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Sarah

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Sarah.
-bene. Cos'hai di tanto urgente da dirmi?- chiedo una volta arrivati in centro.

Infila entrambe le mani in tasca e mi guarda.
-sarò molto diretto-

Lo guardo confusa, sembra così ansioso. -tra due settimane, si terrà il matrimonio di mio padre. Ho quattro fratelli e una sorella..tutti fidanzati tranne beh, io e John che rispetto a noi è il più piccolo- spiega mentre vaghiamo tra i vari negozi. -ho bisogno di una persona che mi accompagni.. che sia la mia finta fidanzata in poche parole. So che ti sembra assurdo ma..- si ferma per un'istante e sospira pesantemente.
-mio padre ha due mesi di vita e.. il suo sogno è vedere i suoi figli sistemati. Certo, è soltanto una bugia però vorrei vederlo felice quel giorno. Capisco perfettamente se dirai di no, io..-

Lo interrompo, appoggiandogli la mano sulla spalla. -va bene-

-cosa?- corruga la fronte.
-è okay, ci sto- annuisco e abbozzo un leggero sorriso.

D'un tratto mi abbraccia, sento il suo odore inondarmi le narici. -grazie, grazie Sarah davvero!-

-posso chiederti una cosa?- domando mentre entriamo nel mio negozio preferito; Zara.

-perché proprio io?-

-perché tu sei tu, Sarah- mi guarda dritto negli occhi. -sapevo che mi avresti capito e poi siamo amici, giusto?-

-giusto- rispondo in imbarazzo. -oh.. che bello questo vestitino!- su uno dei tanti stand, c'è un vestito rosa a tubino pieno di brillantini.

Letteralmente il mio stile. -voglio assolutamente provarlo, cosa ne pensi?- mostro l'abito a Nate che ha un'espressione abbastanza strana sul viso.

-beh.. sinceramente?-

Annuisco. -è un po' troppo corto. Ma insomma, provalo chi sono io per dirti di non farlo!- si gratta il retro del collo e si siede sul puff rosso vicino al camerino.

Una volta provato, esco cercando di aggiustare meglio il vestito che forse, è davvero troppo corto e aderente.

-allora?- chiedo al ragazzo che in questo momento, mi fissa senza dire una parola. -ho capito, mi sta male- sbuffo e faccio per entrare nel camerino quando la sua mano, mi tira leggermente facendomi sbattere contro il suo petto.

-ti sta benissimo- sussurra a pochi centimetri dalle mie labbra.

Ho il respiro irregolare e sento il cuore battere all'impazzata, è decisamente troppo vicino.

Indietreggio di qualche passo e mi schiarisco la voce. -okay.. però non lo prendo. Per quanto adori gli abiti stretti, con questo non mi sento molto a mio agio- entro velocemente nel camerino rimettendo i miei vestiti. -faccio un giro tra i vari stand, abbino qualche outfit e provo tutto insieme-

-mi sembra una buona idea- annuisce e mi segue.
-questo ti starebbe bene- indica un top azzurro con lo scollo a cuore. Lo guardo per bene e dopo aver trovato la taglia, mi dirigo nel lato dei pantaloni per abbinarci qualcosa.

-shorts o gonna?- domando a Nate. Da un lato ho un pantaloncino bianco, a vita bassa mentre dall'altro una minigonna di jeans.

Opta per il pantaloncino e con mia sorpresa, sono pienamente d'accordo.
Abbino più o meno cinque outfit e corro in camerino per provarli tutti.

-questo è l'ultimo, opinione?- chiedo facendo una giravolta.

-anche questo mi piace molto. Senti, Sarah devo essere sincero- si alza avvicinandosi lentamente.
-qualsiasi cosa indossi ti sta bene, quindi perché non prendi tutto quello che hai provato?-

Ridacchio. -non è vero, ad esempio, questa gonna non mi piace particolarmente come mi sta. Guarda, sembro.. non so! Non mi piace- incrocio le braccia sotto il seno.

-io trovo che ti stia perfettamente- appoggia le mani sui miei fianchi. Perché il suo tocco mi fa tremare tutto il corpo?

Deglutisco rumorosamente e mi allontano. -hai ragione, si.. prenderò tutto- rientro in camerino per vestirmi.

Mentre sto per infilare la maglietta, noto il livido un po' più sopra del fianco.

Sospiro e lascio andare via i pensieri negativi.
-vado un momento a pagare- avverto Nate, che è al quanto preso dal cellulare.

-Sarah, perché mai Mike e tua sorella si trovano in un negozio per neonati?- chiede una volta fuori dal negozio. -da a me- aggiunge poi, afferrando le due buste con i vestiti.

-guarda che non c'è n'era bisogno- gli sorrido.
-comunque non ne ho idea.. Jess mi ha riferito questa mattina che..- mi fermo all'istante. -o mio dio- guardo Nate con le labbra semi aperte.

-perché sembri sconvolta?-

-perché forse mia sorella è incinta!- affermo con voce un po' troppo alta. -va bene, andiamocene. Andiamo da Mike, sicuramente andranno lì-

-ho dimenticato le chiavi di casa..- Nate si schiarisce la voce. -io e Mike dividiamo l'appartamento, Sarah-

-oh..- annuisco. -perché hai dimenticato le chiavi!-

-perché credevo ci volesse molto più tempo e Mike non mi aveva detto che sarebbe uscito- spiega gesticolando.

Senza dire nulla, sblocco il cellulare e chiamo mia sorella che dopo un paio di squilli risponde.
-Jess, dove sei?-
-ehi! Come siamo agitate oggi- la sento ridere.
-Jessica, sul serio. Perché sei in un negozio per neonati?-
-chi te l'ha detto?- domanda e automaticamente guardo Nate. -è stato Nate, vero? Non ha sentito il vocale di Mike? Non avrebbe dovuto dirti niente-
-scusa..- sussurra stringendo i denti il ragazzo accanto a me.
-non importa, sei incinta?- chiedo senza pensarci due volte.
-si. Io e Mike aspettiamo un bambino-
Le mie labbra si sono ormai trasformate in un sorriso gigantesco. -Sarah? Ci sei?-
-ci sono- dico con le lacrime agli occhi. -non ci posso credere-
-devo attaccare sorellina, ci vediamo tra poco a casa di Mike-
-ma..- non mi da nemmeno il tempo di rispondere che aggancia la chiamata. -è incinta!- esulto.

-beh, allora tanti auguri futura zia- Nate mi abbraccia.

Quando si stacca da me sento un'ondata gelida attraversarmi il corpo.. è come mi desse calore, mi sento protetta quando si trova così vicino.
Caccio via questi stupidi pensieri e mi asciugo le guance bagnata per via delle lacrime. Non riesco a credere che diventerò zia, non riesco a credere che Jess, lentamente avrà il pancione.. sono contenta come non mai!

I Need You. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora