Capitolo 4: Un po' di privacy?

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*Den*

Sarà anche carina ma quella Lexie è una pazza psicopatica.

"E comunque non sono un né un detective né un attore" urlo alla porta chiusa.

Sento il rumore delle scarpe sul pavimento e capisco che si è allontanata.
Noto che una figura maschile si avvicina. Lo riconosco: è quello che stava bevendo con Lexie.

"Calma la tua ragazza" gli dico prima di andarmene.

Percorro la strada di casa. Infilo la chiave nella serratura e apro. Mi butto sul divano. Tempo due secondi che bussano alla porta. Mi alzo controvoglia. Apro.

"Sgombera la casa. Mi serve"

Kevin fa il suo nobile ingresso dalla porta. Kevin è il propietario della casa in cui abito. Ci vivo, in affitto, da 2 anni.

"Come?"

"Tra quattro mesi ti voglio fuori di qui"

"Ma di solito se ne danno sei"

Fa un' alzata di spalle.

"Tempi ristretti"

"Tempi ristretti?!"

"Senti tra quattro mesi non avrò più una casa e visto che non voglio finire sotto i ponti mi serve la tua"

"Bhe nemmeno io voglio finire per strada"

"Bene. Io il mio l' ho fatto. Addio"

Kevin non è mai stato un tipo educato ma questa apparizione ha fatto aumentare il disprezzo che provo nei suoi confronti.

'Fanculo Kevin' penso.
'Fanculo di cuore'

*Lexie*

"Datti una calmata, Andrew"

"Mi hai rubato l' auto!"

"Scusa. Questioni urgenti"

"Tanto da rubarmi l' auto?!"

"Rilassati"

"No, Lexie. Quell' auto mi è costata una fortuna. Contando che hai ucciso una persona non so come sia ridotta"

"Bene, credimi. L' ho trattata con cura".

Sbuffa.

"Mostrarmela"

"Andrew calmati. Sembra che sia in ostaggio tua moglie"

"La mia auto è tutto per me"

"Sono felice di essere importante per te, amico mio"

"Lexie!"

"Ok, ok. È in garage"

"La mia bambina!" Urla correndo verso il garage di casa mia.

Scuoto la testa e lo seguo fuori da casa mia. Lo trovo avvinghiato alla sua scintillante auto rossa, mentre la cinge con le braccia. La bacia più volte.

"È sporca. Non baciarla"

Sussulta e si gira verso di me. Mi fulmina con lo sguardo.

"Ciao, bambina mia. Mi dispiace, Lexie ti ha trattato male ma tranquilla non tornerai di nuovo nelle sue sporche mani"

"Hey!"

"Ci dai un po' di privacy?"

Per poco non gli rido in faccia. Vuole privacy per parlare con la sua auto.
'Certo'. Devo rivedere un po' le mie conoscenze.

Lo fulmino con lo sguardo e rientro in casa. Chiudo la porta e mi butto con la faccia sul cuscino.

Qualcuno bussa alla porta.

"È finito il tuo momento privato con la tua bambina, Andrew?" Chiedo, prima di alzare lo sguardo e incrociare due iridi verdi fin troppo familiari.

"No!" Urlo chiudendo di scatto la porta.


Mi Ero Ripromessa Di Non InnamorarmiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora