Capitolo 8

15 3 17
                                    

Luke

Questa scena è una delle più scioccanti che io avessi mai visto e non mi piace affatto. Alla mia festa deve succedere questo? Potrei incazzarmi con Cole in questo esatto momento e devo chiedergli perché lo ha fatto. Perché cazzo ha colpito Aaron con uno dei miei bicchieri in vetro?!

Guardai verso Adeline abbassata verso al fratello, delle lacrime fuoriuscendo dai suoi occhi, povera ragazza.

Mi avvicinai a Cole e notai il suo sguardo quasi indifferente e infastidito ma anche freddo. "Che cosa ti è preso? Perché lo hai fatto?" Lui guarda verso di me.

"Perché se lo meritava. È stato un coglione."

Ma questo è serio? "Sapevi che non dovevi farlo."

"Non m'interessa delle conseguenze e se finisco nei guai." Rispose a tono freddo come il marmo.

Lo lasciai perdere perché già sapevo che è testardo quanto Ruby. Guardai alla mia spalla e notai che James non era più al mio fianco come dovrebbe.

Decisi di andare a cercarlo e mi recai fuori dalla cucina, ignorando tutti quanti guardando la scena di quel poveraccio. Mi trovai in corridoio e trovai James 'parlando' con Summer.

Summer.

Perché stanno 'parlando'? Dal tono di James sembra che stiano litigando o roba simile. Mi avvicino ad entrambi e i due mi notarono e si zittirono. "Che succede?"

Esitarono di parlare e poi James dopo qualche secondo decise di aprire bocca. "Sono ancora incazzato per la giacca. Questa stronza me la deve ricomprare."

'Questa stronza'? Questo è un idiota. No, non la ricomprerà affatto. Guardai Summer e notai che sembra averlo preso sul serio. "Summer, non dargli ascolto, non la ricomprerai."

"Zitto, Luke. Lo farà e lo dico io."

Lanciai un'occhiataccia a James. "No, non dovresti dirgli una roba del genere. Questa giacca si può tranquillamente lavare-" Sentì la voce di Summer.

"La ricomprerò a tutti i costi e ripagare le conseguenze. Non fa niente...Davvero." Disse, con una voce al quanto presa quasi dal panico.

La guardai di nuovo. "No, non lo farai."

"Lo farà eccome, cazzo! È la mia giacca! Sei serio Luke? Questa sarà stronza come tu sai già chi intendo." James esclamò, irritato.

"Smettila, James."

"Smetterla? Non ci penso nemmeno." Rispose e guardò pure lui Summer. "Rivoglio la mia maledetta giacca il tre novembre, intesi? Sennò questa me la paghi."

La sta minacciando? "Basta-" Summer mi interrompe.

"Va bene...Te la ricomprerò."

Ma è seria? Poi sentì James parlare di nuovo. "Non era meglio se tuo padre continuava a sfruttarti? Meglio se sparisci dalla mia vista, nanerottola. La maglia entro il tre novembre, intesi?"

Il viso di Summer si scurì subito alla parola 'padre'. I suoi occhi divennero lucidi, quasi lucidi come uno specchio. Lentamente delle lacrime amare scendevano dai suoi occhi, piene di dolore. All'istante lei iniziò ad andarsene verso il salotto per poi sedersi sul divano, stendendo la sua testa e le sue braccia conserte sulle ginocchia coprendo il suo viso. E...piangeva.

Quasi questo mi fece pena. Guardai James. "Sei un coglione." Mi aspettavo che James era così stronzo ma questo è troppo.

Hermes

Abbastanza Folli?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora