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mentre provo ad andare via, una mano fredda appoggiata sul mio polso mi ferma.
"piccrè, io so che non sei una qualsiasi, io l'ho visto dal primo momento in cui ti ho guardato negli occhi che sei diversa dalle altre.
e io voglio dimostrartelo che per me è davvero così, credimi ja"
mi dice emanuele.
"si ok, ora fammi andare"
dico fredda.
vado via, senza neanche farmi vedere dagli altri, mentre emanuele, deluso, resta fermo a guardarmi andare sempre più lontano da lui.

torno subito a casa, e la prima cosa che faccio è fare una vasca per rilassarmi.
ho passato tutto il tempo a riflettere, ma non ha aiutato tanto.
ci sono rimasta male, a dire la verità, non me lo aspettavo proprio.
appena esco dalla vasca, faccio la mia skincare e metto dei pantaloncini neri elasticizzati e un top del medesimo colore, per dormire comoda e fresca.
appena metto la testa sul cuscino, squilla il telefono.

"hai finito? o saij ca sì a vita mij"
era emanuele.
"mollami, buonanotte"
rispondo dopo qualche minuto.
"sto arrivando da te, apri"
"non ti permettere"
scrivo velocemente.
"ok allora suono"
continua ad insistere.
lascio il visualizzato e dopo due minuti, di nuovo squilla il telefono.
"apri ti ho detto"
sempre lui.
mi decido e vado ad aprire il cancello e la porta all'entrata.

"mi hanno detto che ti piace il cornetto al
cioccolato, o ver?"
viene verso di me con un sacchetto.
"tieni ja, non fare l'orgogliosa, so come ti senti dentro di te"
continua.
"chi te l'ha detto?"
chiedo, facendo mezzo sorriso.
"beatrice"
prosegue poi.
"posso sapere che ti è preso? a me non sembra che te ne sei andata solo per quello"
"ti sembra male"
sono le uniche parole che riesco a dire.
"mh, e giura"
"giuro emanuele"
"dai non te la prendere per favore"
sembra quasi dispiaciuto veramente.
"chlo, guardami negli occhi"
mi alza la faccia appoggiando due dita sul mio mento.
"ti prometto che mi dimostrerò diverso dagli altri"
"e io come faccio ad averne la sicurezza?"
"tutto tempo al tempo piccrè"
"e io non ci credo, che ci vuoi fare"
"lo so che infondo lo sai pure tu ja, smettila di fare l'orgogliosa, ammettilo che lo sai"
"mai in vita mia"
sorridiamo.
"te lo prometto, mo devo andare che domani alle 6 devo stare in studio.. buonanotte t'amm"
mi bacia la guancia e va via.
quel "t'amm" mi ha destabilizzata, cioè so che a napoli si usa tra amici, parenti... ma mi fa abbastanza strano.

comunque mi affretto ad entrare in casa, se mi scoprivano erano cazzi, e poi c'è anche freddo.
appena arrivo nel letto, crollo.

mi sveglio l'indomani verso le 10, e faccio la mia solita routine che comprende doccia, skincare e sistemazione stanza.
sta volta saltiamo la colazione perché devo uscire con mio fratello, devo comprare qualcosa per il compleanno di mamma e già ho ritardato un bel po'.
ci dirigiamo in una gioielleria con la scusa di voler andare a fare colazione al bar, e appena arriviamo prendiamo la collana e il bracciale che avevamo già ordinato.
poi abbiamo fatto un giro sul motorino per perdere tempo visto che ancora era presto, e infine siamo tornati a casa.
il regalo siamo riusciti a nasconderlo senza farci notare, già siamo un passo avanti, sperando che mamma non lo trovi.

dato che già erano le 13:30, la tavola era apparecchiata e il pranzo era pronto, ci siamo seduti per mangiare.
dopo siamo stati un po' insieme a parlare del più e del meno, e infine io e mio samuele abbiamo aiutato mamma a sparecchiare mentre papà andava a lavoro.
dopo sono salita sopra e sono stata un po' nel letto a cazzeggiare, fino a quando non squilla.

