Scelte rimandate

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Premessa: scusate davvero per l'attesa ma tra impegni e mancanza di ispirazioni è stata davvero dura scrivere questo capitolo, anche perché è un capitolo di passaggio (e lo notate anche dalla lunghezza) che ci porterà poi ai due capitoli finali. A presto :)

Rosa POV.

"Ammor mij" mi sussurra prendendomi tra le braccia e finalmente mi sento a casa. È una sensazione strana, ho passato una settimana lontana da lui ma continuando a vivere nel posto in cui sono cresciuta eppure solo tra le sue braccia mi sento davvero a casa.
Ci baciamo fino a non avere più fiato
"Ma che c fai qua?" chiedo staccandomi per un momento, il tempo di aprire la porta e trascinarlo all'interno.
"Te l'ho detto, una sorpresa" sorride ma vedo nei suoi occhi un velo di tristezza che non mi spiego.
"Carmine dimmi la verità" insisto accarezzandogli i ricci che ricadono sulla sua fronte.
"Ne possiamo parlare dopo? Mo voglij sta sul cu tte, per un po', in pace" sussurra e non posso fare altro che accontentarlo.
Ovviamente dopo una settimana che non ci vediamo ci mettiamo poco dal passare da innocenti baci ad essere seminudi sul divano e poi al fare l'amore.
È incredibile come la vicinanza che abbiamo non mi sembra mai abbastanza, è come se mi sentissi completa e viva solo quando sono totalmente unita a lui, anima e corpo. Credevo che queste cose appartenessero solo a film e poesie, invece eccomi qua, a provare sulla mia pelle quella rara e unica esperienza di trovare una parte di te in un'altra persona, quel piccolo pezzo di puzzle che non pensavi ti mancasse e che solo dopo aver incontrato capisci quanto fosse invece fondamentale per renderti al 100% completa.
"Ti amo" sussurro stringendolo a me
"Pe tutt a vit" mi risponde immediatamente guardandomi con quegli occhi in cui potrei perdermi ora e per sempre.
Passiamo la successiva ora semplicemente a coccolarci e a cercare di dimenticare la settimana trascorsa e tutti i problemi che abbiamo avuto. E a proposito di problemi mi ritorna in mente la sua espressione di qualche ora fa nonché la sospetta apparizione all'improvviso a casa mia, che per quanto lo si piaciuta, mi suggerisce che c'è qualcosa che non va.
"Allora mi dici cosa è successo?" chiedo dolcemente, mentre gli porgo uno dei due panini che ho preparato, e riprendo il mio posto accanto a lui sul divano.
"Non mi lascerai in pace finché non te lo dico eh?" ridacchia lasciandomi una carezza
"Brav" ribatto prima di fargli segno di parlare. E così lo fa, aprendomi il suo cuore.
"Sai, Massimo per me è a tutti gli effetti un padre" mi dice dopo avermi raccontato della loro discussione a cena "Il mio lo ricordo ma non abbiamo avuto mai un vero rapporto. Per lui non ero degno di essere un Di Salvo. Mia madre la ricordo e i primi anni è stata una madre affettuosa, poi è cambiata e mi ha abbandonato. Massimo mi ha preso quando non avevo più nessuno al mondo e mi ha dato tutto. Una casa, una nuova possibilità, l'affetto di un padre, un futuro migliore. Tutta la vita che ho costruito la devo a lui" continua "è lui che mi ha insegnato davvero l'amore disinteressato, quello che va oltre ogni tipo di divisione quindi non capisco come non possa capire quello che provo io ora. Perché non riesce a capire che quello che provo per te va oltre ogni ruolo, ogni divisione, ogni preconcetto? Io ti amo e va oltre ogni differenza" esclama emozionandomi non poco.
"Carmine devi capire che si lui ti ha cresciuto con questo tipo di amore ma perché ha visto in te l'anima buona che tutti riescono a vedere. Allo stesso tempo il lavoro che fa e in cui crede fermamente gli ha insegnato che c'è una linea netta tra il suo mondo e quello che combatte. Sa di cosa è capace la gente che viene da questo ambiente, probabilmente crede che anche io sia così e non vuole che tu perda il tuo futuro per una cosa che non vale"
"Non te permetter di dire da tu si na cos ca nun val Rosa" mi interrompe e vedo le fiamme nei suoi occhi.
"Nun sto dicenn chest. Sto dicendo che la sua idea 'e chest" sottolineo "anche io e te prima di conoscerci, di conoscerci veramente, la pensavamo cosi"
"Io solo questo vorrei, che ti desse una sola possibilità" sospira stringendomi a se
"Stai tranquillo. Prima o poi capirà" rispondo, anche se non ne sono del tutto convinta

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