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DENISE'S POV

a distrarmi dai miei pensieri furono le parole sussurrate da Marc che mi fecero sobbalzare
M.G:"bello eh?"
D:"bello si, ma altrettanto stronzo"
non gli lasciai nemmeno rispondere che già ero seduta vicino a Lamine. Guardai Marc che era rimasto lì vicino a Héctor per poi farmi un occhiolino, che stupido. Gli mandai un dito medio per poi tornare a parlare con Lamine

L.Y:"scusami"
D:"sei proprio uno stronzo Lami, ora come cazzo faccio a non staccare gli occhi da lui?"
L.Y:"non lo guardi forse?"
D:"che simpatico che sei giuro sto morendo dal ridere" gli tirai uno schiaffo ma lui fece una faccia così buffa che alla fine scoppiai a ridere veramente
L.Y:"è così bello vederti sorridere"
D:"Lamine così mi fai piangere, ti voglio bene" lo abbracciai fortissimo, lui era un ragazzo così dolce ma allo stesso tempo ironico, la sua futura ragazza doveva ritenersi fortunata.

L.Y:"comunque devo dirti una cosa"
D:"se riguarda Héctor non la voglio sapere"
L.Y:"nono riguarda me"
D:"dimmi"
L.Y:"ho conosciuto una ragazza e..." si fermò per poi grattarsi la nuca
L.Y:"credo che mi piaccia, e non poco"
tirai un urlo così forte che per poco non si sentì fino in Argentina, ero super felice per lui. Ancora una volta lo abbracciai, e alla fine gli lasciai un bacio sulla guancia. Per un secondo vidi Héctor che ci guardava storti, come se fosse geloso. Ma di cosa doveva essere geloso esattamente? è lui che ha deciso di odiarmi, è lui che ha creato tutta questa situazione. Non lo capisco, e a quanto pare non lo capirò mai.

P:"che cazzo è successo hai visto un'ape?"
D:"no ho visto te e mi sono spaventata"
tutti scoppiarono a ridere per la mia battuta, ma non sapevo che presto sarebbe iniziato l'inferno. Pedri corse verso di me, mi prese in braccio e mi lanciò letteralmente sul divano.
P:"ora vedi come ti spaventi"
D:"che hai intenzione di fare?"
iniziò a farmi il solletico, una delle cose che odiavo di più al mondo. Ogni volta mi trasformavo in una bambina, ridevo a crepapelle senza limiti. Tutti iniziarono a urlare "Pedri!" "forza Pedri!", che razza di bastardi ne?
D:"pppp ppppedriiii bbbastaaaa"
dissi cercando di farlo smettere, non ce la facevo più
P:"dimmi che sono ancora brutto"
D:"no per niente, anzi sei bellissimo"
mi lasciò andare e mi abbracciò, io ricambiai, aspirando il suo profumo. Mi sentivo proprio fortunata ad averli conosciuti, facevano morire dal ridere ma allo stesso tempo ti facevano sentire  speciale e protetta. Come avrei potuto lasciarli dopodomani?

Inutile dire che in realtà nel "tutti" Héctor non c'entrava, lui continuava a giocare sul telefonino mandando solo qualche occhiatine qua e là, niente di più. Ormai ci ero abituata, neanche ci rimanevo più male. Era fatto così, mi odiava e io dovevo solo accettarlo, ma non era facile. Non era facile perché al contrario suo provavo qualcosa di troppo grande per lui, amore... semplicemente. Semplicemente perché ad innamorarti ci metti un nano secondo, ma riuscire a dimenticare la persona che ami è anche fin troppo complicato. Io ci stavo provando, ci stavo mettendo tutta me stessa, ma ogni volta che lo vedevo il mio cuore iniziava a battere così forte che era impossibile lasciar andare questa sensazione. Avrei voluto solo che lui mi amasse, non chiedevo altro. Solo quello, eppure era l'unica cosa che mi mancava.

Vidi Lamine e Pablo parlare da lontano, avevano pure il coraggio di fare finta di nulla?
D:"VOI" dissi puntando il dito contro.
Loro si girarono verso di me per poi guardarsi senza capire che cosa avessero fatto.
Corsi verso di loro iniziando a prenderli a pugni, che ovviamente non facevano alcun effetto su di loro. Ah era questo il lato negativo di avere degli amici muscolosi e calciatori.
P.G:"ma che razza di problemi hai?"
D:"MI AVETE TRADITO BRUTTI BASTARDI"
scoppiarono a ridere per poi tirarsi un'occhiata complice. Io li guardai male cercando di capire che cosa avessero in mente, ma quando vidi Gavi scattare verso di me iniziai a correre per tutta la casa. Era tutto nella norma, ero solamente a casa di Lamine Yamal che mi stava inseguendo assieme a Pablo Gavi per farmi il solletico. Era una specie di sogno questo?

¿Qué somos tú y yo? - 𝘏é𝘤𝘵𝘰𝘳 𝘍𝘰𝘳𝘵Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora