EPILOGO

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CINQUE ANNI DOPO

-William vieni subito qui o giuro che chiamo papà- un Harry a dir poco esasperato spingeva un carrozzino contenente una piccola bambina di qualche  mese, William di ormai cinque anni correva verso quella che a detta sua era la cosa più bella che avesse mai visto, per Harry invece quello scivolo sarebbe stata solo la causa di un ennesima sbucciatura sul ginocchio del suo bambino.

La piccola Rose era nata esattamente cinque mesi fa, lui e Louis cercavano un bambino da ormai un annetto quando la piccola bambina li aveva deliziati col suo arrivo.

-No no papi, faccio il bravo eccomi- William corse verso il suo papà aggrappandosi alla sua gamba, il riccio sorrise abbassandosi all'altezza del suo bambino; un grande paio di occhioni azzurri, maledettamente simili a quelli del suo Louis, lo guardavano in attesa di una risposta.

-Ti faccio andare solo se mi prometti che farai il bravo- si arrese non potendo resistere a quegli occhioni azzurri che lo guardavano speranzosi, tutta colpa di Louis che aveva insegnato al loro bambino come corrpomerlo.

-Lo prometto papi, io sono bravissimo- sorrise e un paio di fossette così simili alle proprie comparvero sul dolce visino di William. Harry andò a sedersi su un panchina, non perdendo di vista nemmeno per un secondo il suo bambaino, la piccola Rose lo guardava con i suoi occhioni verdi e quel nasino maledettamente simile a quello di suo marito. A proposito di Louis, non sapeva nemmeno dove si fosse cacciato, gli aveva chiesto un gelato da quasi dieci minuti e di lui non  si vedeva nemmeno l'ombra. Un broncio stava quasi per comparire sul proprio volto quando, da lontano, vide il suo Louis correre con in mano una coppetta di gelato. Era a dir poco ridicolo e non potè che ridere a quella scena.

-E tu, stai corrompendo William. Mi ha fatto gli occhioni, capisci? Tutta colpa tua che gli insegni i miei punti deboli- un dito venne puntato contro Louis che non potè che sorridere sentendo le parole del suo Hazza.

-Andiamo amore, è il nostro bambino è ovvio che abbia preso tutto dal suo papà- sorrise dolcemente cingendo i fianchi di Harry, lo portò a se depositando un bacio tra i suoi capelli.

-Certo, è pur sempre il mio piccolo disastro-


ANGOLO AUTRICE: ciao belli, siamo alla fine di questa storia, deo dire che mi ci sono affezionata. Magari piùin la potrei fare qualche capitolo extra su alcuni avvenimenti che i nostri protaginisti hanno affrontato. Spero vi sia paiciuta, MOONY


My little disaster || L.SDove le storie prendono vita. Scoprilo ora