2. Scelte e sfoghi

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Greta si trovava in sala relax, che a breve, avrebbe dovuto scegliere il suo professore di appartenenza.
Sin dall'inizio che è entrata aveva le idee ben chiare, e ora non aspettava altro che la chiamassero nella sala per riferire al professore stesso che lo avesse scelto

«Greta, in sala 6»
La produzione la chiama facendola sobbalzare

Subito si alza correndo, e dopo aver aperto la porta della sala sei, incontra il sorriso sfoggiante della maestra Celentano, che subito dopo averla salutata, la strinse in un abbraccio, posandole subito dopo un bacio sulla tempia, che la fece in parte stupire, visto che la maestra non ne dava mai a nessuno

«Sono felice che tu mi abbia scelta»
Dice la maestra con un enorme sorriso

«Si, anche io di avere lei come professoressa, avevo fin da subito le idee chiare in realtà, nulla da togliere al maestro Emanuel, ma ho sempre avuto una certa ammirazione e stima nei suoi confronti, quindi lo sono molto anche io, ringrazio io lei per avermi dato il banco»
Greta era davvero felice e sperava vivamente di fare un bellissimo percorso e di non deludere la maestra

Dopo aver salutato la maestra, uscì talmente veloce dalla sala che si andò a scontrare con qualcuno

«Oddio, scusami, non ti avevo visto»
Subito Greta si scusa, rendendosi conto che fosse il suo amico Simone

«Tranquilla Gretuccia, dobbiamo andare in sala relax che ci hanno chiamato in studio» Parla il romano facendola annuire

Improvvisamente Simone scoppia a ridere

«Che te ridi?»
Disse Greta, contagiata dalla sua risata

«M'ha fatto morì la faccia tua dopo che te sei resa conto ch'ero io» Dice aprendo la porta della sala relax, continuando a ridere e contagiando ancora una volta Greta

«Si! M'è preso n'colpo!»
Entra per prima in sala Greta visto che Simone aveva fatto entrare prima lei

«Ma che colpo, sai quante ragazze sarebbero volute sta' al posto tuo a scontrasse contro de me»
Si vanta lui

«Ma stai zitto va', a coatto»
Rispose

Intanto sui gradini della sala relax, c'era qualcuno, che aveva ascoltato tutta la conversazione, essendo che i due amici non si erano accorti della sua presenza, e quelle parole della piccola Greta, gli fecero tornare in mente dei ricordi di loro due

Flashback

«Come me sta' questa maglietta?»
Chiese Joseph

«Anvedi te sto ragazzo, mettite sti occhiali, vedemo un pò» Disse Greta, con una mano sul fianco, ammirando il suo ragazzo che si specchiava

«Tiè tiè, guarda qua che fidanzato che c'hai» La prese in giro

«Ma vava, a coatto»
Disse sorridendo

Fine Flashback

Joseph scosse le spalle, fin quando la ragazza si rese conto della presenza del ragazzo, seduto lì a giocherellare con il tappo della bottiglietta d'acqua

Greta conosceva Joseph come le sue tasche, e sapeva benissimo che stesse varcando nei suoi più immensi pensieri

Il cuore le diceva di sedersi accanto a lui e parlargli, ma la testa, la testa no, dopo tutto quello che era successo, doveva evitare queste cose, per stare bene con sé stessa

Anche se in quei 3 anni, era stata in tutti i modi, tranne che bene.

Il suo sorriso infatti alla vista di Joseph, svanì, e così, nel momento esatto in cui lui se ne accorse, pronto ad aprire bocca per parlarle, la produzione li chiamò per farli andare in studio

Quel fiorellino viola // HoldenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora