Capitolo 6: Mi dispiace

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*Den*

Sono davanti alla porta di Lexie Award, quella che si può definire la 'bulla della scuola'. Mi ha bullizzato talmente tante volte, all' epoca, che ho preso il conto.

"Ora non parli più?" Urlo alla porta chiusa. Deve ancora aprirmi.

"Non dirmi che sei in cerca di vendetta per qualche insulto alle superiori"

'Ha ritrovato la voce, vedo'
Anche se non sembra non sono arrabbiato con lei

"Numero uno, era più di qualche insulto. Numero due, no, non sono un bambino viziato a cui sono state rubate le caramelle"

"Ne sei sicuro? Per quanto ne so non eri molto intelligente"

"Non lo 'ero' magari in quarta superiore. Ma cosa ti dice che non lo sia ora?"

"Da come parli sembri ancora il solito bambino con gli occhiali e i libri stretti a sé come se fossero un tesoro da proteggere"

"Parla per te, miss popolarità e comunque ero uno dei primi della classe"

"Almeno io ero popolare"

"Solo perché infastidivi i più deboli"

"Hai automaticamente ammesso di essere debole"

"Ti correggo. Ho automaticamente ammesso che ero debole"

"Andate al diavolo tu e il tuo 'ero', Den"

"Ecco la Lexie di oggi. Per un momento ho creduto fossi di nuovo quella che mi spingeva e mi buttava i libri a terra dicendo 'riprendili quattr'occhi' "

"Non... provare a mettere in mezzo quel discorso"

E potrei giurare che stia trattenendo le lacrime. Lo sento dal suo tono di voce roco, che vorrebbe trasformarsi in singhiozzi. La mia domanda è: perché?

È sempre stata la ragazza popolare e desiderata da tutti, e ora piange a quel ricordo?

*Lexie*

Non posso scoppiare a piangere ora. Piuttosto ingoio un mattone. Non piangerò a pochi passi da Den, con solo una porta a dividerci.

Ha tirato fuori il discorso delle superiori da sadico bastardo qual' è.
Vorrei arrabbiarmi con lui ma non posso. Lui non sa perché io sia diventata una bulla. E non deve saperlo.

                     ----flachback----

"Hey quattr'occhi! Oggi niente libri?"

Chiedo fissando Den.

"Li... Li sto prendendo" sussurra.

'Poverino. Trema' penso.

Mi scappa una risatina.

Mi avvicino a lui, seguita a ruota da Sasha e Maggie. Non capisco perché mi seguano sempre. Non mi importa. Mi basta che mi seguano e mi ascoltino. E che facciano tutto quello che voglio.

Den indietreggia.

'Mi dispiace'

Lo sbatto contro l' armadietto.

'Mi dispiace'

Gli tolgo gli occhiali e li rigiro tra le dita.

'Mi dispiace'

Cerca di riprenderli ma lo spingo di nuovo contro l' anta dell' armadietto.

'Mi dispiace'

Rido.

'Sembra sul punto di piangere. No, ti prego, Dio, fa che non pianga. Non lo sopporterei. Mi farebbe ancora più male di quando faccio...
Questo'

Ha il fiato corto.

"Hey, quattr'occhi. Che hai? Piangi? Sei così debole?"

Sento Sasha e Maggie sghiniazzare.

'Dio quanto vorrei tirare un pugno a quelle due. Ma che cazzo hanno da ridere? Sto bullizzando un ragazzo, cazzo'

Giocherello con gli occhiali passandoli da una mano all' altra.

'Dio cosa darei per smettere di fare tutto ciò'

Gli lancio gli occhiali addosso in un gesto così improvviso che sussulta, ma riesce a prenderli all' ultimo prima che tocchino terra e si frantumino.

Fissa gli occhiali.

"Stai per limonarti i tuoi occhiali? Wow, allora sei proprio disperato"

Sasha e Maggie ridono. Sasha mi tende la mano per battere il cinque e io completo il gesto allungando la mia. Lo schiocco del nostro 'cinque'  rimbomba per il corridoio. Den sta ancora fissando gli occhiali.

'Non voglio vedere la sua faccia. Mi ucciderebbe sapere che l' ho ferito'

Me ne vado prima di vedere la sua espressione. Sasha e Maggie mi seguono.

Prima di svoltare l' angolo mi giro a guardare Den. Ha messo gli occhiali e sta prendendo i libri. Ha gli occhi lucidi.

'Mi dispiace'

Spazio autrice:

Ciaoooo. Scusate se vi ho fatto aspettare 5 giorni ma ho avuto poco tempo. Spero che il capitolo vi piaccia.

PS: è mezzanotte e cinquanta e io scrivo:)

Mi Ero Ripromessa Di Non InnamorarmiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora