Complicazioni

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Il pomeriggio trascorre placidamente. Dall'albero sul quale eravamo sedute abbiamo assistito a uno splendido tramonto. Prima di cena abbiamo riposato un poco sulle nostre brande ed Ellie non ha mancato di scherzare più volte sul mio occhio nero, che peggiorava. Da tempo non passavamo momenti così tranquilli, nonostante avessimo litigato proprio quella mattina. Ma mentre ci dirigevamo a cena sembrava tutto parte di un passato lontano.
Durante il pasto percepisco qualche occhiata curiosa da parte di qualche recluta, in particolare dai due ragazzi con cui Ellie ha parlato nel pomeriggio. Mi chiedo se siano incuriositi dal nostro litigio, oppure se la notizia dell'incontro con il Comandante -e del mio successivo colloquio privato con Ackerman- si sia in qualche modo già sparsa. A parte questo, la cena prosegue pacificamente: chiacchiero con Ellie e scambio persino qualche parole con i cadetti seduti al nostro tavolo.
Le conversazioni iniziano ad affievolirsi, segno che entro poco tempo la sala si sarebbe svuotata, ma prima che ciò avvenga, l'istruttore Shadis prende la parola.
<Reclute, chiedo la vostra attenzione per qualche minuto, prima che andiate a dormire. Domani vi è stato concesso un giorno di riposo. Per questo, dopo una discussione, abbiamo deciso che stasera è il momento giusto per concedervi un breve festeggiamento per il vostro impegno>
Un bisbiglìo inizia a levarsi fra i tavoli, mentre l'istruttore si abbassa per prendere qualcosa da sotto il tavolo, estraendo una cassa piena di bottiglie di vino.
<Non voglio che creiate problemi di alcun tipo, potete fare solo un paio di brindisi a testa...>
La voce severa dell'istruttore viene interrotta dal vociare dei miei compagni, che quasi gli strappano la cassa dalle mani. Shadis lancia uno sguardo di rimprovero al Comandante Erwin, che invece risponde con una risata, mentre passa una seconda cassa a una recluta del terzo anno. Immagino sia stata una sua idea, forse non condivisa totalmente dall'istruttore.
In meno di un minuto mi trovo il bicchiere colmo di vino. Mi giro verso Ellie e la vedo già intenta a trangugiare il suo.
<Datti una calmata> la ammonisco, ma il sapore del vino risulta essere più efficace del mio intervento, perché riappoggia velocemente il bicchiere sul tavolo e inizia a tossire. Le dò una spallata e lei mi fulmina con lo sguardo.
Mi guardo intorno e noto che quasi tutti si sono alzati dai loro tavoli, chiacchierando in giro per la sala. Anche il Comandante, i capitani e l'istruttore conversano, ma solo il Comandante e il capitano Mike hanno un bicchiere in mano. Senza volerlo incrocio gli occhi del capitano Levi, quindi distolgo subito lo sguardo.
Ellie sembra essersi ripresa dai singhiozzi e prova a bere un altro sorso, proprio mentre ci raggiungono le due reclute di poco prima.
<Cerca di non esagerare, credo vogliano solo sentire il resto della storia> la avverto, prima che i due possano sentirmi, ma lei sembra più impegnata col suo bicchiere.
I due ragazzi iniziano a chiacchierare del più e del meno. Nel corso della serata scopro che si chiamano Luca, il più alto, ma anche il più taciturno, e Colin, di cui spicca in modo particolare la forma lunga del viso.
Sembrano abbastanza amichevoli, ma io rimango più in disparte, lasciando che sia Ellie a guidare la conversazione. Parlare con persone nuove non è il mio forte e non vorrei rovinarle la serata.
Di tanto in tanto, mi assento brevemente dalla conversazione, ma a un certo punto qualcosa cattura la mi attenzione. Colin si gira verso il tavolo del Comandante Erwin e poi di nuovo verso di noi.
<Allora non volete proprio dirci cosa è successo nell'ufficio del Comandante?> chiede con tono complice, alzando le sopracciglia.
Scambio uno sguardo con Ellie, ma la vedo ridacchiare. Mi cade l'occhio sulle sue mani e noto che stringe un bicchiere quasi vuoto. Cerco il mio sul tavolo, ma non c'è più, e deduco che deve averlo preso lei, dopo aver finito il suo primo.
Una pessima sensazione inizia a farsi strada dentro di me, ma Ellie inizia a parlare prima che riesca a richiamare la sua attenzione.
<Ci ha solo ammonite per il litigio> riesce a farfugliare, tra una risatina e l'altra <visto che siamo state scelte, non voleva due soldati che si picchiano nella stessa squadra>
<Ellie, cazzo!>
Mi paralizzo per un istante, mentre un sorriso si dipinge sulle facce dei ragazzi.
<Vi ha chiamato per dirvelo? Congratulazioni!> interviene Luca, ma riconosco il tono falso nella sua voce.
Ellie sorride, prima di buttare giù l'ultimo sorso di vino. La afferro per il braccio, ma lei si divincola con uno strattone.
<E questo è niente, Lara ha avuto anche un colloquio privato col nostro futuro capitano>
Pronuncia l'ultima frase a voce troppo alta e alcune delle persone vicino a noi si girano a guardarci. Colin e Luca sembrano increduli e i loro occhi si muovono rapidamente tra me e Ellie.
<Cosa è successo?>
Colin fa un passo nella mia direzione, com aria confidenziale. Le tempie iniziano a pulsarmi per la rabbia. Mi sento in trappola, ma devo pensare a qualcosa di convincente da dire.
<Mi ha sgridata perché gli avevo mancato di rispetto>
In minima parte, corrispondeva alla verità -o meglio, a ciò che mi aspettavo sarebbe successo- ma Luca e Colin non sembrano crederci. Si scambiano un'occhiata divertita, ma prima che possano dire altro Ellie mi si accascia addosso praticamente di peso.
<Temo di dover vomitare> mi dice sottovoce.
Colgo l'occasione al volo.
<Scusate> dico freddamente, mentre aiuto Ellie ad andare di fuori.

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