Capitolo 13: Ero io

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Il corpo di mio fratello, morto. Steso a terra, ucciso da mio padre. Perde sangue. Tanto sangue. Mi guarda. Apre bocca per parlare e...

Mi sveglio di scatto.

Questi cazzo di incubi non passano mai.

Vado in bagno e mi lavo la faccia con acqua fredda. Alzo lo sguardo e incontro il mio riflesso.

Capelli arancioni spettinati, occhi verdi spenti, occhiaie e i vestiti di ieri. Non mi sono neanche cambiata.

Poggio una mano sul vetro, e mi fisso.

Ho fatto un incubo. Ma non ho paura. Mi sento stranamente protetta.

Vado in salotto ma il mio sguardo cade sul divano: c' è Den. È steso sul letto e sta dormendo. Ha la bocca dischiusa e russa lievemente. Ecco perché mi sentivo protetta.

Gli bacio la fronte.

Lui apre gli occhi.

"Ben svegliato principino. È mattina"

"Buongiorno"

"Hai... Dormito qui?"

"Si, me l' hai chiesto tu"

Bene. Ho la memoria di un pesce rosso allora.

"Non mi ricordavo ma... Grazie"

"Lexie...?"

"Si?"

Dico mentre vado in cucina.

"Mi piaci"

Mi blocco.

Lo sta dicendo davvero?
Piaccio davvero a qualcuno?

"Sei sicuro?"

"Si"

Ho perso un battito.

"Anche tu. Ma ti avviso, non sono una persona facile"

"Non mi interessa"

Mi giro e lo trovo a pochi mentri da me. Annullo le distanze e lo bacio. Non so cosa siamo, e non so cosa saremo. So solo che mi piace stare con lui.

"Quindi stiamo insieme adesso?"

"Non chiederlo a me. Non sono brava con queste cose"

"Nemmeno io"

Ci sorridiamo in contemporanea.

Facciamo colazione e bevo una tazza enorme di caffè. Io non vivo senza caffè.

"Lexie devo dirti una cosa..." Bisbiglia Den.

"Dimmi"

"So che un ragazzo ha tentato di ucciderti. E che tu sei viva per un soffio"

Rimango bloccata.

"Hai presente quell' urlo che ha distratto il ragazzo?"

Ho una brutta sensazione.

"Si, ma..."

"Ero io"

Rimango senza parole.

"Ti ho salvato senza neanche saperlo. E quando ti ho rivista per strada dovevo seguirti. Volevo capire chi avevo salvato"

Gli sorrido. Ok, questo non me l' aspettavo.

Finisco il caffè e sto per posare la tazza nel lavandino quando suonano alla porta.

Vado ad aprire e per un momento penso di essere solo in un brutto, bruttissimo incubo.

"Polizia, mani in alto"

Merda, merda, merda, merda, merda.

Alzo lentamente le mani.

L' agente entra e me le mette dietro la schiena, per poi mettermi le manette.

"Che sta succedendo qui?"

Den.

"La tua amica è in arresto per omicidio"

Gli occhi di Den potrebbero uscire fuori dalle orbite.

"La portiamo in carcere"

E mentre mi spingono in auto vedo gli occhi di Den farsi lucidi.

Spazio autrice:

Non parlo che è meglio. Dico solo che è dal capitolo 9 circa che so che deve finire così questo libro. Probabilmente mi odierete per questo capitolo. Bene, io evaporo. Andate a leggere l' epilogo , che è importante.

XOXO
                                                          Larly

Mi Ero Ripromessa Di Non InnamorarmiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora