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Sarah

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Sarah.
Sto guardando una serie tv Netflix sul divano, fortunatamente la febbre non è più salita e mi sento meglio rispetto ad oggi. Mike è tornato da lavoro e sta aiutando mia sorella a preparare la cena, mentre, di Nate, nemmeno l'ombra. Mi ha mandato messaggi quasi tutta la giornata chiedendomi come mi sentivo e se mi serviva qualcosa, l'ho già detto che è un ragazzo davvero dolce?

-io e Jess usciamo dopo mangiato- mi avverte Mike sedendosi al mio fianco. -vorrei portarla in gelateria visto che questa notte, all'improvviso ha espressamente detto, amore, domani sera voglio un gelato- ridacchia.

Annuisco. -sono le prime voglie?- mi riferisco a mia sorella che scuote la testa.

-credo sia presto. Piuttosto è un pretesto per uscire- strizza l'occhio e si avvicina, appoggiando la sua mano sulla mia fronte. -non c'è l'hai ma per sicurezza la misuriamo okay?-

-sarai una mamma eccezionale- dico senza pensarci due volte. Lei mi guarda con occhi lucidi.

-tieni- mi porge il termometro e lo infilo sotto al braccio. -non c'è l'ho- lo estraggo mostrandolo a mia sorella. -comunque, passo. Non ho molta fame- mi raggomitolo sul divano, stringendo il plaid rosa. Fuori fa abbastanza caldo, ma essendo influenzata qualche volta un brivido di freddo mi percorre il corpo.

Recupero il cellulare dalla tasca della felpa e scrivo a Nate.

A Nate:
Ehi.. dove sei?

Invio e attendo la risposta che non tarda ad arrivare.

Da Nate:
Sto arrivando, perché.. ti senti male?

Sorrido istintivamente.

A Nate:
No, no.. sto bene!
È che vorrei un tuo abbraccio

Mi mordo l'interno della guancia, non so dove ho trovato il coraggio di mandargli questo messaggio.
Rimetto il cellulare nella tasca e sbuffo. Perché l'ho fatto? Mi vergogno così tanto!
Il cellulare vibra, ma non controllo.. sarà sicuramente lui.
Dopo una decina di minuti bussano alla porta, vado ad aprire visto che gli altri due sono impegnati a cucinare e trovo Nate con un orsetto di peluche tra le mani.

-ciao, Sarah. Sono un tuo nuovo amico, mi chiamo Ben e sarò pronto a tenerti compagnia e coccolarti ogni volta che vorrai- imita la voce di un bambino, coprendosi la faccia con l'orsacchiotto.

Ridacchio. -cosa stai facendo-

Entra, lasciando la borsa da lavoro sul pavimento e mi porge il peluche. -so che ti piacciono molto-

Lo abbraccio all'istante. -grazie! È bellissimo!-

-tu non mi regali un pupazzo da anni!- mia sorella incrocia le braccia al petto mentre il suo ragazzo si gratta la nuca nervoso dicendo:

I Need You. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora