Chapter Seven

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Terminata la cena, abbandono i ragazzi per andare a finire di prepararmi.
Ci siamo dati come orario di ritrovo le 21:30 giù alla hall dell'hotel, quindi ho un'oretta.

Inizio sistemando il trucco che avevo iniziato prima della cena mettendo un leggero ombretto brillantinato sulle palpebre, una riga di eye-liner per allungare lo sguardo e facendo un'altra passata di mascara.
I capelli decido di farli leggermente mossi con la piastra per vedermi un po' diversa dal solito.
Infine indosso l'outfit che ho comprato poche ore fa e concludo il tutto spruzzando una buona dose del mio profumo di Prada.

Infilo il telefono in borsa, spengo la luce ed esco dalla camera.
Ovviamente quella in ritardo sono io, infatti quando arrivo nella hall c'erano già tutti ad aspettarmi.
Solo alcuni si sono resi conto del mio arrivo, uno tra questi Nico che appena arrivo abbastanza vicina a lui non esita a complimentarsi per la mia bellezza.
Complimenti del mio migliore amico apparte non mi era assolutamente sfuggito lo sguardo del turco fisso sulla mia figura, ma faccio finta di nulla.

"Oh eccoti Bea, sei qui" mi dice Dusan accorgendosi solo in un secondo momento della mia presenza.

"Ci sono, se voi siete tutti possiamo andare" affermo per poi fare strada a tutti verso il locale che avevo accuratamente scelto.

La scena era abbastanza comica perché c'ero io, ragazza di diciotto anni a far strada ad un gruppo di maschi con età molto variabili.
Stavo proseguendo per i fatti miei fino a quando una figura più alta rispetto a me mi affianca.

"Sei davvero molto bella questa sera" mi dice il ragazzo con un accetto straniero molto marcato.

"Kenan" dico cercando di riprendere fiato, questo suo complimento improvviso mi fece perdere un battito e rallentare notevolmente la mia camminata.

"Grazie mille, anche tu sei molto carino questa sera" dico, rispondendo al suo complimento e il che è vero, non ho mai detto che fosse un brutto ragazzo, è solamente un po' rompi palle quando si impegna, per il resto non posso dirgli nulla.

Devo prendere in considerazione il fatto di mettere una pietra sopra a questa nostra guerra.

Dopo circa 10 minuti di camminata arriviamo di fronte ad un locale semplice, colorato da scritte di luci al neon fosforescente.
Entriamo e il barista ci fa accomodare a dei tavoli appositamente uniti per noi e una volta preso posto, ci lascia da soli il tempo di scegliere cosa ordinare.
Affianco a me si mette da un lato Nico e dall'altro Kenan.

Prendo uno dei listini posti al centro del tavolo e comincio a sfogliarlo per decidere cosa ordinare.

"Hai fatto proprio un ottima scelta Bea" mi dice Fede Chiesa, evidentemente colpito dalla mia scelta del locale, con lui concordano anche tutti gli altri.

"Grazie, grazie" rispondo sorridendo a tutti i presenti.

Continuo parlare con loro del più e del meno, fino a quando non arriva il barista che ci aveva fatto accomodare dieci minuti prima.
Comincia il giro di ordinazioni da me che ordino un Sex on the Beach e a seguito tutti gli altri.

"Ragazzi non bevete troppo che poi domani avete partita, non vi voglio sulla coscienza" ripeto le stesse cose che avevo detto oggi a pranzo, raccomandandomi con loro di prestare attenzione alle quantità di alcool che avrebbero assunto.

"Siamo grandi e vaccinati Bea, non preoccuparti per noi" dice Dusan.

"Piuttosto bada a quello che bevi tu sorellina, che sei sotto la mia responsabilità" aggiunge mio fratello.

"Non ti preoccupare per me fratellone".

Eccole, le ultime parole famose di Beatrice Cambiaso.

Ovviamente quella presa peggio a fine serata sono io perché ammetto di aver alzato un po' troppo il gomito.
Peró non ero presa così male, certo non ero del tutto lucida ma riuscivo a capire dove mi trovavo e a comprendere ciò che mi veniva detto, almeno per ora.

MY KIND OF LOVE || Kenan YildizDove le storie prendono vita. Scoprilo ora