I migliori

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L'alba ha già iniziato a schiarire il cielo quando noto tre cavalli avvicinarsi alla struttura principale del campo. Dal tetto dei dormitori godo di una buona visuale sulla scena, infatti scorgo l'istruttore Shadis offrire la mano a uno degli uomini scesi da cavallo, che gliela stringe vigorosamente. Capisco che si tratta di Erwin Smith quando si abbassa il cappuccio. Non conosco l'aspetto dei comandanti, quindi i due uomini mi appaiono del tutto anonimi. Uno di loro però, rimasto indietro a legare i cavalli, sembra notare la mia presenza. Distolgo lo sguardo, per non dare una cattiva impressione, ma non accenno ad andarmene. L'uomo però distoglie rapidamente lo sguardo, richiamato da Erwin, e i quattro entrano nell'area comune.
Chiaramente conosco i nomi di alcuni dei capisquadra del corpo di ricerca, ma non spreco tempo a interrogarmi su chi siano i due arrivati oggi. Probabilmente entro l'ora di colazione avrò già una risposta.

Dopo una breve corsa lungo i margini del campo, decido che ho temporeggiato abbastanza e mi reco nell'area comune, in cui si svolgono anche i pasti. Un paio di ragazze erano già sedute con la colazione davanti, ma a parte loro la sala era vuota. Mi siedo al primo tavolo che mi capita davanti e afferro qualcosa da mettere sotto i denti. Col passare dei minuti i tavoli si riempiono ed Ellie è tra le ultime ad arrivare. I suoi capelli lunghi mi solleticano le spalle mentre si siede velocemente al mio fianco. Poco dopo le porte della sala si chiudono dietro all'istruttore Shadis, preceduto dai tre uomini arrivati un paio d'ore prima. Il comandante Smith cammina a testa alta, guardandosi intorno di tanto in tanto, mentre i suoi sottoposti appaiono più diffidenti. Uno dei due spicca particolarmente per la sua altezza, enfatizzata dal fisico possente. Al contrario dell'altro, ha i capelli chiari e porta il pizzetto. L'uomo dietro di lui sembra essere poco più alto di me, ma non per questo meno robusto del compagno.
Mi accorgo che tutti hanno smesso di parlare e seguono con lo sguardo i movimenti dei nuovi arrivati, i quali si fermano al centro della sala. Pochi metri mi separano da loro e improvvisamente mi viene in mente il nome dei due capitani. In particolare, sono sicura di aver capito chi sia quello più basso, a giudicare dagli sguardi che riceve dalla folla.
<Cadetti> annuncia Shadis a voce alta <Vi presento il Comandante del corpo di ricerca Erwin Smith e i capitani Mike Zackarias e Levi Ackerman>.
Le mie ipotesi erano corrette. Nessuno emette un suono. Studiando meglio i loro volti, mi accorgo che era il Capitano Levi ad essersi accorto della mia presenza sul tetto, qualche ora prima. Prima che possa distogliere lo sguardo, mi lancia un'occhiata inespressiva, prima di tornare a guardare di fronte a sé.
<Grazie di averci ospitati, come forse avete già sentito, siamo qui perché ci servono soldati. Rimarremo qualche giorno per valutare le vostre capacità e aiutarvi nell'addestramento e al termine sceglieremo i migliori tra di voi, che entreranno a tutti gli effetti nel corpo di ricerca>
La voce del comandante è calma e melodiosa, una cucchiaiata di miele. Probabilmente è grazie a questa sua abilità che tutti i cadetti -seppur solo una manciata di loro siano veramente entusiasti di entrare nel corpo di ricerca- lo guardano con interesse e ammirazione.
<So che potrebbe generare malcontento, ma i cadetti che saranno scelti non avranno possibilità di opporsi, con il benestare del comandante Shadis, e potranno essere selezionati anche tra i cadetti che non appartengono al terzo anno>
Mi aspettavo che quelle affermazioni generassero del baccano, o perlomeno delle domande, e invece tutto taceva. In quel momento ho realizzato perché quell'uomo fosse il Comandante.
<Shadis, li hai addomesticati così bene o sono solo degli idioti?> domanda ironicamente il capitano Levi <Se avete qualcosa da ridire vi conviene parlare adesso, altrimenti vi voglio vedere sul campo e con il dispositivo di manovra tridimensionale entro cinque minuti>.
Nessuno apre bocca. Io non ho nulla da obiettare, anche se dubito che tutti siano della stessa idea. Passano i secondi e il silenzio inizia a diventare imbarazzante, per cui sussurro a Ellie che forse è meglio avviarci. Non faccio nemmeno in tempo a finire la frase che vengo ripresa.
<Cos'hai da parlare? Dico a te, ragazzina>. La voce sprezzante del capitano Levi genera qualche mormorio. Mi guardo intorno per un secondo e vedo una serie di sguardi bassi.
<Stavo dicendo a lei> rispondo, facendo un cenno verso Ellie <che io non ho nulla da obiettare e che rimanere qui in silenzio mi sembra uno spreco di tempo. Se mi permette, andrei sul campo a prepararmi>.
Non dò a nessuno il tempo di rispondere, mi volto e mi avvio verso l'uscita. Nel tempo di arrivare alle porte, la metà dei cadetti si era già alzata per imitarmi.

Abbiamo indossato tutti il dispositivo in fretta e furia, per essere pronti prima dell'arrivo dei superiori. Questo non ha dato a Ellie il tempo di parlarmi, ma mi lancia un'occhiata a metà tra il rimprovero e l'interrogativo mentre i passi dei due capitani ci raggiungono.
<Bene!> esordisce il capitano Zackarias, decisamente più allegro <Vogliamo vedere come ve la cavate con il movimento tridimensionale>.
Spostarmi in aria è decisamente la cosa che mi riesce meglio, ma con un tuffo al cuore ricordo che è anche una delle abilità di Ellie. Non credo che sia brava quanto me -se la cava di più nei compiti di forza grazie alla sua stazza- ma è comunque tra le migliori, anche considerando i cadetti del terzo anno. Inizia ad assalirmi il dubbio di dover dimostrarmi più brava di lei per essere scelta al suo posto. Anche se non ho idea di quanti soldati vogliano portare con loro, potrebbe comunque essere necessario. Questa preoccupazione inizia a farsi strada nella mia mentre nel momento in cui il capitano Mike annuncia che saremo divisi in due gruppi.
<Io mi occupo di voi ragazzi qui davanti, gli altri li controllerà il capitano Levi>.
Io ed Ellie ci troviamo tra le ultime righe, per cui aspettiamo che Ackerman ci dia nuovi ordini mentre il gruppo di Zackarias si allontana.
<Sembra che per questi giorni sarò io a occuparmi di voi. Ascoltate perché ripeterò le cose una volta sola> La sua voce profonda arriva chiara e forte anche in fondo. <Nella foresta è pronto il vostro solito campo di prova, che affronterete uno alla volta mentre io vi seguo. Chi inizia?>
Nessuno si fa avanti. <Incredibile, mi hanno affidato un gruppo di coglioni!> impreca, avvicinandosi alle prime file. <Tu vai per primo> indica un ragazzo corpulento <e farete meglio a trovare un secondo per quando sarò di ritorno>.

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