Fiamme negli occhi - Bakugou Katsuki Love Story (Trilogia)

CAPITOLO 6 - VENDETTA

CAPITOLO 6 – VENDETTA

BAKUGOU'S POV:

Mi voltai guardandola intensamente. Volevo sapere anzi, dovevo sapere. Sentivo che c'era qualcosa di forte dietro: "E quale sarebbe il tuo obiettivo" domandai senza lasciare spazio a bugie.

Ma lei rispose sinceramente.

"La vendetta" mi disse e io rimasi di pietra.

Ora feci silenzio. Sapevo che se l'avessi ascoltata mi avrebbe detto la verità.

Lei si voltò guardando nel vuoto.

"Eravamo in tre. Io Obito e Rin, i miei migliori amici. La mia unica famiglia*" (*Si è un omaggio a Naruto =)

Ho perso i genitori quando ero molto piccola ma con loro non mi sono mai sentita sola. Erano orfani anche loro e decidemmo di andare a vivere assieme. E' stato il periodo più felice della mia vita, fino a quando arrivò LUI, e mi portò tutto via.

"Lui chi?" domandai.

Lei si voltò verso di me con lo sguardo triste, ma deciso: "Non conosco il suo nome e per quello lo sto cercando. Indossava una maschera lunga a forma di becco, la maschera della peste. Non so bene quale sia il suo Quirk, ma so che indossava dei guanti e quando li ha tolti e toccati..." Il suo sguardo si fece triste nel ricordare.

"Sono morti davanti ai miei occhi e non ho potuto fare nulla per salvarli. Sono fuggita a malapena"

Rimasi profondamente colpito da quel racconto. Non avrei mai pensato che celasse un segreto così pesante e doloroso. Provai verso di lei un istinto fortissimo di protezione. Era il normale istinto di un Hero? Oppure provavo qualcos'altro?

"E il Taijutsu c'entra qualcosa?" chiesi volendo sapere di più.

"Noti tutto vero? Mi disse con un mezzo sorriso. Hai indovinato: il Taijutsu c'entra eccome."

Si voltò verso di me e sganciò un'altra bomba: "Quel bastardo usa delle droghe che bloccano e annullano i Quirk per un certo lasso di tempo. E' per quello che Obito e Rin non sono riusciti a difendersi, ed è per quello che sto allenando il corpo a corpo. Se dovesse arrivare a disattivare il mio Quirk lo colpirò con un coltello avvelenato."

"Arrivare a colpirti? Che intendi" domandai anche se avevo iniziato a capire.

"Lo troverò e lo ammazzerò Katsuki, anche se dovesse essere l'ultima cosa che faccio. Come vedi non sono poi così di nobili principi. Sto sfruttando la scuola per i miei scopi"

Cazzo. Ecco qual era il suo vero obiettivo, quello per cui la vedevo allenarsi notte e giorno. Voleva trovare quell'uomo e vendicare i suoi amici scomparsi.

Stavo per dirle di no, stavo per dirle di lasciar perdere ma chi ero io per mettermi tra lei e la sua vendetta? Tra lei ed il suo obiettivo? A parti inverse, se qualcuno avesse provato a fermarmi lo avrei ammazzato, ma non si trattava di me, si trattava di lei e io non volevo perderla.

"E' una cosa estremamente pericolosa lo sai?"

"Lo so. Ma non andrò lì alla cieca, quando lo troverò sarò pronta"

"Quando lo troverai ne parleremo coi professori e ci penseranno loro. Lo faranno i professionisti" dissi sempre più preoccupato.

"Katsuki, devo essere io a farlo" mi disse fredda e decisa e io non sapevo che fare.

"Comunque non c'è da preoccuparsi ora dopotutto non ho idea di chi sia e senza la licenza non posso nemmeno pensare di combattere fuori dalla scuola, disse alzandosi. "Non preoccuparti per me, so cavarmela" concluse facendomi l'occhiolino e tendendomi la mano per alzarmi.