13. Due respiri

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Greta era stesa a pancia sotto sul letto di Mida della camera rossa, affiancando la sua amica Sarah, che stava ascoltando il discorso di Holy, con cui da giorni ebbe un allontanamento da parte di quest'ultimo

In quel caso lei non centrava nulla, ma la più piccola la pregò affinché lei stesse lì con lei, ad ascoltare

«Allora, settimana scorsa per me è stata un pò..non solo con te, in realtà, mi piaceva il rapporto che avevamo, però, ti voglio chiedere se ti va, di non partire subito..di viverci tutto in maniera chill, e progressivamente come va va, e di capirci soprattutto a vicenda, nel senso che io mi conosco come sono fatto. Tu devi sapere una parte del mio carattere, che quando io ho qualcosa svalvolo, e se sfaso, sfaso anche con quello che mi sta attorno, voglio che tutto questo sia scisso dal lavoro qua dentro, capito, che ognuno abbia il proprio cervello. Cioè io un giorno dico "Devo provare questo pezzo benissimo, devo studiarmelo benissimo", cioè voglio stare tranquillo a fare questa cosa, senza che mi dici che non ti calcolo, e questo vale anche per te ovviamente, non solo per me»
Il ragazzo parlò, facendo sbocciare alla fine del discorso un sorrisino sulla faccia della più piccola

«Questo» Continuò sorridendole

Dunque, Greta, non volendo essere di troppo, decise di alzarsi, per andare in cucina, e dopo averlo detto alla più piccola, andò, consigliando al ragazzo, dopo che Sarah andò in camera, di seguirla, e così fece

Greta nel mentre, aveva sotto braccio il suo PC con le sue cuffie, che poggiò sul bancone, e prese dalla credenza, la piccola busta di crostini che lei tanto amava, andando a sedersi davanti al tapirulan, ascoltando i compiti che stavano essendo assegnati ai cantanti

E fu proprio lì che vide una busta blu tra le mani del suo ragazzo, segno che le fosse arrivato un compito

«Ciao Holden, ti seguo con attenzione da tempo e mi piace come stai lavorando. Nonostante tutti gli attestati di stima ricevuti dai tuoi compagni e i bei voti assegnati dai vari giudici, mi sembri rimasto un pò nell'ombra, sempre un pò schivo, senza esuberare ed è per questo che ho pensato di accendere un riflettore su di te. Vorrei davvero sentire come canti, nudo e crudo.
Per nudo e crudo intendo solo voce e uno strumento. Potrai scegliere la canzone che preferisci, accompagnarti al piano o farti accompagnare da un musicista. Hai assoluta libertà, ma non potrai usare autotune ma solo riverbero. Mi aspetto una bella interpretazione, intima e calda.
Buon lavoro, Anna Pettinelli» Lesse la lettera Joseph, e dopo averne discusso un pochettino con i suoi compagni, si alzò, aspettando di andare a parlarne con Rudy

Mentre gli altri tornavano nelle loro rispettive camere, Joseph si avvicinò a Greta, che continuava a mangiare

Joseph mangiò il crostino che Greta aveva in mano, facendole mettere un finto broncio

Lui le circonda la vita con le braccia e lei lo guardava negli occhi

«Vai a parlare con Rudy?» Chiese Greta accarezzandogli e sistemandogli i capelli, facendolo annuire

«Holden! Ha chiamato la redazione! Sala 2 da Rudy!» Urlò Mida, facendo girare il romano che in risposta lo ringraziò

Il romano si avvicinò alla più piccola, dando via ad un bacio, che aspettava da quando la vide seduta vicino al tapirulan lì a terra

«Ohh, aridaje sti due» Li prese in giro Petit facendoli staccare

Joseph sorrise e dopo aver dato un pizzico sul fianco a Greta, cosa che era solito fare, andò a parlare con Rudy, facendo poi un occhiolino alla più
piccola che lo mandò a quel paese

Greta prese il suo PC, e se ne andò nel giardino sul retro, dove non c'era nessuno, così ne approfittò per mettersi comoda e infilare le cuffie

Fece partire la sua playlist, dove all'improvviso partì una canzone che ma fece girare verso il PC

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 16 ⏰

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Quel fiorellino viola // HoldenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora