22."Chissà..."

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Pov's Holden:


Sono nella mia stanza in hotel.

Giulia, sta per venire quindi... Mi do immediatamente da fare e accendo qualche candela.

Spargo qualche petalo e mi sono fatto portare una bottiglia di champagne con due calici.

Devo dire che sono abbastanza nervoso.

Sento bussare alla porta e deglutisco sentendo anche le mani sudare.

Me le asciugo sopra il jeans e vado ad aprire la porta.

<<Sarah!>>
Esclamo confuso.

Mi sporgo per guardare fuori e non c'è nessuno oltre a lei.

<<Ciao! Sono sola e mi chiedevo se volessi compagnia sta notte.>>
Mi dice facendo suonare la frase più come un affermazione che come una domanda.

<<Eeemh... No! Ti ringrazio.
Sto aspettando Giulia.>>
Affermo chiudendo la porta.

Ma lei la blocca con il piede.

<<Perché mi tratti così?>>
Domanda incrociando le braccia al petto.

<<Sarah... Senti!
Io no so che idea ti sei fatta...
Ma io voglio stare con Giulia.
Io amo Giulia.>>
Ammetto guardandola.

<<Ma ti ha lasciato!
Ti ha fatto soffrire.>>

<<Sono cose nostre non ti intromettere.>>
Le dico diventando nervoso.

<<Ma...>>
Prova a dire venendo interrotta.

<<Hai sentito?>>
Chiede Giulia spingendola di lato per mettersi davanti a me.
<<Sono cose nostre!
Non ti intromettere.>>

Sarah la guarda come se volesse fulminarla e Giulia la guarda con arai di superiorità.

<<Ora... Se non ti dispiace, abbiamo da fare.>>
Afferma di nuovo la mora schiacciandole l'occhio e poi chiudere la porta.
<<Uffa! Che scocciatura.>>

Si toglie la giacca di pelle e posa lo zainetto e la borsa su una sedia vicino al balcone.

<<Come stai?>>
Mi chiede venendo verso di me e poi guardarsi attorno.
<<Hai fatto tutto tu?>>

<<Sto bene... E si, ho fatto tutto io.>>
Rispondo mettendo le mani sulle sue spalle e iniziando a massaggiare.

<<Aaah! Tu e le tue mani d'oro.>>
Afferma in un sussurro.

<<Sono bravo in tante cose con le mie mani.>>
Rispondo con voce roca sul suo orecchio.

<<Credimi... Lo so.>>
Dice girando la testa e guardandomi con la coda dell'occhio.


La porto in bagno e dopo esserci spogliati entrambi, entriamo nella vasca.

Lei appoggia la schiena sul mio petto e la testa sulla mia spalla.

<<Non ci credo che...
Cioè... Mi sembra un sogno.>>

<<Beh! Non lo è.>>
Le dico baciandole la guancia.

Lei prende la schiuma tra le mani e ci soffia dolcemente.

<<Sto bene con te.
Sono sempre stata bene.
E mi sento ancora più in colpa.>>

<<Non devi!>>
Esclamo.
<<Senti... È vero, sono stato arrabbiato.
Ma... Andiamo avanti superiamo la cosa.>>

Lei si gira verso di me, mettendoci faccia a faccia.

••Amici 23 •• &quot;Dimmi che non è un addio.&quot; HoldenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora