"Allora come stai?" mi chiede Joseph, davanti a me, nel parcheggio della discoteca, accendendosi una sigaretta.
"Normale" rispondo avvicinandomi ad un muretto per sedermici sopra e Jo mi affianca.
"Hai mai fumato?" mi domanda molto a caso
"una volta ma avevo tipo 16 anni" "scommetto non ti sia piaciuto" annuisco, aveva ragione, mi aveva fatto abbastanza schifo.
"Come mai non sei con Chri? Da quanto ci aveva fatto capire senza di lui ti rinchiudi in casa"
"teoricamente sarebbe dovuto venire anche lui, ma ha avuto problemi a casa e quindi siamo rimasti io, Dario e Federico, un altro amico di Christian" annuisco.
"Ho un sonno" gli dico sbadigliando
"a chi lo dici" mi risponde.
"Vorrei andare via ma non posso rimanere Mati qui"
"ha la patente?" faccio segno di si col capo
"allora vieni dentro, le lasci le chiavi e ti accompagno io a casa, ormai il numero civico lo so" ridiamo per la sua ultima frase e essendo d'accordo con lui, salto giù dal muretto diretta all'ingresso, Joseph mi sorpassa, apre la porta e torna ad afferrarmi la mano, per non perdermi tra la folla.
Troviamo i nostri amici nello stesso angolo in cui li avevamo lasciati, solo un po' più vicini. Mai vista Matilde così libera con qualcuno che non sia io.
"Mi sa che se mi avvicino mi becco un colpo in piena testa, le lascio un messaggio"
"forse è meglio si" mi da ragione Joseph, dirigendosi al guardaroba e recuperando il suo giubotto, mentre io digito il messaggio per la mia amica.
"Tu non hai una giacca?"
"no, non ho proprio pensato di portarla"
"tu che parli manco fossimo in piena estate" ridiamo ancora, per dirigerci, mano nella mano, come fosse una cosa abituale, verso l'uscita."Ti da fastidio se metto la musica?" mi domanda il ragazzo, una volta che abbiamo chiuso gli sportelli della sua auto.
"nono, anzi mi fa piacere"
così prende il
suo telefono e apre spotify, facendo partire 'tuttecose' di Gazzelle e Mara Sattei. Personalmente non avevo mai sentito questa canzone.
"La conosci?" mi domanda mettendo in moto, io scuoto la testa e lui spalanca gli occhi.
"Una frase del ritornello l'hai anche usata come descrizione del tuo post" mi dice, rendendosi poi conto di essere passato per lo stalker della situazione.
"Nono io la maggior parte delle frasi sotto i post le ho prese da pinterest" gli dico ridendo, tralasciando quello che mi aveva detto prima, per evitare di creare disagio.
"E allora come nella canzone un pezzo di una citazione a caso di qualche canzone che non l'hai nemmeno mai sentita" mi risponde poi lui, ridendo con me.
"Ma se tipo facessimo tappa al MC?" mi domanda Joseph durante il tragitto, che dopo quella conversazione, era stato del tutto silenzioso.
"Sto morendo di sonno, ma la fame di MC non manca mai" gli dico, accettando la sua proprosta, così svolta nella traversa opposta a quella di casa mia.
In questo momento alla radio c'è una canzone di Gemitaiz, uno dei miei cantanti preferiti.
Arrivati davanti al MC, mi volto verso di lui "MC drive? Mi rompo a scendere" annuisce e si infila nello spazio per la fila delle macchine che è deserta.
"Cosa prendi?" mi chiede
"MC chicken solo pollo" e mi scoppia a ridere in faccia
"come i bambini" "no dai io odio le salse ho tipo un trauma, non è colpa mia" e come sempre finiamo nella nostra bolla, a ridere, è proprio un ottimo amico.
Una volta ordinato il mio panino e lui il suo Crispy, passiamo allo sportello del pagamento e stavolta vince e paga lui.
"Te lo dovevo Nico" mi dice passando allo sportello del ritiro, dove abbiamo atteso circa due minuti che tutto fosse pronto.
"Nessun tipo di salsa ti piace?" mi chiede curioso, ingoiando il primo boccone di panino, mentre io ancora devo tirarlo fuori, me la prendo sempre molto con calma.
"Per nulla, mi fanno quasi voltare lo stomaco solo al pensiero" gli rispondo addentando finalmente il mio panino.
"Non posso crederci, ne la coca cola ne le salse" scuote la testa, per poi prendere un sorso della sua coca cola. Io ho ovviamente preso il Thè.
Essere lì, in macchina con Joseph, mi aveva per un attimo fatto spegnere il cervello, volevo quel momento non finisse mai.
Per un attimo ho anche pensato di dirgli grazie, per avermi fatto passare questa serata, quasi spensierata, ma forse meglio di no. Non vorrei sembrare accollosa o esagerata, così decido di finire di mangiare in silenzio.
"Andiamo?" mi domanda e io annuisco, con faccia quasi delusa.
Torna a mettere in moto e automaticamente si accende anche la radio da cui parte di nuovo tuttecose che ormai mi era entrata in testa, infatti ne canto il ritornello, seguita da Jo che non distoglie lo sguardo dalla strada neanche un attimo."Qui o 4 numeri più avanti?" mi domanda ironico, riferendosi all'uscita dell'altro giorno. Io rido per poi aprire lo sportello e scendere.
"Grazie comunque" gli dico impulsiva, prima di allontanarmi.
"E di che?" scrollo le spalle alla sua domanda "per avermi svoltato la serata" gli rispondo, per affrettarmi ad andare via, presa dall'imbarazzo, senza dargli possibilità di dire altro.Appena salita in camera mia, mi lancio letteralmente sul letto, dove rimango per 5 minuti, notando che la mia amica aveva visualizzato il messaggio, quindi era tutto ok.
Poi mi alzo e infilo il pigiama per tornare sul letto.
Mi metto su un lato col telefono messo in carica tra le mani ed apro la chat con Joseph, con l'intenzione di scrivergli, ma passato qualche minuto, metto le cuffiette, faccio partire la musica e poi chiudo gli occhi, cercando di dormire, ascoltando gran parte delle canzoni sentite con Joseph stasera.
STAI LEGGENDO
tuttecose | holden
Fanfiction'mare, fammici stare bene dentro c'è tuttecose stiamocene io e te'