Never Been In Love

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Chiudo la porta di casa e scendo le scale, una volta arrivata in strada metto su la mia playlist e mi fermo un attimo per godermi la brezza mattutina. Sidney è ancora avvolta dalle leggere luci dell'alba e devo dire di essere davvero felice di vivere qui, certo nob sarà New York dove si sono trasferiti i miei genitori ma a me piace.

Dopo pochi metri, parte "elastic heart" di Sia e penso che nulla può rovinarmi quel momento  però l'universo decide di farmi cambiare idea infatti mio cellulare che inizia a squillare interrompendo la canzone.

Preso il cellulare dalla tasca sul display vedo che non è l'universo ad avermi rovinato la canzone ma la mia migliore amica Jess,  «Nicky» la saluto e riprendo a camminare, Nicky non è il suo vero nome ma il soprannome che le aveva dato sua madre e che io copio ormai per abitudine.

«buongiorno Jean, pronta per oggi» aggrotto le sopracciglia  «cosa c'è oggi?»
«spero tu stia scherzando Jean Sarah Wiliams»  «odio quando mi chiami con il nome intero» le ricordo poi mi metto a pensarci su per un attimo, a un certo punto mi viene l'illuminazione «aspetta, è il primo giorno di lezione all'università?» chiedo
«esatto proprio quello...pronta a diventare una criminologa?» dice lei tutta eccitata.

Sbuffo «non ho fatto neanche una lezione e già ho voglia di ritirarmi» mi lamento ridendo
Lei ride di rimando  «inutile che fai così, ti passo a prendere tra un'ora» annuisco convinta che lei può vedermi ma quando ricordo che siamo al telefono dico «sissignore» chiudo  la chiamata.

Arrivata a casa apro il getto dell'acqua e mi faccio una doccia, i miei muscoli si rilassano sotto il getto caldo e per poco non mi addormento si nuovo.

Uscita dalla doccia vado davanti allo specchio e ci passo la manica dell'accappatoio per vedere il mio riflesso. I capelli neri leggermente ondulati alla fine  mi ricadono morbidi sulle spalle e arrivavano fino al fondoschiena, gli occhi grandi color mare e le labbra rosse come due ciliege.

Vado verso la mia camera per vestirmi. Mi fermo un po' a guardarla, è tutta bianca con i led ai bordi, all'angolo della stanza si trova il letto sfatto e con i cuscini qua e la,  proprio sotto la grande finestra che illumina tutta la stanza. Vicino al letto ho la scrivania anche questa bianca e con dei cassetti che fanno da postazione trucco. Mi fermò per ammirare le polaroid appese al muro con un filo di lucine e quando decido che è il momento di muoversi opto per indossare un pantalone di jeans nero a zampa e un top bianco con le maniche di velo.

Prendo la borsa, scendo e mi siedo nel pianerottolo nel frattempo mi arriva un messaggio da Jess

Sei pronta?

Sorrido

Io sono nata pronta

Le rispondo e mi alzo mettendo il cellulare nella tasca dei pantaloni.

Dopo qualche minuto la vedo  arrivare con la sua macchina, una Lincoln Premiere rosa cipria, così salgo  in macchina «emozionata?» mi domandò Jess sorridendo , lei è una di quelle persone che ama il primo giorno si scuola soprattutto se si tratta di una scuola nuova, «meno di quanto credi, mi spieghi perché sei venuta a prendermi così presto?»
«voglio portarti a fare colazione in un posto» dice con un gridolino.

Dopo qualche minuto ci fermiamo davanti a un caffè. Il locale è molto carino, ha gli interni in legno, delle lampadine che sono fissate al soffitto e un bancone pieno di dolci. Non appena ci vede, una ragazza di circa venticinque anni e dai lungi capelli biondi viene verso di noi con un sorriso stampato in volto «posso fare qualcosa per voi ragazze?» mentre io mi guardo intorno indecisa, Jess inizia a ordinare «io un cappuccino e un donuts alla fragola, tu Jean?» dopo un po' mi decido a ordinare «un frappè alla fragola e una fetta di cheesecake» la ragazza si avvicina a me sempre sorridendo «cheescake che gusto?»
«mhh fragola»
«d'accordo arriva subito, potete sedervi» ci dice indicando l'altra sala, che ha dei tavoli in vetro molto carini e delle poltroncine beije, inoltre ha anche un piccolo soppalco con una ringhiera così decidiamo di metterci lì.