Parto.

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Questo è un continuo della ""piccola"" creepyasta di Charli.
:) buona lettura.

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Non sapevo di preciso cosa mi aspettava... Insomma, sono sempre vissuta in una casa famiglia.
Da quando i miei ebbero dei "problemi" fui rinchiusa in una casa famiglia.
Quando quella signora venne a prendermi, il mio cuore era pieno di speranze.
Quella signora, un po' era strana.
Come dire.. Aveva i capelli neri, occhi color nocciola, che dove sta la parte bianca, erano rossi.
Boh forse era solo un momento difficile per lei.
Vestiva con una vestaglia nera, e appariva sempre nei miei incubi.
-Ti porterò via- diceva sempre.
Fino a quando la vidi venirmi a prendere in quella casa famiglia.
Da un lato ero felice, dall'altro lato, non molto, perché insomma, era abbastanza strana, e appariva nei miei incubi, e appariva anche con un bambino, sull'età di 9-10 anni.
Charlie così si chiamava.
Credo che era suo figlio defunto.
Perciò ha sempre gli occhi rossi.
Cioè di lacrime.
-Perché mi vuoi portare via?- le chiedevo sempre
-Devo offrirti al signore.- mi rispondeva.
-Chi è il signore?- chiedevo
-Lo scoprirai presto...- rispondeva a bassa voce accarezzandomi la fronte.
E oggi mi ritrovo su quel treno, diretta non so dove.
Neanche loro lo sapevano.
Quella signora aveva ordinato un treno.
Un biglietto che neanche avevo.
Credo che loro lo sapevano dove stavo andando ma non me lo volevano dire.
Perché voglio dire, non si può lasciare così una studentessa.
Mi guardo attorno, e credo che il viaggio sia ancora lungo.
Attorno a me ci sono persone con le cuffie, bambini e quante altre persone.
Si fece sera, e io avevo sonno.
Ma da un po' di tempo avevo paura di attorno entrami lei era sempre lì.
Diventava un tormento.
Ma quella sera mi addormentai.
Quello che vidi non era una lei, che mi diceva cose che mi facevano altamente paure.
Vidi lei d'avanti un signore...
Almeno era la forma di un signore.
Era tutto nero, lei era sempre con quel mantello nero.
Quel signore sembrava non avere nessun mantello.
Nel sogno era come se potessi camminare, anche se loro non mi vedevano.
Per quanto mi avvicinavo il volto di quel signore era impossibile vederlo.
Mi svegliai che era notte fonda tutti dormivano.
Una luce accecante luccicava dall'altra parte del binario.
Avevo paura.
Così tentai di dormire, ma la luce era troppo forte.
Gli altri, come stregati, dormivano morti.
Dopo un po' la mia testa aveva sbattuto contro il vetro del finestrino, e mi svegliai.
Era come se lei fosse qui.
E non lo dico così.
Sentii la sua voce.
"-Ancora un po' e sei a casa.-" disse.
Avevo paura.
E lei lo sapeva.
Lo so che lo sapeva.
Ad un certo punto il treno si fermò, è un controllore mi venne vicino.
-Signorina mi sa che lei debba scendere qui.- disse
-Ow certo, grazie.- presi quella una borsa che avevo, e scesi.
Vidi lei.
Era lì.
Mi avvicinai piano, piano.
Quasi per timidezza.
-Non essere timida.- disse quella sua inquietante cose.
C'era una macchina nera gigante.
-Sali.- disse quasi come se fosse un'ordine.
Non me lo feci ripetere due volte, e salii.
-D-dove mi porti?- le chiesi con voce tremante
-A casa.- disse
In quella macchina c'era puzza di morto.
-P-p-posso aprire un po' il finestrino?- chiesi
-Tesoro. Ma così fai uscire tutto l'odore che io e Charlie abbiamo cercato di portare qui.-
-Cosa?-
-Dopo capirai tutto.-
-C-Charlie è tuo figlio?- chiesi
-..forse.- disse
Se vedevi la sua faccia, sembrava che qualcuno l'aveva picchiata e talpe stata di botte per anni.
Aveva delle piccolissime cicatrici sulla faccia.
Inquietava veramente tanto.
Non la guardai molto.
Se ne sarebbe accorta.
Mi girai a guardare nel finestrino, e vidi tutta la città svanire dietro un cimitero.
L'aria diventò pesante.
Fuori stava diventando un po' nero.
Lei continuava a guidare.
-Dov'è casa tua?-
-Nostra, tesoro.-
-Dov'è casa nostra?-
-Beh.. Forse vicino.. Forse lontano.- mi rispose.
Dopo un po' si fermò.
-Siamo arrivate.- disse
Scesi dalla macchina, presi il mio bagaglio.
La casa sembrava un castello malefico.
Era tutta nera, grigia e rossa.
Cioè intendiamoci, del tipo il tetto era nero.
La parte vicino la porta era un rosso sangue.
-Bello l'effetto rosso sangue.- dissi
-Ma non è un effetto.- disse lei, mentre mi si gelò il sangue.
Aprì la porta e mi invitò a entrare.
Tutto del mio buon senso diceva di non farlo.
Ma dovevo.
Entrai.
C'erano un sacco di scale.
E c'era un'ascensore rotto.
-Credo dovremmo prendere l'ascensore.-
-M-ma è rotto.-
-Vieni.- facemmo tutto quello che prima era una reception.
Credo di no.
Era un palazzo secondo me.
Entrammo nell'ascensore, che straordinariamente funzionava.
Salimmo qualche... TANTI piani.
Mi guardai attorno, e entrammo in un appartamento.
C'era una grandissima cucina, e c'erano delle stanze.
Precisamente c'era una stanza da letto, e la stanza di un bambino.
Penso fosse di Charlie.
C'era una finestrella che dava presagio di morte.
Non so dire di preciso perché.
Ma boh.
Poi vidi apparire Charlie.
-Benvenuta- disse con tono poco di benvenuto.
-ciao.- riuscì a sussurrare.
Questa cosa non era normale.
Più tardi avrei chiamato alla casa famiglia.
Sembrava che lei prevedesse il futuro a volte.
Infatti, quella volta, aveva capito che io volevo chiamare la casa famiglia.

