Nancy rispose al secondo squillo.
«Hola, sei ancora viva?»
«Avrei bisogno di un favore enorme.» Anais prese un profondo respiro prima di continuare. Non le era mai piaciuto chiedere aiuto, nemmeno per le piccole cose. «Per caso oggi vai all'università?»
«Non dirmi che hai deciso di tornare!»
Al solo pensiero, la ragazza si sentì gelare. «No, ma avrei bisogno di consultare un libro con una certa urgenza. Si trova nella biblioteca del nostro dipartimento e io... Non riesco a passare, almeno non subito.»
«Capito, capito. Dimmi pure il titolo.»
«Si chiama La massoneria in Francia, di Louis Pellegrini. L'ho già prenotato, avrei solo bisogno che me lo andassi a ritirare.»
«Oh, da quando ti interessi di queste cose?»
«È sempre per la tesi. Mi servivano degli approfondimenti su un certo duca di Rochefort, ma al momento non posso dirti molto.»
«Non è che nella tua tesi è saltato fuori qualcosa sui conti d'Albignac, vero?»
Anais strinse le labbra, le dita che tamburellavano sul bordo del portatile. Sullo schermo, campeggiava la pagina Web della biblioteca del dipartimento. La sola vista del logo della Sorbona bastava a farle venire le vertigini. «Non posso dirti nulla al momento. Sono solo speculazioni.»
«E io non vedo l'ora di sentirle! Ci vediamo oggi pomeriggio verso le cinque?»
«Non posso, ho un impegno. Facciamo alle due? Ti raggiungo alla fermata della metro dell'università.»
«Ti direi di sì, anche se ho come l'impressione che mi stai nascondendo qualcosa.»
Anais sospirò. Con Nancy era impossibile mentire. «Ti spiego tutto non appena avrò più informazioni, va bene? Ma prima devo leggere quel libro.»
«E io non vedo l'ora di sapere che cosa hai scoperto. Ci vediamo dopo, tesoro!»
Calò di nuovo il silenzio, rotto solo dal pigro ronzio del portatile. Anais crollò sulla scrivania, le dita che massaggiavano febbrili le tempie. Quella mattina si era svegliata peggio del solito, ogni azione sembrava costarle una fatica immane. Era come sguazzare nella melassa, nella vana speranza di rimanere a galla. Le membra pesavano come macigni, la testa pulsava fino a farle male.
Si alzò dalla sedia e caracollò in cucina. Aveva un disperato bisogno di caffè. Avrebbe tanto voluto tornarsene a letto, in attesa che la crisi passasse e che tutto tornasse al proprio posto, ma sapeva che così non avrebbe risolto un bel niente.
Aveva promesso a Tristan che quel pomeriggio sarebbe tornata alla Maison d'Albignac e che gli avrebbe portato le informazioni che era riuscita a trovare sul duca di Rochefort.
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La promessa dello Stregone
FantasyE se la persona che ami provenisse da un'altra epoca? ******* Strane e inquietanti leggende aleggiano intorno al castello di Anjou dopo che i suoi abitanti sono scomparsi nel nulla durante la Rivoluzione. Anais non crede alle storie di fantasmi. Pe...