"amoo stasera ci sei vero?"
era beatrice.
"ma dove? stasera ho il compleanno di mamma"
"con luca, emanuele, lorenzo e alisya a ballare"
mi comunica.
E IO CHE NE SAPEVO
"ma anche io? io non sono stata invitata, e poi al massimo posso venire dopo cena"
"strano che neanche emanuele ti abbia detto niente
comunque se riesci a venire ti aspettiamo, facci sapere"
"ok"

finita qua la conversazione breve e intensa.
io che cazzo ne sapevo, non mi dicono mai un cazzo, però probabilmente andrò quindi inizio a scegliere cosa mettere, anche per il compleanno.
onestamente guardando l'armadio ho tante opzioni, è questo il problema.
ho un vestitino bianco con una spacca che sarebbe perfetto per far risaltare l'abbronzatura, ma ce l'ho uguale nero che è molto carino.
poi ho una tuta elegante nera molto bellina, ma anche una gonna in pelle abbinata col top.
e molte altre cose...
opto per il vestitino bianco però, che con l'abbronzatura, come già ho detto, sta benissimo.
abbino le af, la borsa nera LV, e sono apposto.

sono le 19 quindi inizio a prepararmi.
i capelli sono stati un'impresa, dico solo questo.
i boccoli non fanno per me, non riesco a farli da sola quindi ho perso tantissimo tempo.
invece il trucco, sempre molto naturale, l'ho fatto in 5 minuti:
mascara e tinta labbra color carne.
infine un po' di profumo e
alle 20:30 ero pronta finalmente.
sono andata di sotto e tutti aspettavano me, forse ero un po' ritardo.

usciamo di casa e andiamo in un ristorante lussuoso stupendo, con vista spettacolare verso il mare e una piscina fuori gigante.
stasera non mancheranno le foto assolutamente.
comunque ci accomodiamo al tavolo assegnato, rigorosamente fuori e ordiniamo.
io ho presso la pizza ovviamente, gli altri spaghettata o cose così.
appena finiamo di mangiare io e mio fratello avvisiamo di poter iniziare ad uscire la torta, ma una certa ricordo del regalo che io non avevo preso.

"il regalo l'hai presto tu?"
mi avvicino all'orecchio di mio fratello per non farmi sentire.
"lo dovevi prendere tu, chloe, ma immaginavo lo dimenticassi quindi l'ho preso io si."
MENOMALE.

arriva la torta gelato, buonissima.
dopo foto e auguri vari, finiamo di mangiare del tutto e consegnamo il regalo a mia mamma.
resta stupita, lei ama le cose pandora quindi abbiamo pensato bene di prenderle qualcosa che rientrasse in questa linea.
per le 23 torniamo a casa, ero intasata da chiamate e messaggi di beatrice e alisya che volevano sapere se alla fine andavo.
non ero sicura di voler andare, ma alla fine ho detto di sì, quindi mi sono fatta accompagnare da mio fratello.
questo pazzo per come corre mi ha fatto rovinare tutti i capelli, mannaggia a lui.

arrivati, lo saluto con un bacio in guancia ed entro dentro.
la prima persona che vedo è emanuele sui divanetfi, tutti gli altri suppongo siano a ballare.
si gira verso di me, come se mi avesse sentita, e mi sorride.
più o meno ricambio e vado a sedermi vicino a lui.
un po' sono arrabbiata perché non mi ha proprio scritto, però impossibile stare arrabbiata con uno del genere.
emanuele è troppo un cucciolo dai, anche se alcuni atteggiamenti non me li spiego.

SPAZIO AUTRICE
ei come va? vi sta piacendo?
comunque scusate l'equivoco che c'è stato con il nome dei ragazzi, dato che sto scrivendo due storie diverse su due profili diversi mi confondo, spero possiate capire❤️

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