e quelli più difficili. Ma c'era un sottile filo di tensione tra loro, un desiderio inespresso che sembrava riaccendersi con ogni sguardo, ogni sorriso.

Dopo un po', Katia prese coraggio e propose: "Ti va di fare una passeggiata? Ci sono troppe persone qui, e vorrei parlarti con più tranquillità."

Claudia annuì e insieme si incamminarono verso il parco vicino. L'aria era fresca, e il tramonto tingeva il cielo di arancio e rosa. Camminavano fianco a fianco, le dita delle mani che a volte si sfioravano, scatenando un turbine di emozioni in entrambe.

Arrivarono a un punto più appartato del parco, dove gli alberi offrivano una certa privacy. Katia si fermò e si girò verso Claudia, con gli occhi pieni di emozione.

"Claudia, ti ho pensata tanto in questi anni. Non c'è stato un giorno in cui non abbia desiderato rivederti," confessò, con una sincerità che toccò profondamente Claudia.

"Katia, io... anch'io. Non ho mai smesso di pensarti," rispose Claudia, avvicinandosi. Le loro labbra erano a pochi centimetri di distanza e l'elettricità tra loro era palpabile.

Senza dire altro, si baciarono. Fu un bacio dolce all'inizio, ma presto si trasformò in qualcosa di più intenso, una passione che non poteva essere negata. Le mani di Katia scivolarono sui fianchi di Claudia, mentre questa le accarezzava il viso, i pollici che sfioravano dolcemente le sue guance.

Si trovarono appoggiate contro un albero, i respiri affannosi, i corpi stretti l'uno all'altro. Claudia sentiva il calore del corpo di Katia contro il suo, e la sensazione era inebriante. Ogni tocco, ogni bacio risvegliava ricordi sopiti e nuovi desideri.

"Siamo pazze," sussurrò Claudia, ridendo tra un bacio e l'altro.

"Forse," rispose Katia con un sorriso malizioso, "ma non me ne importa."

Le loro mani esploravano con una familiarità ritrovata, riscoprendo i contorni dei loro corpi. Katia baciò il collo di Claudia, scendendo fino alla scollatura della sua camicetta, facendola gemere piano.

La sera avanzava, ma loro due erano perse l'una nell'altra, nel loro mondo fatto di carezze e sussurri. Le loro voci erano un sussurro, una promessa di amore e passione che finalmente si stava realizzando dopo tanti anni di attesa.

Quel momento nel parco, sotto la luce soffusa del tramonto, segnò l'inizio di una nuova avventura per Claudia e Katia. Un'avventura che le avrebbe portate a riscoprire un amore che, nonostante il tempo e la distanza, non era mai veramente svanito.

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