Carissime principesse🥰 non leggete se non avete tempo, grazie ❤️🙏


Sorrise, malevolo ''Non ti darò mai questa soddisfazione.''

''Peccato, non hai idea di cosa stai perdendo'' le labbra vicinissime, mentre parlava. Sorrise a sua volta, inclinando il capo, guardandolo con la stessa alterigia di una principessa che avrebbe guardato il suo schiavo disobbediente.

Il giorno seguente sui giornali c'erano foto di loro due abbracciati che danzavano, foto dell'intervista. Dei loro sguardi, dei loro sorrisi. La signora Cheryl era andata su tutte le furie.
''Dobbiamo cacciare via quell'animale selvatico!'' disse, rivolta a Odette.

Lo raggiunse in camera sua, spalancando la porta come  una furia. Lo trovò chino sulla scrivania, mentre leggeva un libro di medicina.

''James''

''Signora...'' disse, perplesso, non aspettandosi quell'entrata ''Le occorre qualcosa?''

La donna lo fissò con gli occhi feroci per un breve istante e, senza nemmeno rispondere, gli assestò uno schiaffo in pieno viso. La guancia gli divenne rossa e il ragazzo rimase stordito. Non era mai accaduto, che la signora lo colpisse, tranne alcune volte, quando era molto piccolo. Si portò una mano sulla zona, sentendosi ferito nell'orgoglio.

''Perché?'' La guardò in modo truce, gli occhi assottigliati di rabbia ''Che cosa ho fatto questa volta?''

''Stai alla larga da mia figlia. Vi ho visti in televisione e siete anche sul giornale. Credi che sia stupida? Ho visto come la guardi e come lei... Da oggi in poi non osare avvicinarti o ti farò dare una lezione da Tom e potresti non uscirne vivo.''

''Io non sono interessato a sua figlia.'' sbottò.

''E io dovrei essere così stupida da crederti?''

''Non mi piace e adesso mi lasci studiare''

''Tu sei un bastardo. Se dipendesse da me, saresti già per strada a marcire.''

''Le assicuro signora che io...'' si interruppe, perché vide lei.

Rea era davanti alla porta, aveva le lacrime agli occhi, tremante.

''Mamma...''

''Anche tu qui? Farai bene a sparire e a non intrattenerti con questo straccione, altrimenti gli farò dare una bella lezione da Tom, non osare mai più rivolgergli la parola''

''Mamma...'' ripeté, con voce rotta.

''E adesso che ti è successo, perché piangi, stupida! Hai sbagliato i grand jetè e stavi inciampando durante la gara, credi che non me ne sia accorta? La ruota non ti è uscita bene.''

''Tu lo hai picchiato... Non lo devi toccare!'' Gridò, prendendo uno dei quaderni di James dalla scrivania e colpendola sulla mano ''Lui è indifeso, tu non devi...''

''Non ci posso credere! Lo stai difendendo?!''

''Non ha colpe. Sono stata io a dirgli di abbracciarmi per far salire l'audience. L'ho costretto ad accompagnarmi, quando non voleva. Si è anche sentito male in aereo e gli ho dovuto dare un calmante... Non merita di essere punito, se chiamerai Tom io chiamerò la polizia.'' I pugli serrati, gli occhi azzurri prepotenti che la fissavano.

''Non mi importa, Rea. Non devi intrattenerti con uno come lui, ma trascorrere il tuo tempo con gente della tua classe. È solo uno trovatello, che tuo padre ha raccolto dalla spazzatura.''

''Non parlare di lui in questo modo o non sei più mia madre''

''Ma tu stessa lo chiami sempre schiavo!''

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