Sarah Davis è una ragazza di ventidue anni che, insieme alla sorella Jessica, ne ha passate di tutti i colori; molto matura, solare e sempre con il sorriso stampato sulle labbra, non sa che da un giorno all'altro la sua vita potrebbe cambiare radica...
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Mike. -beh, io vado a divertirmi un po'- Sarah accenna un piccolo sorriso e si dirige al centro della pista dove ci sono alcune sue amiche che ballano a ritmo di musica.
Nate cerca di raggiungerla ma lo fermo all'istante. -ehi, amico, no- lui mi guarda stranito.
-perché no? Volevo solo proporle qualcosa da bere-
Guardo la mia fidanzata e sospiro rivolgendomi poi al mio migliore amico. -senti, è complicato-
-complicato? Mike, non voglio farla ubriacare. La mia intenzione più estrema sarebbe un bicchiere di fanta- ridacchia. -mi conosci, fai sul serio?-
-Nate, non si tratta di te ma di lei- interviene sua sorella.
-okay- alza le mani in segno di resa. -allora dalle questo da parte mia, così non sarò io a portarglielo- porge a Jess un bicchiere di fanta. -spero le piaccia, insomma a chi non piace- si gratta la nuca a disagio.
-sei molto gentile, grazie- la mia fidanzata abbozza un sorriso e cerca con gli occhi la sorella che si sta divertendo a ballare sul tavolino in soggiorno.
Adoro quella ragazza, nonostante tutto quello che ha passato ha sempre il sorriso stampa sulle labbra.
-cos'è questa storia?- domanda il mio migliore amico ancora confuso.
-è una cosa personale, Nate. Vorrei parlartene ma non è compito mio-
Annuisce e basta senza aggiungere altro. Lo capisco perfettamente, al suo posto mi farei qualche domanda anche io se non sapessi come stanno le cose.
Sarah. -ehi, Sarah, questo è per te. Da parte di Nate- mia sorella mi porge un bicchiere con all'interno della fanta.
Corrugo le sopracciglia confusa.-Nate?-
-si, l'amico di Mike. Il ragazzo di poco fa non ricordi?-
-certo che si. Intendo, perché?- scendo dal tavolino e guardo nella direzione di mio cognato.
-credo che volesse soltanto essere gentile- alza leggermente le spalle. -senti, ci vediamo dopo okay? Devo andare in bagno-
-vuoi compagnia?- chiedo bevendo un sorso dal bicchiere.
-no, tranquilla. Continua a divertirti-
Annuisco e continuo a bere. Per quanto la fanta sia buona, non è una delle mie bevande preferite ma ringrazio lo stesso mentalmente il migliore amico di Mike. Dopo qualche minuto trascorso a ballare esco fuori per fumare una sigaretta; riuscii a smettere ma forse lo stress di quel periodo mi ha invitato a riprenderla. Lo stress è una situazione che non scegli di avere, purtroppo sei costretta a conviverci dimostrando alle persone che ti vogliono bene, che stai meglio ma alla fine non menti solo a loro, anche a te stessa.
-Sarah Davis- Una voce maschile alle mie spalle, interrompe i pensieri che ormai si erano impossessati di me. Mi volto e noto che Jack Williams, il ragazzo più stupido del college, mi guarda con un sorrisetto il vestitino per poi passare alle mie labbra. Sento già il cuore tremare, quindi senza aprire bocca cerco di evitare il suo sguardo. Lo scanso velocemente ma la sua presa è più veloce di me, e quando la sua mano stringe con fermezza il mio polso ecco che l'ansia inizia ad aumentare.
