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Sarah

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Sarah.
Sono quasi le otto ed io ancora non sono pronta. Mi sono imbattuta in quattro outfit preparati da Jess, li ho provati e riprovati ma nessuno mi convince davvero. Il punto è che non riesco a vedermi particolarmente bella questa sera.. a volte capita di sentirsi così, ci sono anche i giorni no nella vita giusto?

-devi sbrigarti, Sarah. Mike e Nate saranno qui a momenti e tu sei in intimo a fissare l'armadio nonostante ti ho preparato degl'outfit da paura!- sbuffa sonoramente. -aspetta, Nate ti ha risposto oggi?- mi guarda curiosa.

-certo. Mi ha detto che non vedeva l'ora-
-solo questo?- corruga la fronte.

Le lancio un'occhiataccia e mi siedo sul bordo del letto. Per fortuna ho già fatto la doccia, mi sono truccata molto semplicemente e ho arricciato i capelli, l'ultimo tassello che manca è proprio il cosa indossare.

Mi alzo e incrocio le braccia sotto il seno, dando un'ultima occhiata ai vestiti.

-io direi il penultimo- mia sorella fa spallucce.
Ora che ci penso, è quello più opportuno.

Annuisco e indosso il jeans bianco che essendo molto aderente mi piace da impazzire, è particolare perché porta qualche strappo su entrambe le gambe e uno dietro al sedere. Sopra un top lilla con brillantini e per chiudere in bellezza le mie amate ai force bianche con la catenina.

-allora, cosa ne pensi?-
-perfetta!- esclama battendo le mani come una bambina. -ora però scendiamo di sotto, Mike ha appena parcheggiato-

Senza darmi il tempo di controbattere lascia la mia camera. Recupero la borsa dalla scrivania con all'interno il necessario e mi aggiusto un'ultima volta i capelli.
Prendo un profondo respiro e scendo giù trovando mia sorella avvinghiata a Mike e, Nate, che si guarda intorno evidentemente in imbarazzo.

-buonasera- dico facendo ingresso in soggiorno.
Nate è in poche parole da paura lo ammetto.
Indossa un jeans abbastanza attillato e una semplice t-shirt nera che mostra tutto il suo fascino e i suoi muscoli.

-Sarah, sei uno schianto- Mike mi fa l'occhiolino per poi spostare lo sguardo sul suo amico.
In tutta risposta gli lancio un'occhiataccia.

-ciao- Nate mi saluta con un sorriso smagliante.

-ciao- replico mordendomi l'interno della guancia.

-andiamo?- mia sorella interrompe finalmente il silenzio imbarazzante.

Dopo aver chiuso la porta alle mie spalle e aver infilato le chiavi in borsa salgo in macchina accomodandomi insieme a mia sorella ai sedili posteriori.
Avanti a me c'è Nate, sento i suoi occhi scrutarmi dallo specchietto e.. improvvisamente ho caldo, si, ho caldo quindi decido di aprire un po' il finestrino per cacciare via la tensione che si era decisamente creata.
Quando finalmente porto lo sguardo avanti, la notifica del cellulare mi distrae così da abbassarli di nuovo. Prendo il telefono dalla borsetta e leggo il messaggio rimanendo senza parole.

Da Nate:
Sei bellissima questa sera, ma ho
una cosa da dirti. Lo strappo
sul sedere non credo sia necessario

Mentre sto per rispondergli, Mike avverte di essere arrivati così ripongo il cellulare in borsa e scendo dall'auto sistemandomi il jeans.

-che film vediamo?- domando quando siamo all'interno della struttura.

-horror!- risponde Jess euforica.

-cosa?!- esclamo guardando male il suo ragazzo. -immagino che ne eri a conoscenza-

-non ti piacciono i film horror?- chiede Nate dietro di me.

-no, per niente!- sbuffo. -ehi, voi due dove andate- incrocio le braccia sotto il seno.

-a scegliere il film più inquietante di sempre- risponde Mike.

-li odio..- borbotto tra me e me.

-questo cinema è così affollato..- Nate mi avvolge in vita la sua giacca nera di pelle, ho i brividi che percorrono tutta la spina dorsale per via della sua voce in vicinanza al mio orecchio. Deglutisco rumorosamente quando fa scivolare le dita sulla pancia e quasi riesco a respirare a malapena quando lo sento ridacchiare, consapevole di farmi un certo effetto.

Mi giro nella sua direzione e appoggio le mie mani sul suo petto. -davvero credi che io, Sarah Davis.. mi tenga la tua giacca in questo modo tutta la sera?- lo guardo dritto negli occhi e sorrido maliziosa per poi scegliere il nodo della giacca e ridargliela. -mi dispiace. Agli amici non è concesso essere gelosi- faccio spallucce e fiera di me stessa raggiungo mia sorella e il suo fidanzato.

-cos'è successo lì?- chiede Jess curiosa.
-niente, perché?- rispondo e leggo i vari titoli dei film. Tra tanta scelta, perché proprio l'horror non si sa!

Dopo svariati minuti con l'indecisione per il film, finalmente siamo seduti in sala per aspettare il tanto atteso "il cimitero".
Il mio posto è il quattordici e sono accanto a Nate, alla mia sinistra invece ci sono due ragazzi più o meno della nostra età credo, che non smettono di parlare. Sbuffo e appoggio la mano sotto la testa, questi due non ci volevano proprio.

-cosa c'è?- Nate mi guarda accigliato.

-nulla- sforzo un sorriso.

Oh, voi trovate sia soltanto una coincidenza che sono vicina a lui? Ovviamente no! Il mio posto, quello vero, era il dodici ovvero accanto mia sorella. Mike però con la classica scusa di voler sedere accanto a lei, mi ha letteralmente pregato di dargli il mio numero in cambio del suo.

-sei sicura? Sembri così infastidita- mi fa notare.

-no, sto bene- scuoto leggermente la testa in segno negativo.

Il film sta iniziando, le luci della sala si spengono e ho già l'ansia a mille.
Mi raggomitolo piano piano sulla poltrona rossa del cinema e mordicchio il labbro inferiore per evitare crisi isteriche prima ancora che cominci.
La mano di Nate sfiora la mia, poi lentamente la afferra e la stringe alla sua.
I nostri occhi si incontrano subito dopo, sento mille farfalle gironzolare nello stomaco e sorrido quando pronuncia: -ci sono io, stringi la mia mano se hai paura-

I Need You. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora