14.

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Matilde's pov
"Stiamo uscendo spesso, io sono certa di provare qualcosa, lui non so, non ci siamo mai definiti o dati conferme" dico a Nicole che guarda la strada, guidando.
"Dovresti chiarirla questa situazione, mi sento confusa io, figuriamoci tu" annuisco.
"Nico sai che io ci ho provato tante volte? Ma lui è come se cercasse sempre il pretesto per cambiare discorso" le dico disperata, mettendomi le mani sulla faccia.
"Allora quando provi a chiarire e lui svia il discorso, tu insisti"
"ma io penso che se lui non ha voglia di parlarne è perché con me non vuole starci"
"se con te non volesse starci oggi non ti avrebbe abbracciata, poi si nota lontano un miglio che è timido" mi dice Nicole, motivandomi.
"Stasera usciamo, provo a parlargliene"
annuisce alla mia risposta e torna concentrata a guidare.
"E invece te con Joseph?"
le domando curiosa, sono la fan n.1 della coppia. Quando si metteranno insieme potrò dire di esserci dal giorno 0.
"Joseph nulla, non voglio parlarci, ma non perché io lo odi, perché ho paura, lo sai"
lei e questa paura, mi ha scocciato, si sa che è cotta di quel ragazzo, e lui ricambia.
Pensa di non essere in grado di portare avanti una relazione, perché ogni volta che ci ha provato è finita male, ma perché le persone con cui stava erano discutibili, molto discutibili.
Ma conosco talmente bene la mia Nicole che prima o poi, presa dall'amore, si arrenderà e si lascerà andare, o almeno spero.
"Tu sai che se ti lasci andare e poi va male io ci sono?" le dico e lei annuisce, senza dare una risposta a voce.

Joseph's pov
"Scrivile ora" mi incita Christian, che è arrivato da poco più di 10 minuti in casa mia. Da lui non mi aspettavo tutto questo supporto, ma penso che forse neanche per lui fosse una cosa così tanto grande da non riuscire a superarla.
"No, lei di solito a quest'ora è con Matilde a fare colazione"
"vedilo come la conosce bene" ride Christian, alzandosi e andandosi a versare un bicchiere d'acqua.
"Le scrivo tra 5 minuti" dico deciso appena viene a sedersi di nuovo vicino a me.

'ciao Ni', devo farti sentire una cosa, ci possiamo vedere oggi? Solo qualche minuto'
Faccio leggere a Christian che approva e premo invia.
"Speriamo risponda presto" dico posando il telefono al mio fianco, che dopo qualche minuto squilla.
"Vedi tu" dico al mio amico che prende il mio telefono e sorride.
Me lo gira e mi fa leggere la risposta.
'vabbene, dimmi tu l'orario'
sorrido, speravo accettasse.
"Fai 18:30, un classico" mi dice Chri ed io annuisco, digitando in messaggio, a cui lascia il visualizzato.
Mi fa male sentirla fredda, di solito avrebbe detto che ci vedevamo sempre allo stesso orario e avrebbe riso.

Nicole's pov
"Ha detto solo qualche minuto, accetta" insiste Matilde.
"Vabbene accetto" le dico, arrendendomi e lei inizia a saltellare per la sua camera.
"Allora per le 17:00 andiamo a casa sua?" mi domanda la mia amica ancora entusiasta ed io annuisco.

"È solo qualche minuto, di certo non va a notare cosa metto addosso"
"non se ne parla, sembri in pigiama" mi dice Matilde.
"Guarda quanti complimenti mi fai, ti voglio bene anche io" le dico sarcastica e lei ride.
"Dai anche solo questa felpa che è più elegante" mi dice sventolandomi una felpa azzurra davanti agli occhi.
"Si dai, ci sta, ma da sotto tengo questi jeans"
le dico e annuisce arresa, forse anche più di me.
"Dai su, ora vestiti così ti trucco"
"Ma manca ancora un'ora"
"per questo! Un'opera d'arte richiede tempo"
Matilde è sempre così iconica.

"Dai e cosa posso dirti se non buona fortuna" mi dice, poggiandomi le mani sulle spalle, neanche dovessi partire per una missione militare.
"Dai qualche minuto e torno, non è nulla di che"
Esco di casa, dopo che Joseph mi ha scritto di essere giù. È in piedi, fuori dalla macchina, appoggiato, ad aspettarmi.
Sventola la mano verso di me e trattengo un sorriso, avvicinandomi. Non posso negare di essere felice di vederlo, nonostante tutto.
"Ehi ciao, cosa dovevi farmi sentire?" gli domando, andando dritta al punto. Non reggerò la sua vicinanza per ancora molto, senza fare cose di cui non ragionerò.
"Ah si, in questi giorni, ho scritto e prodotto una canzone"
annuisco, per non farlo imbarazzare ancora di più.
Mi apre lo sportello ed entro in auto, cercando di non incrociare il suo sguardo.
Appena seduto al mio fianco, smanetta sul telefono e parte una melodia. Poi parole di una canzone. Ascolto il testo con attenzione.
Voglio starti più vicino, ho paura
Forse sei il mio veleno, la mia cura
Lo sai, farei tutto per averti
E ti voglio ma non posso trattenerti
Se mi cerchi, se mi cerchi, se mi cerchi
Io rimango qua, yeah.
Finita la canzone, ho le lacrime agli occhi, ma faccio di tutto per tirarle indietro. Mi ero promessa di essere forte.
"È per me?" chiedo, fingendomi confusa. Ma l'ho capito benissimo che è per me.
Lui annuisce "se vuoi ora puoi andare".
Faccio per aprire lo sportello, ma poi mi blocco un secondo. Lui ci piange, per me. Ed io mi comporto così. Lui mi ha scritto una canzone ed io me ne vado. La paura, l'ansia. avvolte diventano più forti di qualsiasi sentimento e non riesco a controllarle. Divento paranoica e inizio a sparare cazzate, per sviare discorsi seri, o direttamente vado via, come continuo a fare con Joseph. Distruggendolo.
Mi giro di scatto e lo abbraccio, stringendolo fortissimo, scaricando tutti i miei sensi di colpa in quell'abbraccio e strizzo gli occhi, stracolmi di lacrime.
Lui ricambia quell'abbraccio, più forte di quanto stessi facendo io, come se entrambi avessimo bisogno di quel contatto, come se fosse l'unico modo per tornare a vivere senza le nostre paranoie.
In quell'abbraccio ho sentito silenzio nella mia testa e non tutti i pensieri che ho di solito, in quell'abbraccio mi sono sentita bene, completa, come se tutto avesse acquistato un senso. Ed è solo un abbraccio.
Continuo a chiedermi come farò a stare lontana da questo ragazzo, anche se forse non devo stargli per forza lontana,  si puo' sempre essere amici.
"io rimango qua Jo" gli dico per staccarmi da quell'abbraccio e aprendo lo sportello.
"Posso scriverti dopo? Mi rispondi?" mi domanda ed io annuisco, per scendere dalla macchina e tronare verso l'entrata di casa, vedendo Joseph aspettare che io fossi salita.
"Ho capito tanto Mati" dico alla mia amica entrando in casa ed abbracciandola.

spazio autrice
ciao a tuttiiii, non so da dove mi sia uscito questo capitolo, ma siamo tutti certi che non è finita qui la cosa, ce la dobbiamo sudare ancora per un po'.
Per il pov di Matilde, dico solo che sono affezionata a lei e boh volevo provare! Mi sono divertita tantissimoo.
-M.🤍
(ah comunque ho wattpad buggato!!)

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