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Dopo una settimana che stavo qua, ero stanca.
Non sapevo che avevo.
Dormivo si.
Ma era come se la mia anima di indeboliva sempre di più.
Quel giorno decisi di scappare.
Era fuori.
Lo so che lo sapeva, perché l'ho pensato.
Ma era troppo lontana per arrivare subito.
Così non presi niente.
E mi avviai in quel cimitero.
Ad un tratto, per colpa di una tomba cado a terra.
Vedo la tomba, e sopra c'è scritto "Charlie" il cognome sembrava essere cancellato.
Era illeggibile praticamente.
Ebbi come un flash.
Allora mi alzai e continuai a correre.
Dopo aver corso km e km, finalmente, mi ritrovai in città.
Dove c'erano persone.
All'inizio pensai di andare in una chiesa.
Ma poi ci ripensai.
"Ma se Charlie è morto, la chiesa gli farà paura. Perché sarà sicuramente un demone"
La mia vocina, fece un ragionamento perfetto.
Mi avviai verso la chiesa.
Aspetta.
Ma io non so dov'è la chiesa.
-M-mi scusi, mi sa dire dov'è la chiesa?- chiesi a una signora
-Che chiesa cerca?- mi chiese
-Non importa il nome. Me ne dica una abbastanza vicina.- dissi con fretta
-Beh, ce n'è una si chiama Church Gospel, deve andare sempre dritto, per quel vialotto, e poi gira a destra, e si ritrova proprio di fronte.- dice gentilmente
-Grazie.- dico
Mi avvio per quel vialotto, era abbastanza largo, ma sembrava isolato, e boh avevo paura dei posti isolati.
Avevo paura che lei appariva.
Mi misi a correre, fino ad arrivare a girare a destra.
E finalmente ero di fronte alla chiesa.
Entrai.
Vidi che c'era un parrocco a pregare.
-B-buon giorno.- dissi a bassa voce facendo il segno della croce.
-Buona sera figliola, cosa ti porta qui.-
Gli spiegai tutto.
-Beh.. Tu hai un dono davvero speciale. Sei in grado di sconfiggere i demoni... Anche quelli più potenti... Tu sei una minaccia per Lucifero...-

fineeeh prima parteeh💕

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E poi boh torno a continuare a scrivere questa storia.
Chissà forse questa ragazza, sarà quella che batterà Charlie??
Boh.
Grazie mille per i commenti positivi❤️
Come sempre se vi è piaciuto mi lasciate una ⭐️
Se no mi lasciate un commentino con le motivazioni!
E niente!
Ciau💕

&quot;Charlie, Charlie can we play?...&quot;Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora