Capitolo 11: Dolore opprimente

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Sono passate due settimane. Due settimane da quando Tory mi ha lasciato da sola, con questo crudele mondo.

Den e Andrew mi sono stati vicini, sempre. Quasi mi commuovevo. Ma ho una reputazione. Quindi mi tengo i sentimenti dentro.

Passo le giornate sul letto. A casa. A non fare nulla. Mangio poco, dormo e guardo la tv. Den si sta preoccupando perché dice che sono troppo magra. Io non me ne faccio problemi.

Il solo pensiero che Tory non potrà più mangiare, perché è morta, mi fa passare l' appetito. Il solo pensiero che Tory non potrà più venire a casa mia per parlare e bere tazze di tè mi fa allontanare il piatto.

Tory, mia sorella, l' unica persona con cui riuscivo ad aprirmi veramente,(Sì, con Andrew parlo ma con mia sorella di tutto tutto. Anche delle cose che non dico ad Andrew) la mia consigliera, il mio mantra, la mia migliore amica, l' unica che è riuscita a farmi ridere fino al mal di pancia e fino a farmi far male le guance e l' unica in grado di capirmi sempre è... Morta. E io devo accettarlo. Ma non ci riesco.

È troppo difficile accettarlo. O anche solo pensare che non potrà più sedersi con me a tavola, a parlare di tutto e di tutti. Me la immagino a dirmi che va tutto bene e che è solo un dolore passeggiero. Dolore passeggiero sto cazzo. Mi sento malissimo. Come se avessi perso un pezzo di me. Non passerà il dolore.

"È permesso?" chiede Den, aprendo piano la porta d' ingresso.

"Ciao, Den. Sai che non serve che tu venga tutti i giorni?"

"Lo so. Ma voglio farlo. Voglio sapere se stai bene"

Mi si scalda il cuore.

"Preparo qualcosa da mangiare" dice.

"Grazie"

Non so esprimere a parole quanto gli sia grata per tutto il tempo che ha dedicato a me. Davvero. Non me ne capacito.

"A, non so se dovrei dirtelo così ma... Saremo vicini" dice tutto d' un tratto.

"Scusa?"

"Eh, già. Il propietario di casa mia mi ha cacciato e ho trovato una casa di fronte alla tua"

"Oh. Bello. Immagino"

"Gentile"

"Scusa. E che non so come sei come vicino e devo ancora capirlo"

"Così va meglio"

Armeggia con le pentole e dopo un po' mi porge un piatto di pasta. Proprio quando ingoio il primo boccone, Andrew spalanca la porta.

"Hey, come sta lamia piccola peste?"
Chiede sorridendo. Lo fa perché ha capito che se sorride lui sorrido anche io. Ha il sorriso contagioso. Come previsto mi ritrovo a sorridere.

"Come al solito. Nessuna emozione" il suo sorriso si spegne.

"Starai meglio" mormora.

E vorrei credergli. Vorrei davvero poterlo fare. Ma semplicemente non ci riesco. Mi sento vuota senza Tory. Mi hanno strappato una parte di me. E non potrò mai riaverla indietro.

Mangiamo in silenzio. Anche se ad un certo punto mi fermo, con il piatto mezzo pieno.

"Hey, non piangere" mormora Den, accarezzandomi una mano.

Sto ... Piangendo? Ormai ci sono così abituata che non me ne rendo neanche conto.

Mi asciugo rapidamente le lacrime.

"Vieni con me. Ti porto a vedere un posto" dice Den alzandosi.

"Adesso?"

"Si, adesso. E solo io e te"

Spazio autrice:

ODDIO HO SCRITTO TANTISSIMO!Sono felice. Spero che il capitolo vi sia piaciuto(sta volta dovevo PER FORZA farlo triste). Ho molte idee quindi pubblicherò presto un nuovo capitolo. E nulla ciaooo<3

Mi Ero Ripromessa Di Non InnamorarmiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora