«Ma tra quanto si esce da qui? Non ne posso più» sbuffai.
«Ma se la scuola è iniziata da nemmeno 1 ora!» mi rispose Momo.
Momo era stata la prima a diventare mia amica quando arrivai in Sud Corea; nonostante io non sapessi ancora parlare bene il coreano Momo continuava a parlarmi e così diventammo abbastanza legate, e quando dico abbastanza è perché parlavamo sempre di cose superficiali e io non le avevo mai detto nulla sulla mia vita passata, comprese le mie origini, ma a lei andava bene così.
«Ragazzi, un attimo di attenzione per favore» al richiamo tutti ci girammo incuriositi dalla nuova voce «Piacere a tutti ragazzi. Io sono il professor Choi e vi insegnerò matematica, geometria e scienze. Ora vi prego di presentarvi.»
I miei compagni di classe iniziarono a presentarsi uno dopo l'altro; quando arrivò il mio turno mi alzai e mi presentai a mia volta «Piacere, mi chiamo y/n e no, non ho dimenticato il mio cognome» e così dicendo mi sedetti nuovamente al posto ricevendo uno sguardo comprensivo da parte del nuovo professore. "Ha già parlato con la preside di me" pensai rincuorata dal fatto che non dovessi dare ulteriori spiegazioni.
Finita la scuola tornai a casa...ma che dico, tornai in orfanotrofio.
Una volta entrata una mandria di bambini mi venne incontro: non so come ma mi adorano.
«Y/N! Y/N! VOGLIAMO LA PIZZA CHE FAI TE!» urlarono in coro con gli occhi da cuccioli «Per favooore». «Facciamo così, siccome la pasta per la pizza va fatta il giorno prima oggi preparo l'impasto e domani sera mangiamo la pizza» risposi quasi dolcemente.
Probabilmente vi starete chiedendo se io sappia cucinare così bene dato che sono stata praticamente implorata dai dei piccoli mocciosetti di fare la pizza ed ecco a voi la risposta: tutte le volte che entro in cucina rischia di esplodere il mondo intero. Però, come credo abbiate capito, so fare una pizza super perché sapete...beh, diciamo vari motivi vah.
Comunque, tralasciando questi particolari, torniamo a noi. Andai ad appoggiare lo zaino in camera e poi mi diressi alla porta per dirigermi a comprare gli ingredienti necessari per la pizza, alla porta però la mia attenzione fu catturata dalla tutrice che mi disse di fare tre porzioni in più dato che domani avremo avuto ospiti.
Lungo la strada pensai e ripensai a cose del tipo ma chi saranno queste persone?, magari adotteranno uno dei mocciosetti...sarebbe bello...
Arrivai al minimarket e presi il necessario, tornai nell'edificio in cui abito ed iniziai ad impastare.
La mattina dopo stranamente mi svegliai abbastanza allegra e visto che oggi era sabato decisi di andare al parco e così chiesi a Momo se voleva venire con me.
Momo :')
Hey, ti va di andare al parco
a mangiare un gelato?
Heyyy! Sì, certo!
Al solito posto?
Ok
Arrivai alla solita panchina di incontro davanti alla gelateria e trovai Momo già lì che come mi vide mi salutò raggiante come sempre.
Prendemmo entrambe un cono fragola, cioccolato e panna e, mangiando, ci avviamo al parco parlando del più e del meno.
Il tempo scorreva leggero e veloce come sempre quando si è con un'amica a parlare.
«Oh cavolo! É tardi! Devo andare, scusami!» la salutai e corsi in orfanotrofio e, una volta cambiata, iniziai a preparare le pizze promesse il giorno prima.
Le 19 arrivarono in men che non si dica e così, al suonare del campanello, andai ad aprire internamente felice ma comunque agitata. «Buonasera e piacere di conoscervi, io sono y/n. Prego, accomodatevi.»
«Piacere di conoscerti y/n. Noi siamo la famiglia Lee.»
Spazio autrice
Ciao persone, come va?
Questo è il primo capitolo di una storia che ho iniziato a scrivere più di un anno fa ormai e finalmente mi sono decisa a pubblicarlo.
Fatemi sapere come vi sembra, cosa ne pensate e se avete dei consigli sono ben accetti.
S.J.G. <3
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A new life || StrayKids
FanfictionY/n è una ragazza che si distingue dalla mischia: ha un carattere niente male,ma che cambia in base alle persone; come tutti ha i suoi demoni e i suoi difetti e ovviamente c'è chi ne a di più e chi meno, chi ce li ha ma non ne tiene conto, chi se ne...