[3]

951 26 5
                                    

Era il grande giorno, io e Martina continuavamo a camminare avanti e indietro per tutto l'aeroporto agitate.
D:"Martina cosa succederà in Spagna secondo te?" chiesi a mia sorella pensando a quello che il futuro aveva in serbo per noi
M:"lo scopriremo solo vivendo girl" rispose mia sorella con la sua solita ironia

*attenzione: l'aereo diretto a Barcellona è in ritardo di un'ora e mezza*

Questa proprio non ci voleva, già stavamo morendo dall'ansia, ci mancava solo l'aereo in ritardo
M:"porco Christensen" esclamò Martina
D:"Martina ma povero Andreas!"
M:"ops, mi è venuto spontaneo"
D:"ti faccio vedere io cosa ti viene spontaneo cogliona"
M:"tu sei cogliona"
D:"hai ragione!!"
MAM:"la smettete di litigare come due galline??" urlò mia madre rivolta verso me e mia sorella
D:"è Martina che insulta Christensen ingiustamente"
MAM:"e che me ne frega, state facendo un teatrino davanti a tutti"
e dopo quell' affermazione ci zittimmo tutti, seduti ad aspettare che quell'ora e mezza sarebbe passata. Come al solito, passammo l'ora a parlare di calciatori, non ci stancavamo mai di farlo.
Finalmente annunciarono il nostro volo, io e Martina saltavamo di qua e di là e tutti ci guardavano male, ma a noi non importava nulla.

Arrivati a Barcellona, subito Xavi venne verso di noi, ma...
M:"no, no, no, no, no, NO DENISE NON CI CREDO" disse mia sorella mentre guardavo il telefono, tirandomi pugni sul braccio
D:"cosa?" alzai lo sguardo e...
"LAAAAAMIIIINEEEEEEEE AAAAAAAAAAAA" urlai a squarciagola, e tutto l'aereo porto si girò di scatto.
Corsi come una pazza e saltai in braccio a Lamine, come se nulla fosse. Intanto mia sorella continuava a tirare pugni per terra piangendo. Sembravamo due pazze delinquenti.
L.Y:"Oh, beh, wow" fu la prima cosa che disse Lamine
D:"non ci credo" dissi continuando ad abbracciarlo.
Neanche il tempo di sciogliermi dal lungo abbraccio, che mia sorella mi diede uno spintone
M:"spostati cogliona" mi disse, e abbracciò anche lei Lamine. Intanto io corsi a salutare il povero Xavi che aveva osservato quella scena pietosa.
D:"Ciao Xavi, io sono Denise, scusaci per quello che è appena successo ma per noi è una cosa surreale" dissi imbarazzata dalla situazione
X.H:"Piacere di conoscerti Denise! Tranquilla, vi capisco non c'è problema" mi rispose Xavi con un sorrisone a trentadue denti.
Mi girai verso Lamine e mi scusai anche con lui, ma a quanto pare lui era abituato con queste cose.
L.Y:"Ciao ragazze, come sapete io sono Lamine"
*grazie al cazzo* pensai
L.Y:"voi come vi chiamate?"
D:"Denise e Martina" risposi ancora scioccata. Stavo davvero parlando con Lamine Yamal? Tutto questo fino a una settimana fa me lo sognavo
L.Y: "bei nomi, quanti anni avete?" ci chiese mentre ci incamminavamo per uscire dall'aereo porto
D:"tra 3 giorni io 16 e Martina 15"
L.Y:"ah davvero? siete così basse!" disse ridendo con gusto
che stronzo.
M:"ei! sei tu che sei troppo alto" si difese mia sorella
L.Y:"dai ragazze scherzo, già mi state simpatiche"
oddio, per poco non mi sentivo male. Stavo simpatica a Lamine, che stava succedendo??

L.Y:"ora passiamo alle domande serie... Per chi avete perso la testa?" domandò improvvisamente
D:"come scusa?" chiesi confusa
L.Y:"e dai andiamo ragazze, c'è sicuramente qualcuno della squadra di cui siete innamorate, voglio saperlo subito eh"
M:"nessuno..." disse mia sorella
L.Y:"AHAHAHAHAHHA non ci credo mai, ma chi volete prendere in giro?"
D:"e va bene.. beh io diciamo che, beh ecco.. Héctor" dissi
L.Y:"dannazione! quello rimorchia tutte" e scoppiammo tutti a ridere
M:"invece io per il tuo migliore amico, Cubarsí"
L.Y:"finalmente qualcuno se lo fila" disse ridendo
M:"meglio per me, almeno non ho nemiche"
D:"MARTINA!" esclamai
L.Y:"ha ragione, secondo me a Cubarsí potresti piacergli, sei il suo prototipo di ragazza" dichiarò Lamine e vidi mia sorella sbiancare tutto ad un tratto
L.Y:"ei ragazza, non morire"

arrivammo davanti alla macchina e io e Martina ci sedemmo dietro assieme a Lamine
D:"Lamine, però non dirlo a Héctor e a Cubarsí di questa cosa.. lo devi sapere solo tu"
L.Y:"ovvio ragazze, non lo dirò a nessuno tranquille" ci rassicurò con un sorriso
che pezzo di pane che era, gli volevo un bene dell'anima

Dopo circa mezz'oretta arrivammo davanti al nostro appartamento e Xavi ci diede le chiavi
D:"ciao Lamine, ci vediamo tra 3 giorni"
L.Y:"come 3 giorni?" esclamò sorpreso
X.H:"ah vero Lamine tu non lo sai, ho regalato a Martina e Denise due biglietti in vicino alla panchina e a fine partita potranno entrare in campo per salutare i giocatori" disse Xavi
L.Y:"oh che bello!! allora ci rivediamo, venite a salutarmi eh, non pensate solo a quei due gnocchi, ciao ragazze"
M:"ovvio che veniamo a salutarti Lamine"

entrammo nell'appartamento, era bellissimo. Xavi ci aveva portato in quest'hotel da 5 stelle.
Io e Martina appena arrivate in camera iniziammo a saltare sul letto, sconvolte e felici per quello che era appena successo
M:"questa è solo la prima delle tante sorprese, baby" disse mia sorella e mi abbracciò.

¿Qué somos tú y yo? - 𝘏é𝘤𝘵𝘰𝘳 𝘍𝘰𝘳𝘵Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora