Capitolo 13: Sciopero Degli Autobus

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Il fine settimana passò in un batter d'occhio.

Oggi è già lunedì, che noia. Non ho voglia di andare a scuola, specialmente se devo rivedere quella faccia che si ritrova Molan.

Le lezioni passarono lente come sempre. Di Molan non c'era stata traccia per tutto il giorno, meglio così.

Oggi è giorno di sciopero per gli autobus quindi mi tocca andare a casa a piedi. Vabbè dai, è abbastanza vicino poi oggi è una bella giornata.

Mentre attraversavo il parco vicino al dormitorio sentii una presenza alle mie spalle che mi seguiva già da un po'. Mi voltai ma non c'era nessuno, allora continuai a camminare nella mia direzione. Eppure qualcuno mi sta seguendo. Ero proprio dietro un albero quando mi rigirai a guardarmi dietro ma non c'era nessuno nemmeno ora. Mi girai nuovamente per continuare il tragitto verso casa ma quasi nemmeno il tempo di fare un passo che sentii una fitta lancinante all'altezza del ventre che si ripetè addirittura tre volte di fila. Mi portai una mano sui punti doloranti sentendo bagnato: era sangue. Alzai lo sguardo ma vidi solo una figura sospetta incappucciata andarsene via. Facendomi forza mi fasciai le ferite con la mia felpa per limitare l'emorragia e reiniziai a camminare sempre più lentamente verso casa.

Man mano che andavo avanti mi sentivo sempre più stanca e stordita. La felpa stava assorbendo tutto il sangue che perdevo quindi non si notava che ero stata ferita e poi questa zona, specialmente a quest'ora, è disabitata.

La camminata che in realtà era solo di una decina di minuti mi sembrò un'eternità. Iniziavo a vedere tutto offuscato e sentivo i suoni ovattati quasi.

Ora mi trovavo davanti l'entrata di casa, non avevo nemmeno la forza di prendere le chiavi e aprire la porta quindi suonai. Oggi finivano presto, spero siano già arrivati... mentre speravo ci fosse qualcuno in casa notai le macchine nel vialetto e subito dopo la porta si aprì. Riuscii a riconoscere a malapena il volto di Jisung che da sorridente si incupì subito quando mi vide in queste condizioni.

Le sue braccia mi presero in braccio e mi trasportarono dentro ''Jisung..." riuscii a dire solo questo mentre iniziavo a sentire la voce ovattata di Minho che diceva qualcosa urlando preoccupato, ma comunque non riuscii a capire cosa.

Poi non vidi e sentii più nulla, solo il buio totale...

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