Chapter Six

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"Alloraaa c'è ne sono di fighi?" mi chiede come prima cosa Amy appena accetta la mia videochiamata.
"Ciao Bea, come stai? Come è andato il viaggio? Tutto bene?" dico quello che avrebbe dovuto dirmi lei senza passare subito all'attacco.
"Hai ragione scusa, tutto bene?" mi chiede scusandosi.
"Si Amy, tutto bene grazie, lí in Italia?"
"Tutto bene, solo un sacco caldo" dice sventolandosi una mano davanti la faccia per farsi aria.
"Come immaginavo, qui sono le sei e mezza del mattino quindi non so ancora se farà caldo oppure no."
"Allora? Ce ne sono di belli?" chiede nuovamente la mia migliore amica, proprio non riesce ad aspettare.
"Si Amy, c'è ne sono di carini, ma non me ne ispira nemmeno uno; magari a te piacciono ma devi vederli dal vivo però"
"Quando torneremo in Italia ti porterò allo stadio a vedere una loro partita."
"SIIIIII" urla Amelia, ma la zittisco subito, non vorrei che qualcuno nelle stanze accanto si stesse riposando dopo il lungo volo e che lei li svegliasse.
"Amyyy, sono le sei e mezza del mattino, abbassa la voce."
"Oddio è vero, scusaaa" dice lei sussurrando.
"Comunque non ci credo che non ce ne sia nemmeno uno che ti abbia parlato o che ti ispiri simpatia" mi intima, la stronza sta cercando di tirarmi fuori le informazioni che vuole sentirsi dire ma non ha capito che non c'è ne sono.
"Sono tutti simpatici e delle bravissime persone, mi parlano tutti ma quello che per adesso mi parla di più è quel Turco che avevano stalkerato quel pomeriggio da te in piscina" dico.
"Saprebbe essere anche simpatico, se solo non avesse tacitamente aperto una guerra tra di noi a suon di provocazioni, deve ancora capire che sta giocando con la persona sbagliata però" continuo.
"Finirete insieme, già lo so" afferma Amy, sicura di quello che sta dicendo.
"NO! Neanche morta, non lo sopporto, è molto carino esteticamente e certe volte simpatico, ma per la maggior parte particolarmente irritante" dico puntando i piedi sulla mia idea da cui nessuno mi smuoverà.
"Ma che ne sai tu se lui si sta comportando così perché gli interessi e vuole attirare la tua attenzione?"
Silenzio. Non so cosa dire.
"Effettivamente non avevo mai pensato a questa possibilità, ma è impossibile sia perché ci conosciamo da due giorni e sia perché potrebbe avere tutte le ragazze che vuole, figurati se gli interessa la sorella di un suo compagno di squadra" continuo cercando di sviare quel discorso, è comunque un compagno di mio fratello e ho già troppo calcio in casa ci mancherebbe anche il fidanzato calciatore.
"E poi sai benissimo che non cerco in generale relazioni, ho chiuso per un po'" termino cosí il nostro discorso sulla questione fidanzati calciatori.

Dopo mezz'ora di chiamata saluto Amelia con la promessa di presentargli uno di loro e lasciandola al suo pranzo, mentre io mi sdraio sul letto mettendo una sveglia quindici minuti prima dell'orario di ritrovo, perché tanto so già che mi addormenterò.

Ovviamente come immaginavo vengo risvegliata dal suono assordante della mia sveglia direttamente nelle orecchie, la spengo e mi alzo a fatica dal letto.
Mi guardo allo specchio e mi rendo conto che sono davvero impresentabile, quindi decido di cambiarmi i vestiti che indosso da quando siamo partiti ieri sera.

Estraggo dalla mia valigia un paio di short neri, una maglietta color azzurro cielo e ai piedi le mie immancabili Nike Dunk.
Il trucco lo sistemo leggermente come mi riesce meglio rimettendomi il mascara, per i capelli invece mi limito a pettinarli lasciandoli lisci naturali.

Dopo 10 minuti sono pronta, prendo la mia borsa, il telefono e la carta della stanza ed esco chiudendola a chiave.

Quando mi giro mi trovo davanti un gruppo di ragazzi, evidentemente in ritardo come me dato che sono le 8:30 ovvero l'orario di ritrovo alla sala colazioni.
Tra di loro trovo mio fratello, che vado ad abbracciare seppellendo il viso nel suo petto, poi ci sono Nico, a cui stampo un bacio sulla guancia e per ultimi Kenan e Matias che saluto con un semplice sorriso e un "Ciao".

"Dai andiamo, che siamo già in ritardo!" esclamo facendo ridere i presenti, i primi a scendere le scale sono Andrea e Nicolò, io lascio la precedenza a Kenan e Matias che però a loro volta fanno passare prima me.

MY KIND OF LOVE || Kenan YildizDove le storie prendono vita. Scoprilo ora