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Sarah

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Sarah.
Mi sveglio con la luce del sole che pulsa continuamente negli occhi, così, decido finalmente di alzarmi dopo vari tentativi di restare a letto ancora dieci minuti.
Mi stiracchio e tolgo le lenzuola aprendo del tutto la finestra di camera mia; questa notte ho lasciato un vero e proprio casino, mi sa che devo muovermi a posare ogni singola cosa prima che Jess entri e mi faccia una delle sue scenate psico maniacali.
Ieri sera il film alla fine non era così terrificante come mi aspettavo, dopo un po' infatti, ho lasciato andare la mano a Nate perché mi sentivo al quanto in imbarazzo!
È un ragazzo davvero dolce mettendo da parte che è talmente bello.. il problema è che non voglio una relazione, nella mia vita le relazioni affettive non sono incluse. Per lo più siamo soltanto amici e forse sto solo afferrando male i suoi gesti.

-buongiorno sorellina!- esclama pimpante mia sorella. Dove trova questa forza alle nove del mattino? Vorrei sinceramente saperlo.

-buongiorno- dico tra uno sbadiglio e l'altro. -come mai questa felicità?-

-beh, oggi io e Mike andiamo in un posto- sorride, un sorriso che quasi quasi mi acceca.
La invito a continuare ma scuote la testa in segno negativo. -è una sorpresa-

Oggi non ci sono lezioni al campus me n'ero completamente dimenticata, forse potrei approfittare per andare a fare un po' di shopping.

-per me non conta la sorpresa, sono tua sorella- le punto un dico contro e recupero il cellulare dal letto leggendo le varie notifiche. Mi soffermo su una in particolare, quella di Nate.

Da Nate:
Buongiorno, possiamo vederci oggi
pomeriggio? Dovrei chiederti una cosa.

-ehi, terra chiama Sarah. Si può sapere perché sei così impegnata a guardare lo schermo?- si avvicina a rapidamente spengo il cellulare.

-niente- mento.

-Sarah- mia sorella alza un sopracciglio e incrocia le braccia sotto il seno.

-Nate mi ha chiesto di vederci oggi, deve parlarmi di una cosa- mi siedo sul bordo del letto e le mostro il messaggio.

I suoi occhi si illuminano. -io lo sapevo!-
-Jess, per favore smettila di fantasticare su cose che nemmeno esistono- sbuffo.

-beh, deve parlarti di una cosa quindi..- si siede accanto a me e continua. -so che hai paura dopo quello che è successo. Ma non credi sia ora di voltare pagine? Non dico che sia facile, almeno provaci. Anche la dottoressa pensa che dovresti lasciarti andare un po' di più. Non puoi continuare così a sprecare opportunità-

-sprecare opportunità?- replico. -Jessica, io e Nate siamo soltanto amici, non c'è niente che ti possa far pensare altro. Puoi ti prego finirla? Sul serio-

-va bene- annuisce. -hai ragione. Ma, che sia Nate o un'altra persona lasciati andare- mi abbraccia dolcemente per poi uscire chiudendosi la porta alla e spalle.
Afferro il cellulare e digito la riposta a Nate.

A Nate:
Oggi pomeriggio sono al centro commerciale
se per te non è un problema magari ci vediamo lì

Invio e attendo che risponda.
Nel frattempo metto un po' di musica e comincio a riordinare.
I miei occhi vanno sulla foto appesa al muro, siamo io e mia madre; non ho mai capito il motivo del suo abbandono, capisco nei confronti di papà ma perché noi? Avrebbe potuto portarci con lei oppure farsi sentire almeno ogni tanto. La sua mancanza è presente ogni giorno sempre di più nonostante sono passati tanti anni.
Asciugo con le dita una furba lacrima e distraggo i pensieri dalla malinconia che quasi ogni giorno mi fa visita.
Dopo un po' la notifica del cellulare mi avverte che Nate ha risposto quindi mi affretto a leggere.

Da Nate:
Perfetto, dimmi a che ora vengo a prenderti

Digito il contatto nella rubrica e lo chiamo direttamente, mi scoccia spiegare via messaggio.
-ehi, Sarah- risponde.
-ciao, Nate. Ehm.. ascolta, ti ho chiamato per spiegarti. In verità oggi dovrei fare shopping quindi non mi sembra il caso che mi vieni a prendere. Ci vediamo in centro verso le cinque se per te va bene l'ora-
-non ho nulla da fare quindi vengo a prenderti io, tranquilla-
-si ma.. potrei metterci più del dovuto. Non sai come sono le ragazze e lo shopping insieme?-
-certo che lo so. Ho una sorella- ridacchia. -non ci sono problemi, davvero-
Annuisco anche se non può vedermi. -va bene, allora. Ci vediamo oggi-

Sono pronta dieci minuti prima dell'ora stabilita con Nate, ho indossato degli shorts di jeans e una semplice maglietta rosa con lo scollo a V.
Nel frattempo che devo aspettare mi metto a ripassare qualcosa per domani magari, visto e considerato che sono abbastanza indietro con il programma!

-hai accettato di vedere Nate?- Jess si accomoda al mio fianco sul sofà in soggiorno.

Annuisco. -si è offerto di farmi compagnia anche dopo l'aver parlato-

-sa che devi fare shopping?- domanda quasi scioccata.

-si. A quanto pare ha una sorella e sa cosa vuol dire- ridacchio per la sua espressione. -oh, è lui- dico non appena sento il rumore della moto.
Recupero la borsa dal tavolo ed esco di casa. -ci vediamo dopo!-

-ehi, credevo dovessi aspettare tipo trenta minuti qui fuori- alza la visiera del caso non appena mi vede.

-no, sono molto puntuale come persona- afferro il casco dalle sue mani, lo indosso e salgo.
-beh, meglio così- si volta per sorridermi.
Questo ragazzo ha un sorriso spettacolare.

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